Parma Capitale della Cultura 2020+21
di Ugo Cirilli
Con il Decreto Rilancio, Parma ha visto il prestigioso titolo di Capitale italiana della Cultura esteso anche all’anno 2021.
Una “scelta doverosa” secondo il Ministro Dario Franceschini, considerando lo stop forzato dovuto al Covid-19, che ha penalizzato il programma di eventi.
La città emiliana ha colto l’occasione per rivedere e arricchire il cartellone di iniziative, in un periodo in cui anche la rinascita culturale rappresenta un forte segnale di speranza.
La difficile situazione che abbiamo attraversato ci ha mostrato il potenziale della tecnologia, che può mettere in contatto le persone, favorire la comunicazione e la partecipazione del cittadino alla vita pubblica. E il rilancio della Capitale della Cultura prende le mosse da un approccio 2.0: le iniziative vengono veicolate anche tramite una nuova piattaforma online, una app e un sito web dedicato al volontariato.
Sappiamo che il cuore degli eventi culturali è nell’incontro, nella possibilità di assistere dal vivo a dibattiti, interviste e talk show. Uscire di casa per avvicinarsi al mondo, a nuove idee e forme di creatività. La città è tornata così a popolarsi di un pubblico attento e partecipe, con i primi appuntamenti del programma. Ad esempio, il 22/06 ha avuto luogo una serata con i sei scrittori finalisti del Premio Strega 2020, intervistati dalla giornalista Alessandra Tedesco. Tra il 20 e il 22/06 si è svolta invece la Festa della Musica, concerti e spettacoli con varie sedi.
Diverse sono le iniziative che si estenderanno per i prossimi mesi, fino alla fine del 2020 o dell’anno prossimo. Dal primo settembre sarà disponibile anche la Parma Card, che consentirà ai cittadini (per un anno) e ai turisti (per tre giorni) l’accesso ai trasporti, al bike sharing e ai servizi culturali con alcuni benefici.
Gli appassionati d’arte possono spaziare dal fascino del passato allo spirito moderno. È già visitabile, ad esempio, l’esposizione allestita dal Comune grazie alla collaborazione della famiglia Barilla, che ha reso disponibile un quadro al giorno della propria collezione d’arte moderna. L’opera scelta di volta in volta può essere ammirata presso la Pinacoteca Stuard, fino alla fine del 2021.
Spazio all’arte contemporanea all’Oratorio di San Tiburzio, che ospita la suggestiva installazione “Florilegium” dell’artista inglese Rebecca Louise Law. Una vera cascata di fiori sospesi, oltre 200.000, accoglie i visitatori fino al 19/12/2020, nell’ambito del progetto “Pharmacopea” dedicato alla storia dell’industria chimico-farmaceutica della città.
Nel suggestivo Battistero a partire dall’autunno 2020, fino all’estate 2021, le statue dei mesi e delle stagioni di Benedetto Antelami (XIII sec.) saranno collocate a terra, per permetterne una contemplazione ravvicinata.
Dal 19/09/2020 al 30/05/2021 invece Palazzo Tarasconi accoglierà una mostra dedicata agli artisti Antonio Ligabue e Michele Vitaloni, curata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi.
La cultura di un territorio non passa soltanto attraverso la sfera intellettuale e delle arti: anche l’ambiente, la natura spesso influenzano il cosiddetto genius loci, lo spirito del luogo. Così, il programma di Parma abbraccia anche la scoperta delle aree verdi e della fauna: ne è un esempio l’iniziativa “Non ho paura del lupo”, estesa fino al 18/10/2020. Si svolge in vari parchi del Ducato e porterà i visitatori a conoscerne gli animali e le tecniche di salvaguardia.
Fino alla fine del 2021 sarà possibile percorrere l’itinerario “Tra Langhirano e Torrechiara”, un percorso tra colline, vigneti e altre aree verdi in un paesaggio giunto inalterato a oggi nei secoli.
Quelli che abbiamo visto sono solo alcuni esempi del ricco programma, consultabile interamente sul sito web Parma2020.it.
Naturalmente, ogni evento si svolge nel pieno rispetto delle normative di sicurezza anti contagio. Un aspetto potenziato dall’approccio tecnologico: la app “Parma 2020+21” consente infatti di pianificare nel dettaglio la visita alla città, ottenendo informazioni e prenotando per tempo la propria partecipazione agli eventi, in modo da evitare ogni rischio di sovraffollamento.
Anche a Parma, come nel resto d’Italia, il mondo della cultura ha riacceso i motori. Con un riconoscimento importante che rende la città un vero simbolo della ripartenza del settore.