Mina
Ci vuole del gran talento a stare sotto i riflettori e far parlare di sé pur essendo fisicamente fuori dalle scene da quasi 50 anni. Riesce solo a lei, la tigre di Cremona, Mina Anna Maria Mazzini: in arte e per tutti, semplicemente, Mina.
tratto da PiùMe Magazine n. 11 novembre 2023 p. 36 a cura di Lara Venè
Una voce inconfondibile, di rara qualità ed eccletismo, hanno fatto di lei una delle migliori interpreti della musica italiana e, con oltre 150 milioni di dischi venduti, l‘artista femminile con le vendite maggiori e quella più presente nelle classifiche nazionali. Da sola o in duetto con molti tra i migliori cantanti di sempre, ha interpretato circa 1500 pezzi e oggi, all‘età di 83 anni, si gode il successo del suo ultimo album Ti amo come un pazzo, uscito nella primavera scorsa con una canzone inedita per il nuovo film di Ferzan Ozpetek a Natale su Netflix. Nata a Busto Arsizio nel 1940 cresce a Cremona. Un‘adolescenza che trascorre coltivando la sua passione più grande: la musica. Ascolta i cantanti americani Frank Sinatra, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald ed Elvis Presley.
All‘età di 18 anni si propone agli “Happy Boys“, un gruppo musicale che attorno alla fine degli anni Cinquanta si esibisce a Cremona con un buon favore di pubblico. Con loro, nel settembre del 1958 a Rivarolo del Re (comune nel cremonese),
si esibisce in una serata dopo Natalino Otto e Flo Sandon’s, reduci da una partecipazione al Festival di Sanremo e molto in voga in quegli anni. È il suo debutto e si rivela un trionfo.
La casa discografica Italdisk la “attenziona“, l‘ascolta e la mette alla prova: le fa incidere alcune canzoni e la fa partecipare alla Sei giorni della canzone, competizione canora milanese ripresa dalla televisione.
Il 1º dicembre 1958, con il brano Proteggimi, Mina partecipa alla serata inaugurale al Teatro Smeraldo, il teatro storico milanese che ospita lo spettacolo. Il presentatore è Corrado. Mina arriva seconda, dietro Wera Nepy e raccoglie un successo entusiasmante.
Intanto i due dischi di Mina editi dalla Italdisc vanno alla grande e l‘anno dopo, all‘età di 19 anni con il brano Nessuno, Mina esordisce in Rai all’interno di Lascia o raddoppia?, la storica e popolarissima trasmissione condotta da Mike Bongiorno e partecipa anche a
Canzonissima 1959, condotta da Delia Scala, Paolo Panelli e Nino Manfredi. Nel 1959 arrivano anche i primi riconoscimenti: il “Juke Box d‘oro“ e il “Microfono d‘oro“.
Sono anni di grandi novità, per la musica e non solo. Nel panorama musicale italiano
oltre a Mina cominciano ad affermarsi Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Betty Curtis, Tony Dallara, Joe Sentieri, Little Tony, che importano dagli Stati Uniti il rock and roll. Sono quelli che la stampa dell‘epoca definisce “gli urlatori“, che però impazzano tra le nuove generazioni e si fanno conoscere grazie ai primi juke-box.
I favolosi anni Sessanta
I brani prodotti in questi anni e che raggiungono la vetta delle classifiche si cantano ancora oggi e in un attimo si portano dietro la spensieratezza che dava il ritmo a quell‘epoca: Tintarella di luna (1960), scritta da Franco Migliacci recentemente scomparso e Bruno De Filippi, è la canzone che permette a Mina di raggiungere per la prima volta la vetta in hit-parade; lo stesso anno esce il singolo Una zebra a pois/Mi vuoi lasciar, ma anche Il cielo in una stanza, scritto da Gino Paoli e arrangiato da Tony De Vita. É uno dei massimi successi che i critici considerano anche l’iniziale evoluzione nella carriera di Mina da urlatrice scanzonata a interprete raffinata della canzone d‘autore.
La tigre di Cremona alterna grandi successi canori a importanti conduzioni televisive: Studio Uno, programma di varietà per la regia di Antonello Falqui, prodotto dalla Rai
e trasmesso sul canale Programma Nazionale fra il 1961 e il 1966, la vede alla conduzione per tre edizioni, affiancata da partner maschili che si avvicendano volta per volta, fra cui Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Vittorio De Sica e Alberto Sordi; Canzonissima 1968; Teatro 10. Intanto escono alcuni dei suoi grandi classici: È l‘uomo per me (1964), Un anno d‘amore/e se domani (1964), Sono come tu mi vuoi (1966) Mi sei scoppiato dentro il cuore, altro brano scritto da Lina Wertmüller e Bruno Canfora,
L‘immensità, successo di Don Backy e Johnny Dorelli, Se telefonando, scritta da Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara su musica di Ennio Morricone, Grande grande grande (1972) ed E poi… (1973), Parole parole (1972), contenuta nell‘album Cinquemilaquarantatre.
Con Lucio Battisti
Il 23 aprile 1972 va in scena il duetto divenuto leggendario tra Mina e Lucio Battisti nel varietà tv Rai “Teatro 10“. Entrambi sono i big della canzone italiana. Lui in sodalizio
artistico con Mogol, lei interprete di brani di altrettanto successo. Sono amici. Mina in
quell‘anno conduce il programma Teatro 10 insieme ad Alberto Lupo. Nel corso della
trasmissione comincia il duetto: quasi dieci minuti in cui si alternano Insieme, Mi
ritorni in mente, Il tempo di morire, E penso a te, Io e te da soli, Eppur mi son scordato di te, Emozioni. È un tripudio di applausi ed emozioni. Mina nel corso della carriera al repertorio di Battisti rende omaggio nel 2006 con l’album di inediti Bau, anticipato dal singolo Mogol-Battisti cantato in duetto con Andrea Mingardi. E ancora, nel 2018 con il doppio cd Paradiso, con canzoni già pubblicate nel 1975 e nel 1994 e anche con sue versioni inedite. Con l‘amico Lucio condivide anche la scelta di abbandonare le scene nel pieno del successo. Per lei la decisione arriva nel 1974, l‘anno del suo ultimo show televisivo, Milleluci, condotto insieme a Raffaella Carrà. La sigla finale del programma Mille e una luce (’78), in cui canta Ancora ancora ancora, è la sua ultima apparizione tv, fino ai video online del 2001.
Il ritiro dalle scene non ferma la sua notorietà ma anzi, aumenta il mito. Molte sono ancora le sue canzoni di successo: L’importante è finire (1975), Ancora ancora ancora (1978), entrambe di Cristiano Malgioglio; Anche un uomo (1979), Morirò per te (1982), Rose su rose (1984), Neve (1992), Volami nel cuore (1996).
I duetti
Nel 1985 compone Questione di feeling in duetto con Riccardo Cocciante, l‘anno dopo
Via di qua (1986) con Fausto Leali. Sono due singoli. Nel 1998 esce invece il disco Mina-Celentano, inciso in coppia con il “Molleggiato”(con cui tornerà nel 2016 con un altro album: Le migliori). Seguono Veleno (2002): 12 canzoni pop scritte da Zucchero, Giancarlo Bigazzi, Samuele Bersani, Daniele Silvestri e altri; Love-box (2007) raccolta
delle sue più belle canzoni d’amore; il duetto Agua y sal (Todavia) 2007 con Miguel Bosé; Poche parole (2008) con Giorgia e You get me (2010) con il soul man Seal. Nel
2019 è la volta di Mina-Fossati, album di inediti realizzato in coppia con Ivano Fossati.
Nella primavera scorsa, all‘età di 83 anni, ci regala ancora un album: Ti amo come un
pazzo che all‘interno contiene il duetto con Blanco, Un Briciolo di Allegria e il brano
inedito scelto dal regista Ferzan Ozpetek per il suo ultimo film Nuovo Olimpo in uscita a
Natale 2023, distribuito su Netflix. Non è la prima volta che il regista italo turco e Mina
incontrano i loro talenti: nel 2019 il brano Luna Diamante viene scelto da Ozpetek per
la pellicola Dea Fortuna, mentre Buttare l’amore accompagna la serie di Disney + Le fate Ignoranti.