Primavera in Provenza
di Virginia Torriani
Una Regione bagnata dal Mediterraneo e baciata dal sole, ricca di profumi e cultura millenaria. La Provenza è una delle mete migliori da visitare in primavera.
La scoperta di questo ricco e diversificato territorio non può prescindere dal contatto con la natura. Le celebri distese di lavanda, situate nell’entroterra sull’altopiano di Sault, nel dipartimento del Vaucluse, fino al Pays du Buëch, sui contrafforti alpini, fioriranno solo in seguito, in estate, da metà giugno a metà agosto, ma in questo periodo parchi naturali e riserve protette si risvegliano assieme alla loro variegata fauna regalando emozioni uniche ai propri visitatori.
Per gli amanti delle attività all’aria aperta da visitare sicuramente l’area protetta di Verdon, frontiera naturale fra il dipartimento del Var, a sud, e quello delle Alpi dell’Alta Provenza, a nord. Questa spettacolare faglia, seppur dieci volte più piccola del Colorado, è considerata uno dei principali siti naturali d’Europa. Un gioiello capace di sorprendere per le sue acque turchesi e la profondità delle sue gole dove è possibile fare trekking, mountain bike, canoa e kayak, canyoning o ancora arrampicata e parapendio…
Ogni città della Regione ha la propria personalità e specificità; ognuna a suo modo è ricca di storia e cultura.
Marsiglia è la più antica città francese ed è vivace e multicolore: è celebre per il suo Vieux- Port inserito nel cuore cittadino, dove ancora oggi, ogni mattina, si possono ammirare i pescatori mentre attirano i passanti per vendere loro il pescato del giorno! Al celebre Bar de la Marine ci si ritrova per bere il pastis, l’imperdibile bevanda locale profumata all’anice. Di fronte, il ferry-boat permette di attraversare il porto per raggiungere il Municipio di Marsiglia e l’antico quartiere Le Panier. Passeggiando per le strade si farà un tuffo nell’atmosfera portuale e popolare tipica del Novecento, con le strette viuzze, la biancheria stesa tra due edifici e le piazzette variopinte. Qui si può visitare il museo della Vieille Charité, capolavoro dell’architettura barocca sormontato da una singolare cupola. Un passaggio obbligato anche nel Parco Nazionale delle Calanques, il polmone verde nel cuore della città.
La vicina Aix-en-Provence è molto diversa: capitale storica della Provenza, per via del suo ricco patrimonio architettonico, fu chiamata nel XVIII secolo “La piccola Versailles”. Oggi, conserva tutta la sua magnificenza e invita il visitatore a scoprirla attraverso la sua storia. Dietro una via o una piazza, si celano resti romani, le tracce del passaggio del buon re René o ancora di Mirabeau! I suoi palazzi rinascimentali le conferiscono infine un fascino tutto particolare, da ammirare passeggiando con calma, sulle orme di Cézanne, che qui nacque e trasse ispirazione.
Arles non è una città ma uno stato d’animo, quello della vicinissima Camargue. Per impregnarsene basta fare una passeggiata sul Boulevard des Lices, con i suoi alti platani e gli animati dehors dei caffè. Il suo patrimonio antico è impressionante. Iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO per il suo centro antico e il complesso dei monumenti romani e romanici, la «piccola Roma» non solo sedusse van Gogh ma anche Picasso.
Avignone, la città dei Papi, che possiede la dolcezza tipica della campagna, è famosa in tutto il mondo per il ponte Bénezet, che ispirò la filastrocca conosciuta da tutti i bambini francesi, ma anche per il suo Palazzo dei Papi, un imponente edificio di 15.000 metri quadri. I due monumenti sono iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.
Infine Saint-Tropez, rendez-vous estivo del jet set, fuori stagione offre la quiete di un porticciolo di pesca, con le sue piazzette ombreggiate, le partite di bocce, i caffè e le spiagge di sabbia fine! A una manciata di chilometri dall’agitazione cittadina in ogni caso si estendono lussureggianti vigneti. Qui si producono i vini della Provenza e il loro celebre rosé da gustare bello fresco, all’ombra di un porticato.