Ritorno a Scuola
Ragazze e ragazzi le vacanze sono finite: tra lunedì 12 e giovedì 14 settembre si torna in classe un po’ ovunque (in Alto Adige la campanella suona il 5 mentre in
Valle d’Aosta il 19) e poi via, avanti fino al prossimo 10 giugno.
tratto da PiùMe Magazine n. 9 Settembre 2022 p. 28 a cura di Lara Venè
Si comincia ad orario ridotto, qualche giorno per ritrovare l’abitudine della sveglia che suona prima e godere delle giornate di coda dell’estate, poi, piano piano, comincia la normalità: le prime verifiche per fare il punto e il programma che parte.
Ci consolano i possibili ponti: l’8 dicembre festa dell’Immacolata Concezione è un giovedì e Tutti i Santi un martedì, poi ci sono le vacanze di Natale e quelle di Pasqua ad interrompere l’anno scolastico che sta per aprirsi.
I Licei le scuole preferite anche per l’anno scolastico 2022/2023
I Licei, con i loro diversi indirizzi, restano in testa nelle preferenze delle studentesse e degli studenti: vengono scelti dal 56,6% dei neoiscritti, seppur con una lieve flessione.
Un anno fa il 57,8% dei ragazzi preferiva un indirizzo liceale, quest’anno sono il 56,6%. Il Classico passa dal 6,5% dello scorso anno al 6,2%. Il 26,0% delle iscrizioni va ai Licei scientifici (erano il 26,9% nel 2021/2022).
Nell’ambito dei percorsi scientifici a essere in calo è la scelta relativa all’indirizzo tradizionale: un anno fa riguardava il 15,1% dei neoiscritti, quest’anno si scende al 14,0%. Il 7,4% delle studentesse e degli studenti opta per il Linguistico (erano l’8,4% un anno fa).
Crescono il Liceo delle Scienze umane, dal 9,7% al 10,3%, e l’Artistico, dal 5,1% al 5,5%. Stabili il Liceo Europeo e Internazionale (0,5%) e i Licei musicali e coreutici (0,7%).
Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici e professionali, scelti rispettivamente dal 30,7% e dal 12,7% dei ragazzi e delle ragazze. In particolare, il settore Tecnologico è scelto dal 20,4% (20,3% un anno fa), il settore Economico dal 10,3% (10,0% l’anno precedente). L’interesse per gli Istituti professionali cresce di quasi un punto, dall’11,9% al 12,7%.
I dress code richiesti per stare tra i banchi
Come si deve andar vestiti a scuola? Lo scorso anno scolastico si è infiammata la discussione sull’abbigliamento da tenere in classe e ogni tanto il tema riemerge. Ogni istituto corre ai ripari e si attrezza come crede. Alcuni dirigenti scolastici hanno emanato veri e propri regolamenti per disciplinare l’abbigliamento degli alunni. Al liceo artistico De Fabris di Nove a Vicenza, ad esempio, una circolare mette al bando canotte, pancia scoperta, infradito e top con schiena in vista.
Secondo un’indagine condotta da Skuola.net, su 1500 alunni di scuole superiori e medie, più della metà di loro devono rispettare divieti sull’abbigliamento da tenere. Nella maggior parte dei casi i regolamenti degli istituti scolastici vietano di indossare shorts, minigonne, calzoncini e bermuda.
Sempre secondo l’indagine, solo il 13% degli studenti è assolutamente contrario a queste imposizioni, il 40% si dichiara d’accordo con un minimo di regolamentazione ma, al contempo, gradirebbe maggior flessibilità da parte di insegnanti e dirigenti scolastici. Mentre, il 12% degli intervistati ritiene giusto e necessario che la scuola metta regole di questo tipo.
In linea generale, al di là dei regolamenti d’istituto, le scelte sull’abbigliamento dovranno essere guidate dal buon senso e il buon gusto.
A settembre il tempo stringe anche per chi sceglie l’Università
Se il Corso di Laurea scelto non è a numero chiuso per cui si è stati costretti a trascorrere l’estate sui libri per l’esame di ammissione, settembre è il mese giusto per decidersi sul da farsi dopo la prova di maturità di giugno.
Per fare l’iscrizione all’Università, non c’è una scadenza uguale per tutti; le date delle iscrizioni variano infatti a seconda della facoltà prescelta. In genere, per i Corsi di Laurea ad accesso libero la scadenza per l’iscrizione può variare dalla fine di settembre all’inizio di novembre.
Ogni ateneo on line pubblica tutte le informazioni sui corsi di laurea offerti e i possibili sbocchi professionali. Informarsi prima di scegliere, confrontarsi e chiedere informazioni sono le giuste mosse per capire se quello che si sta per scegliere incontra davvero interessi o aspettative personali.
Non solo Università. Partono i corsi degli ITS Academy
Dopo il diploma non c’è solo l’Università. Chi è alla ricerca di una formazione tecnica superiore, più pratica e laboratoriale rispetto a quella accademica, può scegliere di iscriversi ad uno dei tanti Istituti Tecnici Superiori attivi in Italia.
Gli Istituti Tecnici Superiori sono percorsi post diploma, alternativi all’Università, pensati per formare professionalità e prepararsi al mondo del lavoro.
Magari qualcuno lo ha già cominciato, altri hanno aspettato la fine delle vacanze per pensare a che fare dopo il diploma di maturità.
Gli ITS, tra l’altro, sono stati interessati da modifiche e innovazioni grazie ad una legge approvata in estate che, a partire dal nome (gli Istituti Tecnologici Superiori si chiameranno ITS Academy), li renderà più ricchi di offerte e più rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro.