Street food
di Virginia Torriani
Il cibo di strada, lo Street Food, più che un pasto veloce da consumare passeggiando per la città, è diventato una vera e propria tendenza gourmet, che invita a scoprire un luogo attraverso i propri sapori più popolari e autentici, sempre più spesso realizzati con materie prime di altissima qualità e a km0.
L’Italia, da Nord a Sud, offre un’enorme varietà di piatti di strada invitanti e appetitosi. Tante specialità e ricette regionali tutte da assaggiare: ecco le 5 ricette imperdibili.
I cichéti veneti
I cichéti con l’ombra de vin, ovvero i cicchetti accompagnati da un buon bicchiere di vino bianco, il bianchetto, sono il tipico cibo di strada veneziano. Pesce fritto in cartoccio, crostini di baccalà mantecato, alici marinate, “folpetti” (polpetti) in umido, baccalà fritto, sarde in saor, verdure fritte… Piccoli spuntini che ricordano le tapas spagnole. Al posto del vino bianco possono essere accompagnate anche da uno spritz.
Gli arancini o le arancine siciliani
La querelle è di quelle molto accese. La regola vuole che si chiamino arancine a Palermo e nel resto della Sicilia, mentre si usa dire arancini a Catania e dintorni; del resto anche la forma cambia nei due casi: una sfera nel primo caso, un cono nel secondo. Comunque le si chiami si tratta delle golosissime crocchette fritte ripiene di riso e altri ingredienti gustosi: piselli e ragù, mozzarella e prosciutto cotto sono le due ricette più note e tradizionali, ma si stanno moltiplicando le varianti sul tema; comprese diverse versioni gourmet degne di un ristorante stellato.
Il cuoppo napoletano
È lo street food per eccellenza di Napoli e consiste in un cono di fritto misto. Oggi si può scegliere tra tre varianti. La variante di terra è quella originaria e tradizionale ed offre un mix di carne e verdure: triangoli di polenta fritta, melanzane e zucchine, frittatine, panzerottini di patate, zeppole di pasta, fiori di zucca ripieni, mozzarelline fritte, carciofi, crocchette di pollo e polpettine di carne. La variante di mare è ricca di piccoli pesci fritti: alici, baccalà, gamberi, calamari e polpettine a cui si aggiungono per accompagnare un po’ di patatine fritte. La versione dolce è composta da zeppoline fritte spolverate di zucchero o ricoperte di cioccolata.
La pizza bianca ripiena romana
La cucina romana ha una lunga tradizione di cibo da strada, che si mangiava fin dai tempi di Giulio Cesare. Le alternative sono tante: dal classico panino con la porchetta al baccalà fritto in pastella, dai fiori di zucca ripieni ai carciofi alla giudea con la pancetta fino ai supplì e alla pizza bianca ripiena, un must che consiste nel riempire un pezzo di pizza bianca ben oliata con salumi, formaggi e sottoli.
Il lampredotto fiorentino
Il lampredotto è un cibo povero, ancora molto popolare nei numerosi chioschi sparsi per Firenze, chiamati lampredottai o “banchini di trippaio”. Il lampredotto si mangia con il classico pane toscano, che viene appunto farcito con l’abomaso, uno dei quattro stomaci del bovino, bollito a lungo con pomodoro, cipolla, prezzemolo e sedano, poi tagliato a pezzetti. La parte superiore del panino viene bagnata con il brodo di cottura del lampredotto.