Sai perché…? 5 curiosità sugli animali
di Ugo Cirilli
Il mondo animale è una miniera di sorprese: la natura ha raffinato nei secoli le caratteristiche degli esseri viventi, perché si adattassero nel modo migliore all’ambiente con strategie intelligenti.
Così, anche alcuni comportamenti animali apparentemente strani o poco comprensibili, spesso, hanno una ragione ben precisa.
Ecco cinque risposte ad altrettante domande che possono sorgere spontanee, osservando la fauna selvatica e domestica che ci circonda!
Perché il gatto fa le fusa?
Tutti associano l’abitudine del gatto di fare le fusa alla sua soddisfazione, quando viene accarezzato dal padrone. In realtà non è stata trovata una sola, indubbia spiegazione dell’emissione di questi suoni: è possibile che le fusa abbiano diversi significati, a seconda della situazione.
L’animale fa le fusa quando viene coccolato dagli amici umani, ma anche nei suoi primi giorni di vita per comunicare con la madre, che risponde allo stesso modo.
In alcuni casi, poi, il suono viene emesso anche da un gatto che si sente poco bene o è ferito.
È probabile che si tratti di un segnale che indica semplicemente il desiderio di interazioni pacifiche, la richiesta di accudimento, l’assenza di aggressività (espressa invece dall’atto di “soffiare” inarcando la schiena) e un umore rilassato.
Perché la gazza è attratta dagli oggetti brillanti?
La gazza è considerata uno degli animali più intelligenti al mondo: ad esempio, è l’unico uccello ad aver superato il “test dello specchio”, capendo che l’immagine riflessa era la sua. Per la tendenza ad appropriarsi di oggetti brillanti si è guadagnata però una nomea poco piacevole, quella di “gazza ladra”, accompagnata dalla credenza che ad attrarla siano soprattutto i gioielli.
In realtà questo uccello è colpito semplicemente da ciò che luccica: anche semplici pezzi di carta stagnola, di vetro, di comuni metalli. Gli elementi brillanti servono alla gazza come decorazioni del suo nido: si ritiene infatti che il maschio presti attenzione all’aspetto estetico, anche per compiacere la femmina. Proprio come un marito che raffina l’arredamento di casa per soddisfare i gusti della moglie!
Perché alcuni pappagalli parlano?
Non tutti i pappagalli “parlano”, ripetendo parole del vocabolario umano. Alcune specie, come l’Ara scarlatta e il Cenerino, sono più predisposte di altre.
Questi affascinanti uccelli esotici riescono a riprodurre suoni particolari come i vocaboli grazie al loro apparato respiratorio, che ha delle affinità con quello umano. Il fatto che un pappagallo si abitui a ripetere certe parole è dovuto all’associazione che stabilisce tra esse e determinate situazioni.
Ad esempio, può imparare ad attirare l’attenzione salutando, dopo aver ascoltato più volte l’espressione adeguata. Molto dipende dal rapporto tra l’animale e il padrone o le altre persone con cui vive a contatto. Se è una convivenza positiva, serena e viene dedicato un po’ di tempo a “dialogare” con lui, il pappagallo avrà più possibilità di imparare vere e proprie parole.
Perché il cane scondinzola?
Come nel caso delle fusa del gatto, anche lo scondinzolare del cane è tipicamente associato alle interazioni positive con il padrone o con altre persone.
In effetti, in molti casi il cane agita freneticamente la coda per manifestare contentezza: ad esempio quando “fa le feste” a una persona, avvicinandosi con comportamenti giocosi.
Questo segnale, però, può essere associato anche a stati d’animo meno positivi: addirittura situazioni di nervosismo. Uno studio italiano condotto su 30 razze di cani ha osservato che gli animali tendevano a scodinzolare verso destra quando erano contenti, verso sinistra nei momenti di tensione.
Quando un cane che non conosciamo agita la coda, quindi, è sempre bene valutare la situazione e gli altri suoi comportamenti, prima di provare a toccarlo o comunque ad avvicinarsi. In particolare, possiamo osservare se ci viene incontro manifestando il desiderio di giocare, o mantiene le distanze apparendo guardingo. Nelle situazioni di tensione, inoltre, lo scodinzolare può essere alternato alla classica postura con la coda tesa all’indietro.
Perché il lupo ulula alla Luna?
Il lupo che ulula apparentemente rivolto verso la Luna piena è un’immagine conosciutissima, associata anche a miti e leggende.
In realtà, la classica posizione dell’animale che emette il suo verso con la testa verso il cielo non significa che…voglia rivolgersi al satellite.
I lupi, semplicemente, usano gli ululati come segnali di comunicazione con il resto del branco: per richiamare gli altri, per segnalare la propria posizione. Affinché il verso sia udibile anche a distanza di km, il lupo deve assumere la nota postura con la testa rivolta verso l’alto.
Il fatto che anticamente, senza potenti strumenti di illuminazione, fosse più facile avvistare questi animali nelle notti di Luna crescente ha probabilmente rafforzato la convinzione che l’ululato fosse rivolto al satellite.