TORNA IL FESTIVAL DI SANREMO CON AMADEUS AL TIMONE
Quattro volte Amadeus. Il Festival che andrà in scena dal 7 all’11 febbraio è il numero quattro da direttore artistico e conduttore per Amadeus, ormai plenipotenziario della manifestazione, pronta finalmente a tornare a pieno regime, dopo i difficili anni del Covid.
tratto da PiùMe Magazine n. 2 Febbraio 2023 p. 83 a cura di Lara Venè
«Questo sarà un Sanremo nel segno della normalità – ha garantito Amadeus – Quello dello scorso anno, nonostante le riaperture, era ancora una via di mezzo. Stavolta si tornerà come all’inizio». Ventotto i Big in gara, mai un numero così alto. «Lo so già che mi accusano di fare le tre di notte – sorride – I big saranno ventidue, cui si sono aggiunti i sei giovani promossi dal Sanremo Giovani. Avevano canzoni troppo forti per sceglierne soltanto tre, quindi per la prima volta nella storia del Festival abbiamo deciso di promuoverne sei. Sono cresciuto con la musica, ho fatto radio dall’età di quindici anni, mi è servito per avere un giudizio mio, anche se la mia scelta è sempre molto sofferta. Non ho la sfera di cristallo, non so quale brano durerà nel tempo, ma ho abbastanza esperienza radiofonica per dire che sono brani diversi nel loro genere, ma tutti attuali, quelli che vorrei ascoltare in radio».
Il successo trionfale dello scorso festival, che ha chiuso quasi al 65% di share, con la vittoria di Mahmood e Blanco, ha convinto non solo la Rai, ma anche l’intero mondo discografico che il Festival non potesse avere altro direttore all’infuori di Ama, l’uomo che in tre anni ha accumulato esperienza e capacità, garantendo uno show sul palco e canzoni in classifica. Ma se la proposta di un’altra sola edizione avrebbe lasciato al conduttore la possibilità di scelta, quella di farne altre due, arrivando così a cinque consecutive come prima di lui soltanto Mike tra il 1963 e il 1967 e Pippo tra il 1992 e il 1996, non gli ha concesso alcun dubbio. Con in tasca il mandato per organizzare anche l’edizione 2024, il direttore artistico preferisce intanto portare a casa quella di quest’anno, che condurrà insieme a Gianni Morandi, compagno all’Ariston per cinque serate.
«E’ una grande gioia per me – ha dichiarato – Gianni è amato da tutti, l’ho scelto perché rappresenta la storia della televisione e della musica, ma anche perché è amatissimo nel presente, da intere generazioni di ragazzi». L’eterno ragazzo torna dunque sul palco dell’Ariston, dopo aver guidato da direttore artistico due edizioni, la prima nel 2011 con Luca e Paolo, epici cantori di brani politicamente scorretti, Belen Rodriguez alla sua prima uscita pubblica con farfallina al vento e Elisabetta Canalis, fresca fidanzata di George Clooney, tanto atteso, ma mai arrivato. La seconda fu nel 2012 con un Rocco Papaleo un po’ sottotono. «Quando Amadeus mi ha chiamato sono rimasto molto sorpreso dalla sua proposta – ha ammesso Morandi – Mi sono subito entusiasmato e mi sono chiesto perché volesse me dopo aver fatto tre festival di grandi successi, ma molto faticosi.
Ho capito che nel 2023 avrebbe ormai compiuto sessant’anni, quindi gli serviva qualcuno di giovane ed energico vicino». Morandi passa così dalla gara, dove lo scorso anno ha partecipato con il brano “Apri tutte le porte”, scritto per lui da Lorenzo Cherubini, arrivato terzo in classifica, alla co-conduzione, ennesimo salto carpiato di un artista che a 77 anni non mostra limiti di tempo né di età. Ad aprire e a chiudere il Festival con loro ci sarà Chiara Ferragni, regina dei social network, ma al suo debutto in una prima serata in tv. Amadeus le ha fatto la corte per tre anni, era l’unico nome in grado davvero di rivoluzionare il vecchio stereotipo di valletta e di portare a Sanremo la moda, il glamour e ovviamente il marito. «Verrò a Sanremo con Chiara», ha dichiarato Fedez che farà il tifo per gli amici Tananai e Mara Sattei, entrambi in gara. «Ho ascoltato più di 1700 canzoni per sceglierne 28 in tutto – ha concluso Amadeus – Sono tutti brani fortissimi, per me Sanremo significa musica, viene al primo posto, lo show, pur se importante, viene dopo».