Suona l’ora della maturità!
Incubo indiscusso per generazioni di studenti e spartiacque tra il mondo della
scuola e un altro tutto nuovo che ha da venire, torna puntuale l’esame di
maturità. Quest’anno sono quasi 500mila esaminandi gli studenti che sono
chiamati ad affrontarla.
tratto da PiùMe Magazine n. 6 Giugno 2022 p. 28 a cura di Lara Venè
Dal 1923 ad oggi l’esame ha quasi cento anni
L’esame di maturità è stato introdotto nel lontano 1923 con la riforma a firma del filosofo Giovanni Gentile, allora ministro dell’istruzione. Da allora ha conosciuto diverse modifiche: con commissione interna o esterna, con più prove o con meno prove, diverse formule per assegnare il voto finale adattandosi alle epoche e alla scuola in continuo cambiamento. Immutate sono rimaste le paure degli studenti ogni anno chiamati a sostenerlo, con ansie diverse e uguali, angosce e speranze, riti propiziatori, studio pazzo e la gran voglia di lasciarselo finalmente alle spalle, ché poi arriva l’estate e la scuola è finita per sempre. Anche se poi gli esami non finiscono mai, ma a quell’età in pochi lo sanno e va bene così.
Maturità 2022
La formula dell’esame di quest’anno è un ritorno alla normalità dopo la scorsa sessione condizionata dalla pandemia. Lo scorso anno, infatti, l’esame non aveva prove scritte, solo una prova orale con l’aggiunta di una tesina. Per la maturità 2022 il Ministero dell’Istruzione ha ripristinato l’esame scritto che si svolgerà in due prove.
La prova di italiano è il primo scritto
Con lo scritto di italiano parte l’esame di maturità di quest’anno. Si terrà il 22 giugno ed è uguale per tutti gli indirizzi scolastici. Armati solo di vocabolario, gli studenti possono scegliere, a seconda delle loro inclinazioni e preparazione, una delle sette tracce proposte tra tre tipologie: 2 tracce per l’analisi del testo (tipologia A); 3 tracce per il testo argomentativo (tipologia B) oppure 2 tracce per il tema d’attualità (tipologia C). In tutto avranno sei ore di tempo al massimo per concludere, rileggere e consegnare.
La seconda prova
Il giorno dopo, giovedì 23 giugno, si terrà il secondo scritto, che serve per verificare le competenze degli studenti acquisite nelle discipline più importanti di ciascun corso di studio, dette anche materie caratterizzanti. Ad esempio, lingua e letteratura latina per il liceo classico, matematica per il liceo scientifico, scienze umane per il liceo scienze umane etc. Non solo le tracce saranno diverse a seconda dell’indirizzo di studio, ma, novità valida solo per quest’anno, non saranno ministeriali: le commissioni definiranno le stesse internamente a ciascun istituto.
Anche le ore per completare la seconda prova non sono tutte uguali, ma variano a seconda del liceo, dell’istituto tecnico o professionale che lo studente frequenta. Nella maggior parte dei casi la prova si svolge in un giorno e ha la durata massima di 6 o 8 ore, ma ci sono alcune eccezioni: la prova del liceo classico, ad esempio, ha una durata massima di 6 ore, mentre quella nei licei artistici
si svolge in un massimo di tre giorni, per 6 ore al giorno (escluso il sabato).
La seconda prova del liceo musicale e coreutico, invece, si tiene in due giorni.
E gli orali..
Il 29 giugno comincia per tutti la prova orale. L’esame partirà con un colloquio sull’analisi di un testo o un documento o un problema scelto dalla commissione.
Attraverso una breve relazione o un lavoro multimediale, lo studente presenterà anche le esperienze fatte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Agli studenti saranno fatte anche domande in merito all’educazione civica.
Più o meno gli orali finiranno entro le prime due settimane di luglio.
Commissione d’esame alla Maturità 2022
La commissione rimane mista come avviene da due anni a questa parte per tutte le scuole italiane. Sarà, cioè, formata da alcuni dei docenti interni e dai cosiddetti “commissari esterni” in arrivo da
altri istituti.
Nello specifico, la commissione è composta da sei commissari interni e un presidente esterno. Le discipline affidate agli esterni sono state rese note dal MIUR entro il 30 gennaio.
Ad aprile è avvenuta designazione dei commissari interni da parte dei consigli di classe e le domande dei presidenti di commissione.
E le valutazioni?
Il voto massimo è 100, quello minimo è 60. La valutazione finale è in centesimi. Al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti. Gli altri cinquanta punti saranno per le prove d’esame: per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25.
Si potrà ottenere la lode.