Federica Pellegrini
I cinque cerchi olimpici, per Federica Pellegrini,
identificano la chiusura di quello della carriera.
Come se l’uscita di scena contasse più dell’ingresso.
tratto da IperSoap Magazine n. 6 giugno 2020 p. 42, a cura di Gabriele Noli
La “Divina” (in vasca e fuori) non poteva certo lasciare che venisse associata nella memoria collettiva al quarto posto nei 200 stile libero ai Giochi di Rio de Janeiro del 2016. Un risultato che le diede il tormento, ma anche la forza per continuare, rifuggendo dall’idea del ritiro contemplata nei mesi precedenti. Non immaginava che per riprovarci, spostando idealmente un po’ più in là il bordo della vasca, avrebbe dovuto attendere altri cinque anni e non quattro: il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo come conseguenza inevitabile della diffusione globale del Coronavirus. La distanza temporale tra la data originale e quella nuova fissata da Cio e governo giapponese si è rivelata un fattore determinante nell’ennesima scelta che Federica Pellegrini si è trovata a compiere, perché chi si appresta a compiere 32 anni sa benissimo che il tempo non è più un alleato ma un nemico, pur trattandosi di una fuoriclasse assoluta: sarà ad un passo dai 33 quando si terranno i prossimi
Giochi. “Non ci voglio credere. Sembra una barzelletta, il destino, le coincidenze: fatto sta che io non posso smettere di nuotare. La decisione di spostarli al 2021 è giusta e sono d’accordo. Ci prepareremo al meglio, si tratta solo di riprogrammare tutto”, la prima reazione affidata ad Instagram con l’auspicio che “il fisico tenga ancora botta”. Lo slittamento delle Olimpiadi al 2022 avrebbe infatti comportato il ritiro della “Divina”, disposta ad un ulteriore anno di sacrifici, ma due no. Una vincente per natura e non solo per il palmarès, che ad elencarlo per esteso servirebbero chissà quante pagine. Ci si limita all’essenziale: un oro e un argento alle Olimpiadi, sette titoli mondiali (sei in vasca lunga, uno in corta), quattordici europei (equamente ripartiti) oltre ad una serie infinita di podi.
Una campionessa a cui mai è mancato il coraggio di esporsi pubblicamente su questioni di rilievo, a costo di subire critiche talvolta feroci. “Sento parlare solo di calcio, e mi dispiace. Vorrei ricordare che esistono anche gli altri sport e sono importanti”, si era sfogata a metà aprile mentre stava imperversando il dibattito sulla ripresa (o meno) della Serie A, precisando poi che si trattava di “provocazione” ma sempre rimarcando la necessità di non trascurare le discipline cosiddette minori. E quando è arrivato da parte del presidente del Consiglio l’annuncio della ripresa degli allenamenti individuali, la campionessa veneta non ha tardato a pubblicare l’hashtag #grazieConte a corredo di una foto su Instagram. Quella notizia la attendeva con fervore, dopo settimane di isolamento trascorse nella sua abitazione di Verona (in compagnia del bulldog francese Vanessa), costantemente documentate sui social dove milioni di fan la seguono, concedendosi margine per una sana autoironia. Come nel video in cui una voce fuori campo annuncia che “ci sono le Olimpiadi” e allora lei si sveglia di soprassalto, si prepara in tutta fretta e si tuffa…nel letto, cominciando a nuotare a stile libero, con tanto di virata. “Sdrammatizziamo un po’”, il suo commento a margine. Le è riuscito benissimo. Un’attitudine tale da permetterle di disimpegnarsi con naturalezza, trovandosi pienamente a proprio agio, nel ruolo di
giudice del programma tv Italia’s Got Talent. Un riferimento non casuale per evidenziare il lato più generoso della Pellegrini, che durante la pandemia ha organizzato un’asta benefica online, in diretta streaming, mettendo a disposizione 59 cimeli sportivi, tra cui gli occhialini utilizzati alle Olimpiadi di Pechino 2008, dove conquistò la medaglia d’oro, ma anche cuffie, costumi, pannelli fotografici autografati e abiti indossati dalla fuoriclasse nell’ultima edizione della trasmissione: grazie a questo evento – presentato virtualmente da Frank Matano, un altro dei giudici di Italia’s Got Talent – sono stati raccolti circa 66mila euro in un paio d’ore, ricavato destinato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, il più martoriato dall’emergenza sanitaria.
Lei stessa è rimasta piacevolmente stupita dalla cifra raccolta, espressione della solidarietà sua e dei supporter che, assicurandosi quei preziosi cimeli, hanno contribuito ad una rimarchevole opera di solidarietà.
“Volevo cercare di far del bene in questo periodo assurdo per noi italiani”, la riflessione a margine. Una campionessa nella concezione più ampia possibile del termine, profondamente attaccata alla propria famiglia e desiderosa di costruirne una propria in futuro, quando ormai le gare in ogni angolo del mondo saranno parte di un passato glorioso, adesso però da considerare ancora presente, con sforzi quotidiani da prolungare sino alle Olimpiadi di Tokyo della prossima estate, a cinque anni da quelle di Rio de Janeiro dove era stata portabandiera azzurra. Ci arriverà da campionessa del mondo nei 200 stile libero, merito del titolo ottenuto con una prestazione sbalorditiva a Gwangju (in Corea del Sud) nel 2019, andando così a medaglia per l’ottava edizione consecutiva (dal 2005 in avanti). Quando i pensieri di un possibile ritiro rischiavano di assumere forma concreta, a darle la spinta in più per proseguire è stato l’affetto smisurato dei tifosi: gli atleti non possono (né vogliono) rinunciarvi. A maggior ragione quelli del nuoto, per i quali il contatto con il pubblico è linfa vitale – basti pensare all’accoglienza colma di calore ricevuta nelle piscine di tutta Italia in occasione dei vari meeting – che fa da contraltare ai mesi di allenamento in cui si è soli con se stessi, sforzi quotidiani mentali e fisici finalizzati esclusivamente all’appuntamento successivo, figurarsi poi se questo viene posticipato di un anno. L’ennesima sfida per Federica Pellegrini, (probabilmente) l’ultima e perciò particolarmente sentita. Come se l’uscita di scena contasse più dell’ingresso.