Adottare un cane, dal canile alla famiglia
di Virginia Torriani
La decisione di adottare un cane, salvandolo dal canile è sicuramente encomiabile, ma non dovrebbe essere presa alla leggera. I cani sono gli animali che hanno maggiori probabilità di tornare in una struttura di accoglienza se adottati con scarsa consapevolezza.
Ecco 5 linee guida per aiutarvi a capire se siete pronti ad accogliere un cane in famiglia.
1. Analizzate anzitutto il vostro stile di vita
La proprietà responsabile dei cani inizia molto prima dell’adozione. Pensate al vostro stile di vita attuale e a quello che sognate per il vostro futuro, alla casa in cui vivete e ai vostri impegni professionali. Adottare un cane è un impegno che dura tutta la vita: ciò significa che quando si sceglie di introdurre Fido in famiglia si deve essere pronti a prendersi cura di lui fino anche ai successivi 18 anni. Siete pronti per un impegno di questo tipo?
2. Chi si assomiglia si piglia
E’ bene essere consapevoli che ogni cane ha le proprie esigenze e il proprio carattere. Adottare un cane è troppo spesso influenzato da ragioni prettamente estetiche. Occorre tenere invece in considerazione che con un cane di taglia e temperamento affine alle vostre abitudini la relazione è sicuramente più facile.
I cuccioli sono innegabilmente adorabili, ma richiedono tempo per educazione e addestramento e potrebbero quindi non essere la scelta migliore per una famiglia impegnata. Prendere in considerazione l’adozione di un cane adulto offre il vantaggio di avere a che fare con animali già abituati ad alcune regole e alla vita in un ambiente domestico. Il lato negativo sta nel fatto che si hanno purtroppo di fronte meno anni di compagnia reciproca, ma offrire una famiglia a un cane adulto e permettergli di passare il resto della propria vita circondato d’amore anziché solo nella gabbia di un canile è un gesto di grande generosità, che il cane saprà ricompensare con profusione di affetto.
4. Fate conoscenza
Prima di prendere una decisione parlate con lo staff del canile e offritevi volontari per passare del tempo con il cane. Molti canili offrono la possibilità di portare a passeggio il cane al di fuori della struttura di accoglienza. La “sgambata” è un ottimo metodo per conoscere e capire la personalità del cane, scoprendo non solo l’affinità reciproca, ma anche la sua capacità di socializzazione con altri cani.
5. Dagli tempo
Prendetevi almeno sei settimane di tempo per consentire al cane la possibilità di abituarsi e assestarsi in famiglia. Ci saranno sicuramente alti e bassi e magari anche momenti in cui penserete che proprio non funzionerà. Alcuni cani si adattano velocemente, alcuni sono tranquilli per la prima settimana, ma poi si scatenano in marachelle su marachelle una volta che si sentono più sicuri. Altri ancora, più problematici, possono soffrire uno stress da canile e provare la necessità di sfogare una sorta di energia repressa. E’ essenziale in queste prime fasi avere pazienza e, se necessario, ricorrere al supporto e al consiglio del veterinario. Ogni rapporto di fiducia si costruisce con il tempo e anche la relazione con questi cani speciali ha bisogno del suo.