Tre consigli di lettura
Franz Kafka diceva che il libro dev’essere “un’ascia per rompere il mare ghiacciato dentro di noi”. A volte una lettura apre davvero orizzonti di pensiero inaspettati, ci regala prospettive nuove sulla vita e sul mondo.
E non dimentichiamo che il libro può essere anche divertimento, emozioni, evasione dalla routine verso sconfinati universi di parole. Umberto Eco affermava che chi non legge ha una vita sola, chi legge “avrà vissuto 5000 anni”.
Ogni lettore ha i suoi gusti, dalla narrativa alla saggistica. In questo articolo consigliamo tre libri diversi nel genere e nelle atmosfere, capaci di regalare suggestioni varie.
Due di due – edizione illustrata (Andrea De Carlo, ed. La Nave di Teseo, 2019)
Uno dei romanzi più noti e amati dello scrittore Andrea De Carlo, “Due di due” venne pubblicato per la prima volta nel 1989. Per celebrare i trent’anni dalla prima edizione, la casa editrice “La Nave di Teseo” nel 2019 ne ha pubblicato una nuova versione arricchita dai disegni dell’autore.
La trama segue le vite di due amici, Mario e Guido, che si conoscono al liceo nel periodo della contestazione del ’68. La narrazione segue le loro vite negli anni, due percorsi diversi destinati a separarsi e incontrarsi di nuovo, periodicamente:
Guido irrequieto, sempre in cerca di nuovi stimoli, scrittore giramondo perseguitato da una sorta di “horror vacui”; Mario più riflessivo, attratto dall’idea di una vita lontano dalla città, a contatto con la natura e con ritmi dimenticati.
“Due di due” tocca varie tematiche profonde e sempre attuali, dalla vita cittadina alla politica, alla lotta interiore tra il desiderio di stabilità e l’ansia di nuove esperienze.
La felicità del lupo (Paolo Cognetti, ed. Einaudi, 2021)
Il ritorno di uno scrittore che ama la montagna e la rende spesso protagonista nei suoi libri: Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017 con “Le otto montagne”.
Nel nuovo romanzo “La felicità del lupo” torna la sua ambientazione preferita, scenario in cui si intrecciano le vite dei due protagonisti Fausto e Silvia.
Lui, quarantenne, dopo la separazione dalla moglie lascia la città per una piccola località montana. Ama scrivere, ma trova lavoro come cuoco nella trattoria del paese. Lei ha ventisette anni, è la nuova cameriera del locale, un’anima inquieta e curiosa.
Giorno dopo giorno, lavorando a stretto contatto, le loro solitudini si avvicineranno sempre più. Sullo sfondo altri personaggi, come la ristoratrice Babette e Santorso, esponenti di un’umanità che cade e si rialza.
La co-protagonista assoluta: la montagna che affascina e stravolge, dispensa dolore e meraviglia, per parlare a primavera la lingua della rinascita.
8 secondi – viaggio nell’era della distrazione (Lisa Iotti, ed. Il Saggiatore, 2020)
Un saggio quanto mai attuale, per l’argomento che affronta e per la pubblicazione, avvenuta in piena pandemia.
La giornalista Lisa Iotti indaga un tema ormai inevitabile se vogliamo capire la contemporaneità: l’ossessione, a tratti la dipendenza per i device digitali come gli smartphone.
Strumenti che possono rivelarsi preziosi per il lavoro, le relazioni sociali e non solo, ma vengono utilizzati troppo spesso in maniera eccessiva e problematica.
L’autrice affronta l’argomento con un approccio vario e stimolante, tra aneddoti di vita vissuta e viaggi per incontrare esperti del settore.
Passiamo così dalle atmosfere di uno strano ed esclusivo ritiro “no Internet” alle conversazioni con gli autori di esperimenti sorprendenti.
Scopriamo che le possibili conseguenze dell’abuso dei device digitali spaziano dalla sfera fisica a quella psicologica e intellettiva: perfino la semplice attesa spasmodica di notifiche e “like” basta, a volte, a spingerci verso livelli di eccitazione e nervosismo esagerati.
A rendere la lettura scorrevole contribuisce lo stile dell’autrice, diretto e autoironico.
Questo saggio coinvolgente e illuminante ci lancia un monito: dobbiamo prendere le redini della situazione, prima che la web-dipendenza ci stringa nella sua morsa.