I Nonni
Cuochi, tassisti, educatori, baby sitter,
confidenti, amici e protettori: sono i nonni
italiani, vero pilastro delle nostre famiglie.
tratto da IperSoap Magazine n. 10 Ottobre 2020 p. 30, a cura di Anna Greco
La festa
C’è quella del papà, quella della mamma e, dal 2015, anche quella dei nonni.
La festa dei nonni è stata creata negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta e oggi è molto diffusa in tutto il mondo dove viene celebrata in giorni diversi. In Italia la festa è stata istituita (come ricorrenza civile) per il 2 ottobre con la legge n. 159 del 31 luglio 2005. E’ una forma di riconoscimento per il ruolo che i nonni (intesi come nonne e nonni) italiani ricoprono nelle famiglie e nella società. Bastano alcuni numeri per dimostrarlo.
Nonni indispensabili
Secondo i dati ISTAT del 2016, l’86% dei bambini e degli adolescenti (fino all’età di 13 anni) è accudito dai nonni. Un vero pilastro del nostro stato sociale. Sempre secondo l’Istat, l’80% dei nonni che hanno responsabilità di cura non sono ancora in pensione, ma dedicano tempo e soldi all’accudimento dei nipoti e dei figli appena diventati genitori. Sono dati che rivelano con tutta evidenza le scarse politiche per l’infanzia e i gravi ritardi, nelle misure dell’adozione, di provvedimenti per garantire la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro delle mamme che lavorano.
Tutti deficit colmati dai nonni.
I nonni salvano i bilanci delle famiglie Il menage della maggior parte delle famiglie italiane si basa ormai sulla garanzia della presenza di una nonna che cucina e accompagna il bimbo a scuola, di un nonno che lo porta a fare sport e lo scarrozza tra impegni pomeridiani, corsi di lingua e impegni ricreativi. Un ruolo divenuto indispensabile che il portale di servizi professionali ProntoPro.it, ha tradotto in stipendio. Dai calcoli è uscita una “busta” ipotetica di 2250 euro al mese. Questo significa che se i nonni italiani venissero pagati per tutte le mansioni quotidiane dovrebbero ricevere dalle proprie famiglie oltre duemila euro al mese: oltre ventimila euro l’anno.
Nonni tesoretto di risparmi
E invece, non solo non prendono alcun stipendio, ma addirittura, nonostante la pensione medie dei nonni italiani si aggiri sugli 800 euro al mese, rappresentano un vero e proprio tesoretto. Secondo un sondaggio condotto da Ipsos nel 2018 per conto della Fondazione Korian, i nonni italiani sono quelli che in Europa risparmiano di più. E sono disposti
ad aiutare economicamente anche i propri figli, se dovessero trovarsi in difficoltà finanziaria. Ben il 55% dei nostri nonni riesce a mettere da parte soldi per i propri familiari, anche se i figli vivono lontani e i nipoti sono grandi. Mentre l’Istat ha certificato che la presenza di un pensionato all’interno di nuclei a rischio consente “quasi di dimezzare l’esposizione al rischio di povertà” (dati Istat gennaio 2020 sullo studio in merito a famiglie con anziani).
E di tradizioni
Vivere accanto ad una nonna o un nonno è un grande dono. La loro presenza è insostituibile non solo per l’accudimento che svolgono, ma per come lo svolgono: nel pranzo o nella cena dai nonni c’è molto di più. C’è l’affetto, il sentirsi protetti e amati, compresi e difesi. E poi ci sono le tradizioni: quel piatto o quella ricetta tramandata da generazioni di
paese o di famiglia, che anche se provi a ripeterla nei dettagli non avrà mai lo stesso sapore e lo stesso profumo. Ci sono i racconti popolari, i ricordi degli avi, le curiosità sulla vita dei genitori che ogni nipote ascolta sempre con famelica curiosità. E gli aneddoti sulla vita del passato: cosa si faceva, come ci si divertiva, come si socializzava. Un concentrato di microstorie che poi fanno la storia, quella cosa che ci rende più pieni e, insieme, fa un paese più ricco e più bello.
Più coinvolti e più felici
Anche i nonni sono più felici se partecipano alla vita dei figli e dei nipoti. E’ sempre lo stesso sondaggio Ipsos a rivelarlo. Il titolo “I Senior di oggi in Europa. Sentirsi utili per invecchiare bene”, del resto aveva l’obiettivo di verificare la qualità dell’invecchiamento in Europa. Ne è emerso che la partecipazione attiva dei nonni alla vita dei rispettivi nuclei familiari li fa sentire utili e questo li rende felici. In Italia la maggioranza degli anziani vive bene la sua età e giudica la sua vita fonte di piacere (73%). Secondo l’indagine, tre anziani su quattro si sentono ancora utili (77%) e tra le cause della loro soddisfazione individuano la loro autonomia (35%) e la genitorialità (29%).
E nel resto d’Europa?
Il sondaggio condotto dall’Ipsos, ha coinvolto un ampio campione di donne e uomini di età compresa fra i 15 ed i 64 anni e di età superiore ai 64 anni in Francia, Italia, Germania e Belgio. Attraverso le risposte di più di 8 mila intervistati, è risultato che i nonni italiani sono molto più coinvolti dei coetanei europei. Dispensano consigli a figli e nipoti (44% contro la media europea del 27%), si tengono aggiornati sulle innovazioni (39% vs 42% europeo) e badano ai nipoti (35% vs 28%). Aiutano nel disbrigo delle incombenze domestiche (25% vs 15%), ospitano i familiari durante le vacanze (19% vs 17%), propongono e organizzano le riunioni di famiglia (22% vs 19%). In tutti i settori dunque, il loro coinvolgimento è maggiore rispetto ai coetanei europei.
Premio Nonno d’Italia
Oltre ad una giornata di festa tutta per loro, anche il Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia. Lo assegna ogni anno il presidente della Repubblica a dieci nonni, in base a una graduatoria compilata dall’apposita commissione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.