Benvenuto Autunno
Ragazze e ragazzi le vacanze sono finite: tra lunedì 12 e giovedi 14 settembre si torna in classe un po’ ovunque (in Alto Adige la campanella suona il 5 mentre in Valle d’Aosta il 19) e poi via, avanti fino al prossimo 10 giugno.
tratto da PiùMe Magazine n. 10 Ottobre 2022 p. 32 a cura di Lara Venè
Le giornate sempre più corte, il sole ancora più tiepido. Le foglie che cadono, l’azzurro intenso e il bianco lasciano spazio all’arancio, all’ocra, al marrone, al verde scuro. Si accendono i primi fuochi, nell’aria l’odore di mosto, di funghi e di castagne: bentornato ottobre! Il mese che porta l’autunno è ricco di tradizioni, chiude definitivamente l’estate e ci accompagna verso un altro nuovo inverno. Dai funghi al tartufo, dalle castagne al foliage, per gli amanti della natura è il mese ideale per vivere a pieno il bosco, i suoi profumi, i suoi silenzi e tutti i suoi caldissimi colori.
Un weekend di foliage
La parola in sé sta per fogliame ma si porta dietro un significato ancora più profondo: quella variazione del colore delle foglie degli alberi, che dal verde passa al giallo fino alle diverse gradazioni del rosso. Mentre mutano regalano sfumature e, insieme, sensazioni diverse, che solo l’autunno riesce a farci vivere. Ecco perché il foliage non può significare solo e soltanto fogliame.
Ma è un’esperienza intima, che un numero sempre più crescente di persone desiderano vivere. Complice un patrimonio naturalistico più unico che raro, da nord a sud, in Italia i luoghi del foliage sono innumerevoli, uguali e diversi. E sono tanti i luoghi dove è possibile fare questa esperienza, abbinandola ad un week end o una singola domenica a pochi chilometri da casa.
Da farsi anche in treno! Come il viaggio a bordo del Treno del foliage tra i boschi di Piemonte e Svizzera, un itinerario lungo 52 chilometri lungo storica la ferrovia Vigezzina – Centovalli che collega Domodossola a Locarno.
In due ore circa, su 83 ponti e 31 gallerie passando per vallate, boschi e borghi, con soste a piacere lungo il percorso, è un viaggio tra i colori infiammati e i sapori tipici dell’autunno.
Da venerdì 21 a domenica 23 ottobre, invece, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi torna il “Festival del Fall Foliage”, che quest’anno giunge alla sua IX edizione. Tre week end in diverse località del Parco per ammirare i colori della foresta che in questo periodo si veste di infinite sfumature di gialli, rossi, verdi e arancioni. Per celebrare questo straordinario evento sono previste numerose attività: escursioni, passeggiate, laboratori, mostre, workshop di fotografia, sagre, degustazioni e tante altre iniziative alla scoperta di un territorio e delle sue più prestigiose proposte culturali ed enogastronomiche. Eventi a parte, ogni regione d’Italia, offre mete interessanti in cui poter abbinare i colori al gusto dei “frutti” dell’autunno. Si perché il bosco in questa stagione regala prelibatezze uniche per il palato.
Il rito della raccolta delle castagne
Tra foglie cadute e odore di funghi si trovano i ricci che raggiunti a maturazione l’albero lascia cadere. Nel cadere si aprono e perdono la castagna. Spesso rimane al suo interno e la castagna va tirata fuori con l’aiuto dei piedi. La raccolta della castagne é il divertimento e il piacere per famiglie, adulti e piccini: la gara a chi ne raccoglie di più o a chi riesce ad accaparrarsi la più bella o la più grande. Un rito che si ripete e che, anche questo, anima e si lega ai giorni dell’autunno. Dove ci sono le castagne, spesso ci sono anche i funghi. È questo il periodo in cui la presenza del re del bosco è all’apice: il fungo porcino. In particolare di castagno e di querce fa impazzire gli appassionati che in questi giorni ne fanno la caccia tra riti, segreti e leggende. Per poi finire in piatti protagonisti di ricette tradizionali o innovative, dal gusto unico e inconfondibile.
Un altro fungo, che invece cresce sottoterra, è il tartufo. Sebbene ne esistano di diversi tipi ognuno dei quali ha una propria stagione di crescita e di raccolta, è l’autunno la stagione in cui degustare il tartufo bianco pregiato e quello nero, al centro di eventi, dimostrazioni, ricette sfiziose e gustose.
L’arancio dei tramonti infuocati e quello delle foglie dei boschi è anche quello della zucca, regina della stagione autunnale. Alimento antico, ingrediente di zuppe e piatti amati anche dai più piccini, la zucca è il simbolo per eccellenza della ricorrenza famosa dell’autunno: Halloween. Questa festa popolare di origine celtica, sviluppatasi in Svezia e in Irlanda e poi emigrata negli Stati Uniti e Canada, che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° di novembre con scherzi e travestimenti a tema horror, si è diffusa anche a casa nostra. E ottobre è il mese in cui le zucche di varie forme e grandezze impazzano ovunque, mentre nella notte della festa vengono portate in processione o disposte sui davanzali, intagliate a forma di faccia e illuminate da candele all’interno.
In realtà, la zucca è anche al centro di altre usanze nostrane.
Come quella legata al Polesine, nelle campagne del Veneto, dove la zucca viene coltivata in gran quantità. Qui, la tradizione narra che in passato, durante il periodo dei morti, le famiglie si riunivano per preparare le zucche a mo’ di lanterne per richiamare le anime defunte e rendergli omaggio.
Autunno e il ritorno dell’ora solare
Con il ritorno dell’ora solare l’inverno è ancora più vicino. Domenica 23 ottobre 2022 termina l’ora legale e torna l’ora solare 2022. Il cambio sarà la notte tra sabato 22 e domenica 23, fino a domenica 26 marzo 2023 quando di nuovo tornerà quella legale.
Bisognerà spostare le lancette indietro di un’ora, esattamente dalle ore 3 alle ore 2: si guadagnerà un’ora di sonno ma si perderà un’ora di luce la sera. Diventerà buio ancora prima e l’autunno, anche se durerà ancora fino al 21 dicembre, ci sembrerà completamente finito.