28 maggio: Giornata mondiale dell’Hamburger
di Virginia Torriani
Senza dubbio è il panino più famoso al mondo, tanto da avere una giornata ad esso dedicata. Il 28 maggio si celebra in tutto il mondo l’Hamburger, il piatto simbolo della cucina americana.
Due fette di pane farcite con carne di manzo macinata, formaggio cheddar, una foglia di insalata, una fettina di pomodoro, una di cipolla e una di cetriolo e per finire salse a volontà tra ketchup, maionese e senape. È questa la ricetta originale, ma non mancano le varianti con carne di diverso tipo come pollo o maiale, ma anche pesce e versioni vegetariane e vegane.
Di più: negli ultimi anni questo simbolo dello street food a stelle e strisce si è declinato anche in veste gourmet, inserendo tra gli ingredienti materie prime italiane di altissima qualità come la carne di fassona, la cipolla di tropea, la toma blu piemontese e persino il pregiato tartufo bianco di Alba.
In realtà questa italianizzazione del panino americano sa un po’ di ritorno alle origini: alcuni studi infatti farebbero risalire l’origine di questa pietanza all’epoca romana, quando il “panis ac perna” spopolava nei mercati urbani proprio come il moderno street food. Senza andare troppo indietro nel tempo, quello che è certo è che l’hamburger come lo conosciamo oggi sarebbe nato tra il ‘700 e l’800 in Germania, precisamente ad Amburgo, dove aveva grande popolarità l’hamburg steak, una bistecca di carne tritata e pressata che prende appunto il nome dalla città. Sarebbero stati poi le emigrazioni e gli scambi commerciali tra il grande porto di Amburgo e gli Stati Uniti a consentire a questa pietanza di arrivare nelle cucine americane.
Oggi questo panino è diventato un simbolo non solo della cucina degli States, ma di un vero e proprio stile di vita.
Ecco 3 consigli per gustarlo al meglio:
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Scegliere i pezzi migliori
L’hamburger di bovino per eccellenza si ottiene dai tagli della spalla con aggiunta della pancia per arricchire il sapore con un po’ di grasso. Il medaglione ideale contiene dal 12 al 15% di grassi, che in cottura in parte si disperdono, ma consentono alla carne di restare gustosa e morbida. Per chi tuttavia vuole fare una scelta più light, i tagli da scegliere sono quelli del posteriore, tagli con un contenuto in lipidi non superiore al 5%.
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Attenzione alla cottura
Largo a piastre, griglie o padelle ben calde. È bene lasciare la carne 10 minuti a temperatura ambiente prima di metterla sul fuoco per scongiurare che l’interno resti freddo. La scelta fra ben cotto o al sangue è solo il gusto, mentre sul metodo di cottura non si transige: la carne non va assolutamente girata e rigirata in continuazione, bastano dai 2 ai 4 minuti per lato.
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Mai utilizzare la forchetta
Per capire quando il medaglione di carne è pronto è bene osservare non tanto la superficie quanto i bordi. Vietatissimo forare la carne con una forchetta, il risultato sarebbe quello di farle perdere preziosi succhi in cottura e anche parte del sapore.