La felicità dei paesi europei
La dimostrazione che i soldi non siano la principale causa della felicità dei cittadini europei arriva direttamente dalla classifica che vede al secondo e terzo posto Romania e Polonia, paesi poveri, almeno rispetto a molti altri presi in esame.
tratto da PiùMe Magazine n. 2 febbraio 2024 p. 26 a cura di Lara Venè
Che gli affetti e il luogo in cui si vive siano alla base della felicità non è una scoperta. Sono dati che, più o meno, emergono nelle varie statistiche o approfondimenti.
La vera novità è che a ricoprire un ruolo importante nel determinare la felicità sia l’istruzione. Questo si, un dato inedito eppure attendibile. A rivelarlo è Eurostat, l’agenzia statistica ufficiale dell’Ue, che ogni anno misura la felicità dei cittadini di ogni Stato membro.
In tutti gli Stati membri la soddisfazione di vita è aumentata parallelamente al livello di istruzione.
L’evoluzione più importante è stata misurata in Slovacchia, con una differenza di circa 1,6 punti tra coloro che avevano un’istruzione terziaria e coloro che avevano un’istruzione primaria.
Anche se è immaginabile che il livello di istruzione di un individuo, in una certa misura, riflette i livelli di reddito e questo può certo creare soddisfazione, questa non ne risulta la motivazione principale.
Quali sono le nazioni paesi più felici in Europa?
Austria, Polonia e Romania sono i tre paesi più felici dell’Unione europea. Ultima la Bulgaria. Non è la prima volta che l’Austria è in testa alla classifica, con una media dell’8. L’Austria è un Paese benestante, quindi questo dato sorprende poco.
I soldi non fanno la felicità La dimostrazione che i soldi non siano la principale causa della felicità dei cittadini europei arriva direttamente dalla classifica che vede al secondo e terzo posto Romania e Polonia, paesi poveri, almeno rispetto a molti altri presi in esame.
Così come il fatto che la Germania, dove l’economia è una delle più solidi dell’Unione, si trovi al penultimo posto dei 27 stati membri. Se allarghiamo l’orizzonte altre statistiche,
come quelle condotte ogni dall’Onu, rivelano che i Paesi nordici sono tutti relativamente ricchi e felici, ma non tutte le nazioni relativamente ricche sono felici come i nordici.
Singapore, una delle nazioni più ricche del mondo, si trova al 25° posto. L’Arabia Saudita si trova al 26°. Perchè?
Colpa delle disuguaglianze economiche, responsabili di generare sfiducia collettiva e contribuire direttamente a una minore soddisfazione di vita. Laddove le disuguaglianze invece sono ridotte al minimo come appunto nei paesi nordici, i livelli di fiducia e di soddisfazione degli abitanti sono alti.
La felicità dunque è un bene collettivo
I risultati dell’indagine di Eurostat sono rafforzati da quelli del World Happiness Report (WHR) sponsorizzato dalle Nazioni Unite. Per la prima volta, per l’edizione 2023 del rapporto è stata valutata l’entità del divario di felicità tra la metà più e meno felice della popolazione. Una posizione più alta significa una minore disparità nella felicità delle persone. I Paesi nordici sono tutti ai primi posti per quanto riguarda l’uguaglianza. Le persone sono felici più o meno allo stesso modo.
E sono più felici di vivere nei Paesi in cui il divario di felicità è minore. Speculare è l’Afghanistan che presenta uno dei divari di felicità più bassi nella WHR 2023 perchè
nessuno è felice.
Le tendenze geografiche
Gli studi mostrano che esiste un divario abbastanza significativo tra le varie parti dell’Ue. Nel complesso, gli abitanti dei Paesi del nord e dell’ovest tendono a essere più soddisfatti della propria vita rispetto agli abitanti dei Paesi baltici. Chi vive vicino all’area mediterranea e nelle zone orientali dell’Ue è più infelice. La situazione però si sta lentamente equilibrando. Nei Paesi in cui la soddisfazione di vita è generalmente più bassa, si sono registrati lievi aumenti tra il 2018 e il 2022, mentre l’opposto si è verificato nei Paesi tipicamente “più felici”.
Il luogo dove si vive fa la felicità, ma non allo stesso modo
Anche il luogo in cui si vive fa la differenza, anche se i risultati sono molto diversi tra i vari Paesi d’Europa. A Malta, in Austria, in Finlandia, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Irlanda, in Svezia, in Danimarca e in Lussemburgo le persone che vivono in zone rurali
si dichiarano leggermente più felici, a partire da 0,2 punti. In Bulgaria, Romania, Lituania, Slovacchia, Portogallo, Ungheria, Croazia, Cipro, Germania e Slovenia, invece, gli abitanti delle città si sono dichiarati più soddisfatti della vita.
I Millennials e Generazione Z sono soddisfatti
Nonostante le difficoltà dei Millennials e della Gen Z di cui si parla molto, i dati raccolti nella maggior parte degli Stati membri dimostrano che le persone di età compresa tra i 16 e i 29 anni sono più soddisfatte della propria vita rispetto a quelle di età superiore ai 65 anni. Le famiglie con figli sono risultate le più felici, ma solo in Europa
Secondo Eurostat le famiglie con figli sono risultate le più felici mentre i single sono le persone meno soddisfatte. Si tratta di un dato esclusivamente europeo: le ricerche condotte in altri continenti hanno rilevato esattamente il contrario. Tra il 2018 e il 2022, la felicità è diminuita soprattutto per le famiglie con figli a carico.
I PAESI NORDICI SONO TUTTI AI PRIMI POSTI PER QUANTO RIGUARDA L’UGUAGLIANZA. LE PERSONE SONO FELICI PIÙ O MENO ALLO STESSO MODO.