Angelina Mango
È stato il volto bello del Festival e con la sua freschezza se l’è portato a casa. A maggio la aspetta l’Eurovision Song Contest, come succede a ogni artista che vince Sanremo
e poi sarà in tour in autunno in tutta Italia, dopo l’anteprima a Milano già sold out il 17 aprile.
tratto da PiùMe Magazine n. marzo 2024 p. 82 a cura di Cloe D. Betti
«Non mi aspettavo nulla di quello che è successo – ha confessato – Non ci credevo nemmeno quando mi sono vista nella lista dei concorrenti al Festival, ma sono riuscita a vivermi ogni momento senza pressioni, anche quando aprivo i social leggevo tanto amore da parte delle persone. Questo affetto mi ha fatto vivere la settimana più bella della mia vita. L’Eurovision mi ha preso alla sprovvista perché non avevo aspettative». Canterà in italiano, nel futuro, chissà, tutto è possibile.
«La musica è libera, ho cantato in italiano, napoletano, spagnolo e perché no magari in futuro lo farò anche in inglese». Educata, modesta, la gentilezza è il suo biglietto da visita, doti che ha imparato tra le mura domestiche.
«A Sanremo sono andata da sola, senza la mia famiglia, rimasta a casa, ma lì mi sono portata tutto l’amore che mi hanno insegnato nella vita, e non sono stata mai sola – ha ammesso – Sono una persona educata e gentile e credo che prima di tutto mia papà sarebbe fiero di questo». Al Festival è arrivata dopo un anno trionfale grazie anche alla sua presenza ad “Amici”, il talent di Maria De Filippi, una palestra fondamentale per lei. «Tutta l’esperienza fatta nell’ultimo anno ad “Amici” mi ha aiutato tantissimo a mettere come priorità la musica e il motivo per cui la faccio – ha affermato – Quando ti rendi conto che è un’esigenza vitale vai oltre la stanchezza e la paura: “Amici” è stata una grande scuola, Maria mi ha fatto superare tante paure me le ha fatte guardare in faccia. Subito dopo la vittoria l’ho sentita, era molto contenta per me».
Il legame con il palco, non solo quello dell’Ariston, è qualcosa di viscerale, è lì che Angelina riesce a esprimersi meglio, è un amore reciproco che scatta a ogni incontro. «Sul palco mi sento a casa, penso che non esistano amori non corrisposti, è quello che accade per me con il palco, è un amore reciproco». Il ricordo di papà Pino, omaggiato a Sanremo in un’emozionate versione de “La Rondine”, la accompagna sempre, ma la musica scorre nelle vene anche di suo fratello e sua mamma. «A casa mia si faceva musica sempre e ancora avviene – ha raccontato – Con mia mamma e mio fratello dopo pranzo ci mettiamo a suonare, ascoltare musica, succede questo da circa trent’anni e non è mai cambiato». Un consiglio che ha imparato da suo padre Pino? «Che la musica è libera – ha aggiunto – Ho assistito a grandi momenti di musica a casa, era questo il modo in cui si esprimevano le emozioni, ho partecipato alla vita di molte canzoni».
Oggi Angelina è un esempio per molte ragazzine, una gioia sicuramente, ma anche una responsabilità. «Indubbiamente sapere che ci sono tante ragazze che mi seguono e prendono ispirazione da me è una responsabilità, ma non mi mette pressione anche perché ho la coscienza pulita su quello che faccio – ha affermato – Io cerco di portare libertà sul palco, dal brano che canto, all’outfit, al modo di muovermi. Quando penso a una bambina che mi guarda da casa e mi vede libera sono contenta, perchè una me bambina avrebbe tratto ispirazione da un modello libero e sono contenta di esserlo». A Sanremo ha cantato “La Noia”, «una canzone emblematica che spiega il mio modo di vivere la vita in questo momento», ma non ha mai pensato di poter uscire vincitrice.
«La verità è che non sono una persona che si fa aspettative alte nella vita in generale, il mio unico obiettivo è di sentirmi felice quando scendo dal palco, riconosco la felicità quando arriva e il pubblico quando mi capisce – ha concluso – Non ho mai pensato di poter vincere a Sanremo, se no vivrei il presente con obiettivi troppo alti, invece mi piace stupirmi quando accadono le cose ed essere grata più che sentire la pressione. Preferisco vedere questi buoni risultati come una risposta a quello che ho fatto e non come una domanda per quello che farò».
LA MUSICA È LIBERA, HO CANTATO IN ITALIANO, NAPOLETANO,
SPAGNOLO E PERCHÉ NO MAGARI IN FUTURO LO FARÒ ANCHE IN INGLESE