Le Cinque Terre
di Virginia Torriani
Una terrazza verde con vista mozzafiato sul mare. Così appaiono le Cinque Terre, quell’ insieme di paesini nella parte orientale della Riviera di Levante, al confine tra Liguria e Toscana, il cui nome fa riferimento ai cinque piccoli borghi medievali: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso.
Sono serviti oltre mille anni di duro lavoro alle popolazioni locali per plasmare e rendere quindi abitabili e coltivabili questi terreni, un tempo pendii aspri, rocciosi e ripidi. Le terrazze lussureggianti di viti, verdure, limoni, olivi e basilico che possiamo ammirare oggi si devono a circa 7mila chilometri di muri a secco, costruiti portando milioni di cesti di pietre e terra sulla testa e sulle spalle, su e giù per le colline.
Oggi le Cinque terre sono un Parco Nazionale dove è possibile effettuare escursioni su oltre 100 km di sentieri, nuotare e prendere il sole nelle tante minuscole baie dei suoi 15 km di costa e infine apprezzare le svariate ricchezze enogastronomiche che questa fertile terra scoscesa, incastonata tra mare e colline, ha da offrire.
Si può iniziare il proprio percorso alla scoperta delle Cinque Terre da qualunque borgo. Procedendo da nord verso sud la prima tappa sarà Monterosso, antico villaggio situato in cima a una collina. Oltre a godere di incredibili panorami si possono visitare il Castello Vecchio, la Chiesa di San Giovanni Battista e il Convento dei Cappuccini. La città moderna si trova ai piedi della collina di Fenigia e oltre alle spiagge di straordinaria bellezza occorre segnalare Villa Montale, dove soggiornò il premio Nobel per la Letteratura, e il Gigante, un’imponente statua in cemento armato costruita agli inizi del Novecento che, in origine, sorreggeva sulle spalle una terrazza a forma di conchiglia.
Si prosegue il cammino verso Vernazza, un porticciolo pittoresco, che testimonia le sue antiche tradizioni marittime. Il centro storico risale secondo alcune testimonianza al 1080: ancora oggi è possibile osservare i resti di questo prestigioso passato medioevale: la conformazione urbanistica, la presenza di elementi architettonici di grande pregio, come logge, chiese, case-torri e porticati, portali decorativi ed elaborati colonnati, che si snodano tra le stradine che convergono sulla piazza principale, adiacente al porticciolo. Il paese è dominato dai resti del “castrum”, una serie di fortificazioni medievali risalenti all’XI secolo, con un castello e una torre cilindrica.
Dopo Vernazza si arriva a Corniglia, l’unico paese delle Cinque Terre non a contatto con il mare. Sorge infatti sopra un promontorio, dove la gente produce ottimi vini come il Cinque Terre DOC, il Pollenza e il ben noto Sciacchetrà. Il monumento più importante del borgo è la Chiesa di San Pietro, di stile gotico-genovese, edificata intorno al 1350 sui resti di un precedente edificio. La sua facciata, impreziosita da un rosone in marmo, è arricchita da molte decorazioni, tra cui un bassorilievo che raffigura un cervo, l’emblema del paese. Interessanti sono anche l’Oratorio dei Disciplinati, risalente al Settecento, da cui si gode una vista mozzafiato sul mare, e il largo Taragio, la piccola piazza principale di Corniglia, vero e proprio cuore pulsante del borgo.
Manarola è la quarta “terra” e si trova in cima a una scogliera che sembra precipitare in mare: è un vero e proprio gioiello urbanistico, ricco di case-torri e di stile genovese. Fondato nel XII secolo, il borgo deriva probabilmente il suo nome da un’antica “magna roea”, una grande ruota di mulino presente in paese. Il monumento più rilevante è la chiesa di San Lorenzo, la cui costruzione risale al 1338: la pianta è a tre navate, mentre la facciata vanta un rosone di dodici colonne. Importante anche il campanile, staccato dal corpo principale della chiesa probabilmente perché, in origine, aveva compiti difensivi.
Infine Riomaggiore con la sua famosa Via dell’Amore e i suoi panorami mozzafiato. Da vedere: San Giovanni Battista, una chiesa eretta nel 1340 a tre navate con quella centrale doppia rispetto alle laterali e l’Oratorio di Santa Maria Assunta che ospita un Trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna.