I temporali, quando il cielo diventa estremo
di Ugo Cirilli
Quando arrivano, nel cielo sembra infuriare una battaglia. Spaventano e affascinano l’umanità. Possono fare danni, ma permisero forse ai nostri antenati di scoprire il fuoco. I temporali, un fenomeno che accompagna la storia del pianeta Terra portando sempre con sé un carico di suggestioni e timore.
Per quale motivo le nuvole arrivano a oscurare il sole, tuoni e lampi irrompono sulla scena e preannunciano una forte pioggia?
Aria instabile e…
Affinché scoppi un temporale, una condizione necessaria è la presenza di aria instabile. Cosa significa? In pratica, l’aria tende a salire improvvisamente, un fenomeno possibile per diversi motivi: la presenza di montagne, l’arrivo in una zona di masse d’aria diverse per temperatura e umidità, il calore del sole. L’aria calda che si solleva arriva ad altitudini sempre più notevoli, fino alla troposfera (intorno ai 12.000 m) dove le temperature scendono drasticamente. A tal punto, il vapore acqueo condensa in particelle d’acqua. La nube che si è formata, detta “cumulonembo”, inizia così a raffreddare e a discendere originando la pioggia o la grandine.
Fulmini, tuoni e… nuvole a mensola
Il cumulonembo appare come una grande nube a sviluppo verticale, con un appiattimento sulla sommità e una forma vagamente “a fungo”. Al suo interno si scatenano i fulmini. Le particelle d’acqua che contiene si caricano infatti di elettricità statica, di carattere negativo. Quando si scontrano con le particelle di segno positivo provenienti dal terreno danno luogo ai fulmini, potentissime scariche elettriche.
Vediamo il lampo prima di sentire il suono, ossia il tuono, per un motivo semplice: la luce si diffonde molto più rapidamente. Viaggia infatti a 340.000 km al secondo, mentre il suono si propaga a 340 m al secondo.
Un fenomeno affascinante che può accompagnare un temporale è la shelf cloud, la “nube a mensola”. Ha la forma di un’impressionante cupola che sovrasta il paesaggio e si forma quando, all’arrivo del temporale, una massa di aria calda e umida si solleva dal suolo. A causare l’innalzamento è il “gust front”, ossia l’insieme di raffiche di vento legato alla perturbazione.
L’aria calda incontra l’aria fredda a circa 1000-1500 m di altitudine, dove condensa formando la colossale “mensola”.
I temporali nel mondo: alcuni dati
- È stato stimato che quotidianamente sul pianeta Terra si scatenino 760 temporali.
- Il numero di fulmini ogni giorno supera i 3 milioni, ma non tutti raggiungono il suolo.
- Contrariamente a quando si potrebbe pensare, la fascia più interessata dal fenomeno è quella tropicale. Nelle zone temperate i temporali sono molto meno frequenti.
- L’Africa Centrale è la zona più colpita dai temporali al mondo. Nel bacino del fiume Congo si contano oltre 70 fulmini per km quadrato all’anno.