Virna Lisi
Quella bellezza raffinata nella
sua disarmante semplicità, una
classe innata unita alle doti recitative,
hanno fatto di lei una delle attrici
italiane più amate dal pubblico.
tratto da PiùMe Magazine n. 1 Gennaio 2022 p. 40, a cura di Lara Venè
La sua carriera comincia presto: ha appena 17 anni quando, siamo nei primi anni Cinquanta, un amico di famiglia la presenta al produttore cinematografico Antonio Ferrigno. Virna Pieralisi diventa Virna Lisi, lo pseudonimo che l’accompagnerà in tutta la vita lavorativa e di lì a poco recita in diversi film drammatci (genere molto in voga in quegli anni), diretta da registi come Carlo Borghesio, Giorgio Pàstina e Luigi Capuano. E’, tra gli altri, in Lettera napoletana, Luna nova, Questa è la vita, Desiderio ‘e sole e ne La donna del giorno (1956) di Francesco Maselli, che la consacra nel ruolo drammatico. Ma c’è lo spazio anche per commedie di successo come Le diciottenni, di Mario Mattoli (1955), Ore 9: lezione di chimica, sempre di Mattoli e Lo scapolo (1955) di Antonio Pietrangeli, con Alberto Sordi.
Con quella bocca può dire ciò che vuole…
Sono gli anni di Carosello, il programma pubblicitario che le famiglie italiane aspettavano su Rai 1 e per vent’anni ha fatto da spartiacque nella programmazione della tv nazionale. Virna Lisi interpreta alcuni spot del dentifricio tedesco Chlorodont con lo slogan Con quella bocca può dire ciò che vuole, che ottiene subito grande successo e diventa un tormentone dell’epoca.
Intanto, i successi arrivano anche dagli sceneggiati televisivi molto seguiti al tempo, come Orgoglio e pregiudizio (1957) della Rai tratto dall’omonio romanzo di Jane Austen in cui Virna Lisi interpreta Elizabeth Bennet, Totò, Peppino e le fanatiche (1959) e Ottocento con Sergio Fantoni e Lea Padovani, diretto da Anton Giulio Majano. E ancora, Il caso Maurizius, Cenerentola e Una tragedia americana rispettivamente tratti dalle omonime opere di Jakob Wassermann, Charles Perrault e Theodore Dreiser. Negli stessi anni grandi soddisfazioni le arrivano anche dal teatro dove lavora con grandi registi come Giorgio Strehler e Michelangelo Antonioni. E dal cinema dove l’attrice è protagonista di numerose commedie all’italiana di successo come Un militare e mezzo di Steno (1960) con Aldo Fabrizi, Renato Rascel e un giovanissimo Terence Hill e Il giorno più corto di Sergio Corbucci (1963) e Sua Eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli (1967).
Bye Bye, Hollywood!
Siamo nei primi anni Sessanta e Virna Lisi firma un contratto in esclusiva di sette anni con la Paramount. Il 1965 esce Come uccidere vostra moglie di Richard Quine interpretato accanto a Jack Lemmon. La pellicola registra il primato degli incassi della stagione americana 1965-1966. Memorabile la scena dell’affascinante Virna Lisi in bikini coperto di panna montata, che esce all’improvviso dalla torta di una festa di addio al celibato. L’anno dopo appare in Due assi nella manica di Norman Panama, con Tony Curtis e George C. Scott, e U-112 assalto al Queen Mary di Jack Donohue, con Frank Sinatra e Anthony Franciosa. La carriera americana è avviata e un anno dopo, nel 1968, le viene offerto il ruolo di protagonista per il film Barbarella diretto da Roger Vadim, una commedia fantascientifica tratta dall’omonimo fumetto di Jean-Calude Forest in cui la trama ruota attorno sulla figura della bella eroina Barbarella e sulle sue numerose avventure, ambientate in un futuribile 40.000 d.C. Virna Lisi dice no, declina l’invito, rescinde il contratto con la Paramount e torna in Italia. Quello che avrebbe dovuto essere il suo ruolo viene affidato a Jane Fonda.
Cinema e tv
In tv Virna Lisi è stata un volto molto amato ed è protagonista tra sceneggiati, mini serie Tv di grande successo …e la vita continua (1984) di Dino Risi, Cristoforo Colombo (1985) di Alberto Lattuada, Se un giorno busserai alla mia porta (1986) di Luigi Perelli, Cinema (1988) di Luigi Magni, E non se ne vogliono andare! (1988) di Giorgio Capitani e il seguito E se poi se ne vanno? (1989) diretto sempre da Giorgio Capitani. E ancora, la fiction Uno di noi (1996) di Fabrizio Costa, Deserto di fuoco (1997) di E.G.Castellari, Cristallo di rocca (1999), Le ali della vita (2000) di Stefano Reali, Piccolo mondo antico
(2001) di Cinzia Th Torrini, La memoria e il perdono (2001) di Giorgio Capitani, Caterina e le sue figlie (dal 2005 al 2010) e Madre, aiutami (2014) di Gianni Lepre.
Una lunga vita di premi e di riconoscimenti
Nel 1978 vince il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista con Al di là del bene e del male (1977) di Liliana Cavani; nel 1980 il David di Donatello come miglior attrice protagonista con La Cicala di Alberto Lattuada; nel 1983 il Nastro d’argento e il David di Donatello come miglior attrice non protagonista con la commedia Sapore di mare di Carlo Vanzina. Nel 1990 un secondo Nastro d’argento come miglior attrice protagonista in Buon Natale… Buon anno (1989) di Luigi Comencini; nel 1995 con La regina Margot (1994) di Patrice Chérea, grazie all’interpretazione nel ruolo di Caterina de’ Medici, vince il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes, il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, il premio Cèsar come miglior attrice non protagonista; nel 1996 le viene assegnato un David di Donatello speciale; nel 1997 ancora un Nastro d’argento come miglior attrice per Và dove ti porta il cuore (1996) di Cristina Comencini tratto dall’omonimo di libro best-seller di Susanna Tamaro. Nel 2002 il suo sesto Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista per Il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini con Margherita Buy, Ricky Tognazzi, Luigi Lo Cascio. Nel 2000 la Grolla d’oro
alla carriera, nel 2004 il globo d’oro alla carriera e nel 2009, sempre alla carriera, riceve il Donatello.
Latin Lover e l’addio alle scene
Dopo 12 anni di assenza, Virna Lisi torna al cinema. Lo fa con Latin Lover, ancora una volta diretta da
Cristina Comencini, ma sarà, questa, l’ultima volta. Morirà pochi mesi dopo le riprese e il film, uscito
l’anno seguente, sarà a lei dedicato.