In vacanza con gli animali domestici, ecco come
di Ugo Cirilli
Con l’arrivo della bella stagione, per tanti padroni di un amatissimo pet si pone spesso un dilemma: come concedersi una vacanza, senza trascurare il benessere del proprio animale domestico?
In molti casi, l’idea di separarsi dall’amico della quotidianità porta ad abbandonare la prospettiva di assentarsi per diversi giorni. Magari si opta per gite di una giornata che consentano di portarlo con sé, o di chiedere a qualche amico o parente di accudirlo per quel tempo limitato.
Ma è davvero difficile organizzare una vacanza prolungata da condividere con i propri “pet”?
In realtà, basta informarsi preventivamente e seguire alcune procedure.
Vaccinazioni
Un primo, importante passaggio è verificare se il Paese che visiteremo richiede che gli animali domestici siano stati sottoposti a specifiche vaccinazioni. Potremo così organizzarci per tempo contattando il veterinario, per la somministrazione del vaccino e il rilascio dell’eventuale documentazione necessaria. Se ci recheremo nel Regno Unito, ad esempio, occorre prepararsi con sei mesi d’anticipo, per far vaccinare l’animale contro la rabbia e mettersi in regola con microchip e passaporto.
Una struttura “pet friendly”?
Scelta la meta della vacanza e appurato quali sono le condizioni richieste per portare con sé un animale, è il momento di cercare la struttura ricettiva che ci ospiterà.
Hotel, B&B, affittacamere, casa o appartamento in affitto? Quale che sia la nostra preferenza, è importante capire se i gestori accettano animali domestici.
Talvolta è la dicitura “Pet friendly”, letteralmente “amichevole verso gli animali domestici”, a indicare che l’attività in questione accetta clienti con animali al seguito.
Il mondo del web, sempre pronto a cogliere ogni possibile esigenza, offre diversi siti dedicati alla ricerca di una sistemazione di tale tipo, in Italia e all’estero.
Se opteremo per una vacanza al mare, verifichiamo che siano presenti nella zona stabilimenti che accettano i pet. Anche in questo caso, Internet ci agevola con elenchi relativi alle singole regioni d’Italia e, spesso, con informazioni sulle località estere.
Il viaggio
Parte della fase “organizzativa” della vacanza, naturalmente, è anche la pianificazione degli spostamenti. La scelta di viaggiare con il proprio pet non obbliga di certo a ricorrere all’auto, ma occorre conoscere quali norme vigono sui mezzi pubblici che utilizzeremo.
Nel caso delle compagnie aeree, è necessario sapere se accettano animali a bordo, di quale taglia e con quali modalità possono essere trasportati (ad esempio, il formato delle gabbiette).
Anche le linee ferroviarie hanno una normativa specifica: Trenitalia consente di portare gratuitamente in prima e seconda classe gatti, cani di piccola taglia e altri animali domestici di dimensioni contenute, in una gabbietta di dimensioni non superiori a cm 70x30x50. Ogni viaggiatore può portare un solo contenitore. Cani di qualsiasi taglia sono ammessi al guinzaglio e con museruola, ad eccezione della fascia oraria tra le 7 e le 9 del mattino dei giorni feriali, quando è vietato introdurli sui treni regionali. Per i cani non di piccola taglia occorre acquistare un biglietto, a meno che non si tratti di animali guida per non vedenti.
Maggiori informazioni sul sito web di Trenitalia al link https://www.trenitalia.com/it/offerte_e_servizi/il_trasporto_deglianimalidomestici.html
La valigia del pet viaggiatore
Cosa portare dipende, naturalmente, dal tipo di pet che ci accompagnerà nella vacanza. Sta al proprietario, anche in questo caso, conoscere la meta del viaggio: ci sono negozi per animali? Sarà possibile acquistare il cibo giusto?
Se siamo in dubbio su ciò che troveremo in loco, meglio provvedere portando da casa un’adeguata scorta: talvolta gli animali domestici sono restii ai cambiamenti, soprattutto se abituati da molto tempo ai soliti alimenti.
Non dimentichiamo naturalmente un contenitore per l’acqua, da riempire già per affrontare il viaggio iniziale nel migliore dei modi. È importante evitare che il pet soffra di disidratazione; attenzione anche all’esposizione prolungata al sole.
Il cane, soprattutto se è un cucciolo, ha bisogno di soste frequenti: sarà comunque più facile abituarlo agli spostamenti fin da piccolo, piuttosto che in età adulta, dopo anni di vita “stanziale”.
Il veterinario può sempre aiutarci a capire quali medicinali portare, ad esempio un antiparassitario e dei cerotti, nonché quali siano le condizioni ideali di viaggio per il nostro amico.
Infine, un consiglio che ha a che fare con la buona educazione: portiamo l’occorrente per mantenere pulita la gabbietta evitando cattivi odori e, qualora il pet ci segua nelle escursioni, raccoglierne le deiezioni, rispettando il luogo che ci accoglie.