Giornata mondiale del Guinness World Records, 8 novembre
di Ugo Cirilli
Era il 1951 quando Sir Hugh Beaver, ingegnere e amministratore delegato delle birrerie dublinesi Guinness, si recò al ricevimento che seguiva una battuta di caccia, in Irlanda.
Conversando con altri invitati, raccontò il suo stupore per la velocità di un uccello, un piviere dorato, sfuggito abilmente ai tiri. I cacciatori iniziarono a chiedersi quale fosse l’uccello selvatico più veloce in assoluto in Europa.
Nella mente di Beaver si accese un’idea: sarebbe stato interessante avere a disposizione un libro che elencasse i primati di ogni ambito, dai record del mondo animale alle più sorprendenti imprese umane. E se quel libro non esisteva, perché non provare a crearlo?
Dalla nascita alla diffusione nel mondo
L’ingegnere iniziò a cercare collaboratori per il progetto e un dipendente della Guinness gli consigliò di contattare Norris e Ross McWhirter, due gemelli titolari di un’agenzia di news a Londra.
Nacque così la prima edizione del Guinness World Records, che prendeva il nome proprio dall’azienda di cui Beaver era amministratore (oggi invece la pubblicazione non è più legata al brand).
Il libro si rivelò un successo già alla sua prima edizione del 1955: nel giro di pochi mesi divenne il titolo non-fiction più venduto del Regno Unito. Da allora il volume, periodicamente aggiornato, non ha mai visto tramontare la sua popolarità: è il libro soggetto a copyright più venduto al mondo, con oltre 100 milioni di copie in un centinaio di Paesi diversi.
L’organizzazione che lo pubblica, nata in un piccolo ufficio sopra una palestra, si è trasformata in un brand internazionale con vari cambiamenti di gestione nel tempo. Continua ad avere sede a Londra e ogni anno riceve decine di migliaia di richieste di certificazione di record, delle quali solo 6000 vengono selezionate.
Record, record e ancora record
Il libro ha visto e vede sulle sue pagine le curiosità e i primati più sorprendenti. Tra questi troviamo il record dell’uomo vivente più alto al mondo, il turco Sultan Kosen con la sua statura di 251 cm, e il più piccolo mai registrato, il nepalese Chandra Bahadur Dangi scomparso nel 2015 a 75 anni, che misurava appena 54,6 cm.
Scopriamo chi è la persona che ha fatto ruotare contemporaneamente più hula hoop sul proprio corpo, la tedesca Dunja Kuhn (ben 59). Qual è la coppia di coniugi più anziani al mondo, gli ecuadoregni Julio Cesar Mora Tapia, 110 anni e Waldramina Maclovia Quinteros Reyes, 104, uniti in matrimonio da 79 anni.
Ci imbattiamo poi in imprese sorprendenti come quelle dell’attore e produttore canadese Suresh Joachim Arulanantham, che ha stabilito oltre 60 record raccogliendo fondi per i bambini svantaggiati. Tra i suoi primati, aver stirato per 55 ore e 5 minuti e condotto una trasmissione radio di 120 ore.
Da notare che, nel tempo, il Guinness ha imposto criteri sempre più stringenti in fatto di sicurezza, bandendo molte imprese pericolose (come quelle legate al consumo smodato di cibo e di alcool). Sono inoltre proibite pratiche che implichino il maltrattamento o l’uccisione di animali.
Il regno animale è tutelato ed eletto tra i protagonisti del Guinness: tra le sue pagine spiccano ad esempio Milly, il cane più piccolo, mezzo kg per 10 cm di altezza; Freddy, il più grande, morto nel 2013, un alano il cui corpo arrivava a 2 m e 30 cm. Jonathan è invece una tartaruga che si distingue per la longevità: si ritiene abbia 188 anni!
Diversi sono record anche nel nostro Paese, come la focaccia più lunga, di ben 169,27 m, preparata a Piove di Sacco nel 2019, e il maxi cappuccino ottenuto nel 2013 con 800 litri di caffè e 3.500 di latte. Italiano è anche il gatto più lungo, Barivel da Vigevano: 123 cm per 9 kg.
Storia, cultura e attualità
Da un punto di vista storico e culturale, poi, non possiamo non menzionare un primato tricolore: l’università più antica al mondo ancora in attività, quella di Bologna. Venne fondata nel 1088 e non ha mai interrotto le lezioni.
Nel libro, oltre alla sorpresa e alle curiosità trovano spazio anche importanti tematiche d’attualità; l’edizione 2022, già disponibile, comprende una parte dedicata all’ambiente.
Elenca le emergenze più allarmanti, dal global warming all’inquinamento, portandoci ad esempio a scoprire che l’oggetto di consumo più diffuso è… il sacchetto di plastica, e che il Bangladesh ha la più alta concentrazione di polveri sottili nell’aria.
Ma scopriamo anche le più importanti azioni di tutela dell’ambiente, come il record del Liechtenstein, lo stato con il maggior tasso di riciclo dei rifiuti (64,6 %).
Così, dal 1955 il Guinness dei Primati continua a stupirci, svelandoci quali limiti l’uomo e la natura possono superare.