Funghi che passione!
Tutti pazzi per i funghi: chi freme per trovarli e
chi per mangiarli. È questa la stagione clou, ma
perché il fungo sia un piacere, la prima regola
è la prudenza, che vale per chi li cerca
e per chi vuole gustarli.
tratto da IperSoap PiùMe Magazine n. 11 Novembre 2021 p. 34 a cura di Lara Venè
Funghi che passione!
Per riuscire a capire nel profondo la passione per i funghi basta svegliarsi molto presto, quando nelle mattinate di ottobre e novembre fa ancora buio e c’è nebbia, dirigersi in auto verso i boschi dove, è risaputo, i funghi “ci fanno”. Qui si apre un mondo, fatto di appassionati che, dopo poche ore di sonno, sono disposti a macinare diversi chilometri in auto per raggiungere luoghi propizi per poi passare la giornata con lo sguardo a terra, intenti a cogliere un indizio che li porti alla felice scoperta. È quello il momento che li ripaga di tutto, dalla levataccia alla fatica di inerpicarsi su pendii impervi.
Gli appassionati di funghi sono donne e uomini, pressoché indistintamente. Un numero sempre crescente che oggi sta dilagando in ogni fascia d’età. Sono nate chat, gruppi su Facebook che raccolgono migliaia di iscritti dove il confronto, lo scambio di foto e informazioni nel periodo clou è frenetico.
Oggi andar per funghi è diventato quasi uno sport nazionale. Ed è un vero toccasana per il corpo e per la mente. La ricerca fa vivere il bosco nel profondo, entrando in connessione con la terra, cercando di coglierne i segreti e ascoltandone i silenzi. Vivere il bosco dilata lo spazio e il tempo, rivelandosi anche un potente antistress per una salutare fuga dal ritmo frenetico della quotidianità.
Il bosco è bello ma attenzione alla sicurezza e al rispetto dei luoghi
Andare nei boschi richiede alcune attenzioni, per sé stessi e per l’ambiente. Intanto, l’equipaggiamento deve essere adatto: indispensabili gli scarponi da trekking, comodi e sicuri e in grado di far presa su ogni tipo di terreno, soprattutto quello reso scivoloso dalla rugiada o dalla pioggia. Necessaria anche una giacca o una mantellina da pioggia. Il bastone é determinante per l’appoggio, per allontanare possibili animali, per spostare le foglie o piccoli arbusti e controllare sotto: è lì che si nasconde il tesoro!
Il kit prevede anche un cesto di vimini o una gerla da caricare sulle spalle: il vimini è ideale perché consente la libera circolazione dell’aria e alle spore, le cellule attraverso le quali il fungo si riproduce, di cadere a terra. È utile, poi, portarsi un coltellino da montagna per pulire il fungo sul posto: così facendo si conserva meglio e non sciupa gli altri.
Attenzione massima ai luoghi. È una raccomandazione che non è mai sufficiente.
Cercare i funghi nasconde delle insidie: il desiderio della ricerca, talvolta, fa perdere di vista la sicurezza spingendo il fungaiolo in un posto impervio, in un terreno sconnesso dove il pericolo è in agguato. Così come, la concentrazione e lo sguardo fisso al terreno potrebbero far perdere l’orientamento allontanando dal sentiero. Per questo in molti, soprattutto quando affrontano luoghi non conosciuti, partono equipaggiati di gps che, in caso di smarrimento, può ricondurli alla macchina.
L’identikit del fungaiolo
Ci sono i neofiti e poi ci sono i “veri” fungaioli. Quelli storici, che da anni hanno il fungo in testa. Sono quelli che con precisione svizzera calcolano con esattezza il trascorrere dei giorni dalle ultime piogge, monitorano la luna perché se é calante i funghi crescono più sani, valutano i luoghi dove dovrebbero nascerne di più perché i funghi non nascono tutti in egual misura nel solito luogo e ci sono molte variabili a fare la differenza: piccoli segreti che i fungaioli doc conservano gelosamente.
Già, i luoghi. Non provate a domandare a un cercatore di funghi dove ha trovato i “suoi” frutti. Non lo rivelerà neppure sotto tortura. Oppure dirà un luogo al posto di un altro, o magari, per depistare, rivelerà il luogo ma non proprio il punto esatto. Anche perché ognuno, almeno nelle proprie zone, conosce posti di cui è estremamente geloso.
Il fungaiolo poi, generalmente, bara sulle quantità dei funghi trovati: gli etti diventano chili, i chili quintali. Sono sempre di più di quelli reali e talvolta raggiungono misure leggendarie. Tutto è rigorosamente documentato con foto: il telefono con la camera fa parte del kit d’ordinanza del cercatore di funghi, che ama fotografare le sue imprese già sul luogo del delitto. Poi scambia foto con amici o le fa girare sui social.
È un’abitudine semiseria quella di farsi ritrarre con chili di funghi, rigorosamente porcini, per ingolosire, vantarsi, fare invidia o canzonare. Tutti lo sanno, ma la vera forza di queste burle è quella di lasciare nel dubbio costante. E a distanza di anni perfino le leggende assumono contorni di realtà.
Quante specie di funghi esistono?
Per i fungaioli c’è solo lui: sua maestà il porcino (il Boletus spp). Gustoso e profumato si trova soprattutto nei boschi di querce e di castagno della pianura o collina, e nelle faggete e abetaie di alta montagna. Ma, complessivamente, si stima, nel mondo, ci siano circa 1 milione di specie di funghi e soltanto il 10% dei funghi sia stato identificato e catalogato dagli studiosi.
Attenzione massima nel riconoscere i funghi
Il crescente interesse e la passione verso quello che sta diventando un fenomeno nazionale non devono far abbassare la guardia sulla corretta classificazione dei funghi e della loro commestibilità. Per questo è consigliato affidarsi ad esperti : micologi o a personale specializzato di enti sanitari competenti per scongiurare intossicazioni o avvelenamenti. Meglio non rischiare mai.
I funghi fanno bene o male?
Il valore nutritivo del fungo varia in base alla specie. In generale contengono molta acqua, ma anche selenio, potassio, fosforo e zinco. Poche le proteine e i carboidrati e scarsissimo il livello di lipidi. Sono poco calorici e molto ricchi di vitamine, in particolare vitamina B2 e B3. Studi recenti hanno dimostrato i loro benefici per il metabolismo, contrastano il colesterolo e rafforzano il sistema immunitario. Ma, come per altri alimenti, devono però essere assunti nelle giuste dosi.