Bologna
di Virginia Torriani
Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna. La città è conosciuta anche come la Dotta, la Rossa e la Grassa: primo, perché vanta la presenza di una delle più antiche Università d’Italia, secondo per il colore che i tetti e le case danno alla città, terzo per la tradizione enogastronomica.
Il cuore pulsante della città è Piazza Maggiore, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città medievale: ad Ovest il trecentesco Palazzo Comunale, ad Est il cinquecentesco Palazzo dei Banchi e a Sud l’imponente Basilica di San Petronio; costruzioni che testimoniano la lunga storia della città. La Basilica di San Petronio è la sesta chiesa più grande d’Europa: i lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1390 ma andarono avanti per secoli e per far spazio a questo tempio, vennero demolite torri, abitazioni private e ben otto chiese. Fu in questa basilica, dedicata al santo patrono della città, che nel 1530 Carlo V fu incoronato da Clemente VII Imperatore del Sacro Romano Impero.
Altro simbolo della città sono le sue torri costruite tra il XII e il XIII secolo per assolvere una funzione sia militare che gentilizia: la costruzione dava infatti prestigio alla famiglia che la commissionava. Oggi restano in piedi meno di venti torri e le più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda. La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento. Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani; è possibile salire fino alla cima, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, e godere, dall’alto dei suoi 97,20 metri di altezza, di una vista mozzafiato.
La città vanta edifici e palazzi antichi. Il più bello e famoso è l’Archiginnasio, con il suo lungo portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori. Costruito nel 1563 dal cardinale Carlo Borromeo per dare all’Università di Bologna, la più antica del mondo, un’unica, bellissima sede, questo palazzo è stato luogo di insegnamento fino al 1838, quando lasciò spazio alla biblioteca. Le due aule magne che un tempo ospitavano Artisti e Legisti (Stabat Mater) sono splendidamente decorate. Le volte, le pareti delle sale, gli scaloni e i loggiati sono ricoperti di stemmi, iscrizioni e monumenti che celebrano i maestri e gli studenti passati da quelle aule. Imperdibile una visita al Teatro Anatomico, distrutto dai bombardamenti del 1954 ma interamente e perfettamente ricostruito con i materiali originali.
Tra il dedalo di vie medioevali della città si trova il ghetto Ebraico, dove vissero a partire dal 1556 gli Ebrei di Bologna. Stretto tra palazzi appartenuti a ricchi mercanti, animato da botteghe artigiane, il ghetto è uno dei quartieri più interessanti e suggestivi della città. Via Zamboni, Via Oberdan e Via Marsala ne costituivano i tre ingressi.

@adobestockfoto
Tra i musei di interesse in città c’è la Pinacoteca Nazionale, che ospita una delle più importanti raccolte italiane. Nucleo iniziale della raccolta è stata una cospicua donazione di Monsignor Francesco Zambeccari; nel corso degli anni, poi, il patrimonio si è arricchito con donazioni di privati, lasciti ed acquisizioni statali fino a rendere la Pinacoteca una delle Gallerie nazionali più apprezzate e conosciute in Italia e all’estero. Annovera trenta sale espositive più uno spazio dedicato interamente a mostre temporanee e alle attività didattiche. Tra le opere presenti Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri. Tra gli altri complessi museali in città c’è il Museo Morandi: la più ampia collezione pubblica dedicata al celebre artista nasce a seguito di una cospicua donazione da parte della sorella del maestro, Maria Teresa, unita ad un gruppo di opere già presenti nella Galleria d’Arte Moderna.
Bologna è conosciuta nel mondo anche per i suoi portici: per ben 40 chilometri la città è percorsa da porticati che non sono solo un elemento architettonico, ma rappresentano l’essenza della città. Percorsi coperti che permettono di raggiungere ogni punto della città: il più famoso è quello di quasi 4 km che dal centro di Bologna porta alla Chiesa di San Luca, legata al culto dell’immagine della Beata Vergine di S. Luca (la prima immagine della Madonna realizzata direttamente dall’Evangelista).
La passeggiata per Bologna non può non concludersi nel principale parco pubblico della città, intitolato alla Regina Margherita, che fu inaugurato con una fastosa cerimonia il 6 luglio del 1876. I Giardini vantano tigli, magnolie, ippocastani e un lungo e caratteristico laghetto.