Giappone e la fioritura dei ciliegi
di Virginia Torriani
Un viaggio nel lontano Giappone per ammirare la straordinaria fioritura dei ciliegi.
L’ evento è molto sentito, tanto da far parte di una vera e propria tradizione millenaria nel paese del Sol Levante.
L’ hanami – questo il nome tradizionale, che letteralmente significa “guardare i fiori” – consiste nel rituale di ammirazione di una bellezza magnifica e tuttavia momentanea, che sparisce dopo poche settimane: i fiori di ciliegio, sakura, con la loro delicatezza e la brevità della loro esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità e al contempo della rinascita della vita.
Per la precisione esistono più di 600 varietà d’albero sakura. I fiori variano per colorazione – dal bianco candido al rosa via via più carico, passando per il ciclamino fino ad arrivare ad un rosso carminio molto impressionante e vivido – e numero di petali – dai 5 delle varietà più diffuse alla ventina di petali per la varietà Ichiyo, fino a raggiungere il centinaio di petali per fiore con i Kikuzakura.
Per prendere parte all’hanami i giapponesi si spostano dalle loro città verso le circa sessanta località più famose dove assistere a questo spettacolo della natura; si tratta di migrazioni di milioni di persone, cui si aggiungono migliaia di turisti. Per non sbagliare il periodo e cogliere il momento perfetto – che cambia a seconda dei luoghi e delle annate – vengono fatte delle vere e proprie previsioni della fioritura, che, un po’ come fanno le previsioni metereologiche per il tempo atmosferico, consentono di sapere in anticipo quando inizia e quanto dura la fioritura degli alberi. Lo spettacolo dei sakura in fiore occupa gran parte della primavera e in Giappone si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell’isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaido).
Il rituale prevede che la contemplazione delle piante avvenga mentre si consuma un sostanzioso picnic: di solito viene usato un telo impermeabile di colore azzurro o blu da stendere a terra e vengono consumati alimenti tipici per l’occasione, come ad esempio gli Hanami-Dango o i Sakura-Mochi, che si trovano anche già pronti e confezionati nei supermercati.
Lo spettacolo si protrae per tutto il giorno e anche la sera: una volta calato il sole, l’hanami si trasforma in yozakura, quando vengono accese lucine decorative e lanterne, entrambe appese poi ai rami dei sakura.
Ogni località ha le proprie usanze tipiche per l’hanami.
A Tokyo, dove la fioritura arriva fra fine marzo e inizio aprile, si festeggia tradizionalmente nel parco Ueno Onshi, decorato da migliaia di ciliegi giovani e antichi, ma la fioritura si può ammirare anche al Shinjuku-Gyoen National Garden, dove si tiene uno degli hanami party più belli del Giappone.
Il momento della fioritura può essere apprezzato in modo più contemplativo nella zona del Monte Fuji, dove è possibile ammirare vedute maestose e vallate fiorite abbinate allo spettacolo del Fuji Shibazakura, “muschio rosa”, che cresce ai piedi del monte.
A Kyoto i ciliegi in fiore si snodano persino tra i templi, con la loro secolare tradizione di hanami ai margini della giungla: una delle vedute migliori è quella presso il Kinkaku-Ji, splendido tempio buddista zen, noto anche come Padiglione d’Oro perché ricoperto di foglie d’oro.
Hirosaki, città del Giappone settentrionale, ospita invece un parco con più di 2500 alberi piantati a formare aree alberate, viali e tunnel, riviere dei canali. Il parco è attrezzato con aree picnic e piccole imbarcazioni ed è uno dei luoghi più romantici e incantevoli in cui trascorrere i giorni dell’hanami durante il celebre Hirosaki Sakura-matsuri, il Festival della Fioritura dei Ciliegi.