La personalità del cane può cambiare…anche a seconda del padrone!
di Ugo Cirilli
Il cane, uno degli animali addomesticati dall’ uomo da tempi remoti, è una creatura molto socievole. Tende a legarsi strettamente al padrone e, in generale, alle persone con cui vive a contatto nel quotidiano. Potremmo quindi domandarci se, in qualche modo, il suo carattere possa essere influenzato nel tempo dagli umani attorno a lui. Un’affascinante ricerca dell’Università del Michigan ha approfondito la questione, con risultati interessanti.
I cani hanno un “carattere”
Partiamo da una premessa, confermata da studi scientifici: i cani hanno ciò che potremmo definire quasi una “personalità”, o meglio un “carattere”.
Come saprà chi ne ha avuti o conosciuti diversi, ognuno di loro differisce per il grado di tranquillità, per la capacità di adattarsi alle situazioni nuove, per il desiderio di attività fisica e per altri aspetti. Differenze simili, in fondo, a quelle che osserviamo tra le persone.
Per studiare queste caratteristiche, la dottoressa Amanda Claire Jones dell’Università del Texas ha creato un apposito questionario per i proprietari di cani: il “Dog’s Personality Questionnaire” (DPQ).
Una ricerca illuminante
Proprio il DPQ è stato utilizzato in una recente ricerca sul carattere dei cani, coordinata da William Chopik, professore di Psicologia alla Michigan State University.
Il questionario è stato proposto ai padroni di oltre 1.600 cani di 50 razze diverse, maschi e femmine di età compresa tra poche settimane e 15 anni. Ma la ricerca, questo è probabilmente l’aspetto più interessante, non si fermava qui: i proprietari dovevano rispondere anche ad alcune domande sulla loro stessa personalità. Dai risultati, emerge una sorprendente correlazione tra il carattere del padrone e quello del cane.
Ad esempio, le persone che si definivano amichevoli riferivano di avere cani tranquilli e poco aggressivi. Gli animali di coloro che si consideravano estroversi risultavano piuttosto attivi ed eccitabili, ma facilmente educabili con l’addestramento. Gli individui che sostenevano di provare spesso emozioni negative, invece, avevano “pet” irrequieti e difficilmente addestrabili. Come si spiegano queste connessioni?
Le abitudini del padrone influenzano il carattere del cane
Secondo i ricercatori, è possibile che lo stile di vita del padrone plasmi il carattere del cane, esponendolo o meno a determinati contesti.
Ad esempio, le persone piuttosto nervose tenderebbero a evitare il più possibile situazioni nuove e ambienti sconosciuti, rendendo il proprio cane molto abitudinario. Così, variazioni anche piccole delle routine usuali lo spaventerebbero, innervosendolo. Il temperamento di questi animali sarebbe, quindi, più irritabile e difficile da cambiare con il training.
La situazione opposta si verifica nel caso dei padroni estroversi e amichevoli, che amano scoprire luoghi nuovi, si fermano volentieri a parlare con altre persone e hanno una vita sociale più attiva. I loro cani si abituerebbero maggiormente all’interazione con gli esseri umani e alle novità, sviluppando un’indole socievole e tranquilla. Questo li predisporrebbe favorevolmente all’addestramento.
Gli effetti dell’addestramento
Dalla ricerca emerge un altro dato interessante: è possibile cambiare il temperamento del proprio cane, ma la sensibilità dell’animale al training varia a seconda dell’età.
I cani anziani sono i più difficili da addestrare, avendo abitudini consolidate da molti anni; tuttavia, anche educare i cuccioli può rivelarsi piuttosto impegnativo, per la loro natura eccitabile. Intorno ai 6-8 anni, invece pare che l’addestramento porti i risultati migliori: il “pet” si trova in quella che potremmo definire la sua “maturità”.
Tuttavia, c’è un dato che deve farci riflettere: l’attitudine dell’animale a spaventarsi più o meno facilmente sembra una delle caratteristiche più difficili da cambiare. Questo significa che un cane che ha subito traumi o spaventi frequenti nei primi anni di vita, potrebbe avere a lungo difficoltà a fidarsi del prossimo, richiedendo sforzi maggiori per essere educato.
Quando pensiamo di adottare un amico a quattro zampe, quindi, dobbiamo considerare attentamente quanto emerso dalla ricerca: l’ambiente di vita e le routine che stabiliremo per lui saranno determinanti per il suo temperamento. E talvolta queste routine dipendono, in primo luogo, dal nostro carattere!