La riscoperta dei… Musei
Dopo mesi difficili con ingressi in caduta libera,
i musei italiani, riaperti nella primavera scorsa si preparano
al meglio a un autunno di presenze ricco di mostre ed eventi.
tratto da IperSoap PiùMe Magazine n. 10 Ottobre 2021 p. 28 a cura di Anna Greco
Del resto, questi luoghi della cultura, che in Italia rappresentano un patrimonio considerevole e diffuso su tutto il territorio si sono attrezzati da tempo per accogliere i visitatori in completa sicurezza. “I musei – spiega Federico Giannini direttore della rivista Finestre sull’Arte – sono tra i luoghi più al riparo dal contagio, per diverse ragioni. Fin da quando hanno riaperto dopo il primo confinamento, il 18 maggio 2020, hanno messo in atto dei protocolli molto stringenti: contingentamento, rilevamento della temperatura corporea, obbligo di igienizzazione e mascherina, distanziamento, in alcuni casi anche obbligo di prenotazione. Nei musei che solitamente sono meta del turismo di massa – aggiunge Giannini – ora l’esperienza di visita è anche più piacevole.
Negli istituti che prima erano lontani da questi circuiti, dal punto di vista dell’esperienza non è cambiato alcunché. Visitare i musei è dunque, sicuro e vivamente consigliato!”
Italia terra di musei
Secondo un’indagine dell’Istat del dicembre 2019, nel 2018, l’Italia vanta 4.908 tra musei, aree archeologiche, monumenti ed ecomusei aperti al pubblico. È un patrimonio diffuso su tutto il territorio: in un comune italiano su tre (2.311) è presente almeno una struttura a carattere museale.
Ce n’è una ogni 50 Kmq e una ogni 6 mila abitanti. La maggior parte sono musei, gallerie o raccolte di collezioni (3.882), cui si aggiungono 630 monumenti e complessi monumentali, 327 aree e parchi archeologici e 69 strutture ecomuseali. Tra musei, aree archeologiche e alta concentrazione di strutture sono Toscana (553), Emilia- Romagna (454), Lombardia (433), Piemonte (411), Lazio (357) e Veneto (304).
Roma (121), Firenze (69), Torino (49), Milano (47), Bologna (46), Trieste (41), Genova (40), Napoli (38), Venezia (37) e
Siena (34) sono le prime 10 città con il maggior numero di testimonianze della ricchezza storico-culturale, architettonica e archeologica dell’Italia.
Ma la ricchezza del Paese sta nel fatto che, esistono moltissimi luoghi di interesse culturale anche nei piccoli e piccolissimi comuni italiani.
Sempre secondo l’indagine, il 16,1% delle strutture museali è presente in comuni con meno di 2 mila abitanti, alcuni dei
quali arrivano a contare sino a 5-6 strutture, mentre il 30% è localizzato in comuni da 2 mila a 10 mila abitanti.
Un patrimonio esteso in grado di mobilitare complessivamente oltre 128 milioni di visitatori, duramente colpito dalle conseguenze della pandemia.
La ripartenza
I musei italiani si sono organizzati e ognuno, a suo modo, sta ripartendo alla grande, cambiando anche le
modalità per attrarre visitatori. In generale hanno rafforzato la comunicazione attraverso i social, come la Galleria degli Uffizi a Firenze e le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Palazzo Barberini e Corsini a Roma. O ancora la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia oppure, tra le realtà più piccole il Museo Diocesano di Milano, il Museo Guadagnucci di Massa, il Museo Fattori di Livorno, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova.
Per ripartire alcuni hanno pensato ad aperture straordinarie o visite guidate speciali, o in notturna come al Colosseo oppure su temi particolari come ad esempio alla Guggenheim, sono state studiate visite apposta per over 75 e per bambini, comunque basate su fasce d’età.
Insomma tante idee, tanta inventiva per ricominciare e tornare ai numeri di visitatori di un tempo.
Nuove aperture
Pur in un periodo di ripresa non sono mancati il coraggio e la fantasia di aprire strutture nuove o riaprire nuove sezioni. A Rimini, tra Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta, nell’agosto scorso ha aperto il Nuovo Fellini Museum, omaggio alla memoria del genio del cinema italiano. A Milano, invece, il Museo delle illusioni, con istallazioni
spettacolari, incredibili giochi di specchi e molto altro tra magia, divertimento e ammirazione.
Ma le nuove aperture sono moltissime: ai Musei di Palazzo Farnese a Piacenza c’è la nuova sezione di arte romana, a Napoli, dopo un anno e mezzo di chiusura, ha riaperto il Gabinetto Segreto del MANN, la sezione del museo archeologico nazionale di Napoli che vede esposti reperti con natura unicamente a sfondo erotico e sessuale. E ancora, il CAMUC (Casa Museo Cannas) di Ulassai dedicato a Maria Lai, la nuova sezione del ‘600 e del ‘700 delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, le sezioni sulla fotografia dei Musei Civici di Reggio Emilia, le nuove sale degli Uffizi a Firenze, il nuovo allestimento delle icone russe di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza.
Ce n’è per tutti i gusti: non rimane che mettersi in viaggio!