PAOLA CORTELLESI
Per chi non la conosce, è esattamente così come si vede: gentile, sorridente, ironica con sé stessa prima ancora che con gli altri, disponibile, sincera. Paola Cortellesi, attrice, sceneggiatrice, quasi regista, è l’esatto opposto di quel che si immagina quando si pensa alla parola Vip, nonostante abbia attraversato, con successo, qualche decennio di televisione e cinema italiani.
tratto da PiùMe Magazine n. 10 Ottobre 2022 p. 82 a cura di Cloe D. Betti
Gli esordi con la Gialappa’s band, le prime serate su Raiuno, i successi al cinema con tante commedie, i sodalizi di amicizia prima ancora che professionali con Antonio Albanese nei due film del “Gatto in tangenziale” fino al ritorno nei panni di Petra, il detective schivo e solitario della fortunata serie di Sky. E ora l’attende un futuro dietro la macchina da presa come regista, un sogno sempre più vicino. «Non posso ancora dire nulla del mio primo film da regista – ha ammesso l’attrice – Di certo per me non rappresenta un cambio di passo rispetto alla mia professione che continuerò a fare, avevo solo il desiderio di raccontare una storia mia e lo farò con grande piacere». Intanto si gode il successo della nuova stagione di “Petra”, in onda su Sky Cinema da fine settembre e in streaming su Now, scritta da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia, con la collaborazione della stessa Cortellesi, tratta dalle opere di Alicia Giménez- Bartlett. I quattro episodi si inerpicano tra le strade del noir e del giallo, percorse ancora dalla coppia inossidabile composta da Petra Delicato e dal suo vice Antonio Monte, a cui torna a dare il volto Andrea Pennacchi. «Monte si è finalmente aperto a una nuova vita su consiglio di Petra, ha avuto un nuovo incontro, mentre Petra si trova faccia a faccia con la solitudine – sottolinea Cortellesi – Lei che era la paladina della libertà e che rifiutava compromessi alla convivenza, ora sente un po’ di solitudine e vorrebbe qualcosa di altro».
CHI È PAOLA CORTELLESI?
È un’attrice, comica, doppiatrice e cantante italiana. Inizia la sua carriera nello spettacolo fin da piccolissima: a 13 anni infatti debutta nella trasmissione di Renzo Abrore Indietro Tutta, dove presta la sua voce per la famosa canzone Cacao Meravigliao. In seguito nei primi anni duemila si fa conoscere sul piccolo schermo grazie alle sue celeberrime imitazioni, arrivando a collaborare con la Gialappa’s Band in Mai dire gol e Mai dire Grande Fratello. Dopo diversi lavori intrapresi anche a teatro, nel 2011 debutta come presentatrice di Zelig su Canale 5 accanto a Claudio Bisio. Nello stesso anno sposa il regista Riccardo Milani con il quale condividerà diversi progetti sul grande schermo.
Una solitudine in cui l’attrice non si rispecchia affatto. «Non mi somiglia per niente», sorride Paola che con la detective ammette però di condividere quel senso di ironia tagliente, a volte persino un po’ crudele. «Petra è sarcastica io sono ironica – sottolinea – Mi piace la sua capacità straordinaria di non curarsi del giudizio degli altri, penso sia una montagna difficilissima da scalare». Troppo difficile per Paola essere diretta come Petra, abituata per carattere e per educazione ad anteporre il giudizio altrui alla libertà di parola, soprattutto se ironica. «Petra è una donna che fa i conti con la vita reale e con le rinunce che comporta una scelta di libertà, sinceramente non conosco nessuno che abbia fatto questa scelta nella propria vita – confessa Cortellesi – Ha scelto di non curarsi mai del giudizio degli altri, una cosa molto complicata da fare davvero, e di non subire le conseguenze di una relazione stabile e casalinga.
Credo che la libertà di non tenere conto del giudizio degli altri sia la maggiore conquista possibile, ma è molto difficile da raggiungere».
Non solo a Petra è affezionata Paola, fan numero uno della sua Monica, la protagonista del film “Come un gatto in tangenziale” scritto e diretto da suo marito, Riccardo Milani. «Monica è la somma di tante donne che abbiamo intervistato nella borgata di Bastogi, quando abbiamo sviluppato l’idea del primo film – ha spiegato – È un personaggio che rispecchia un tipo di donna che conosco, perché sono cresciuta in una borgata». Autrice, oltre che attrice dei suoi stessi film, Cortellesi ha voluto mettere in scena figure femminili che in pochi hanno saputo disegnare per lei.
«Da sceneggiatrice ho potuto scrivere i personaggi che mi sarebbe piaciuto interpretare e probabilmente nessuno mi avrebbe mai offerto – ha ammesso – I ruoli da protagonista per le donne sono spesso legati a grandi drammi, mentre ne mancano di divertenti, così ho pensato di scriverli io». La sua prossima scommessa sarà la regia, un altro salto in avanti un una carriera cinematografica fatta di trentuno film per il grande schermo e un David di Donatello come miglior attrice protagonista di “Nessuno mi può giudicare”.
«Anche se proverò a fare la regista – conclude – Non smetterò mai di fare l’attrice».