I 5 musei più strani al mondo
di Ugo Cirilli
Il museo: uno spazio dedicato alla divulgazione, uno scrigno di conoscenza che permette ai visitatori un contatto diretto, appassionante con la materia che tratta.
Per quanto i primi ambiti che la parola “museo” evoca siano, probabilmente, l’arte, l’archeologia e la scienza, le tematiche trattate nei percorsi espositivi in tutto il mondo sono davvero varie. E gli allestimenti possono spiazzare non poco.
Lo testimoniano i cinque musei di seguito, davvero incredibili!
Il museo delle cose inutili e delle idee sbagliate
La storia dei nostri progressi scientifici e tecnologici, in fondo, è fatta di tentativi: esperimenti, idee talvolta assai astruse e presto abbandonate. Perché non dedicare quindi un museo alle invenzioni inutili e agli errori? In fondo, sono parte di noi!
Da un ragionamento simile è probabilmente nato il “Nonseum”, il “Museo delle cose inutili e delle idee sbagliate” di Herrnbaumgarten, Austria. Uno spazio espositivo all’insegna dell’humour, nato nel 1984 proprio dall’autoironia di un inventore: vi si trovano invenzioni davvero strane, dalla mascherina per l’anonimato nelle foto (oggi forse di una certa attualità) agli sci con sedia e a quelli chiodati, con cui è impossibile sciare!
Già nel 2016 il bizzarro museo, al limite della provocazione dadaista, aveva attratto più di 100.000 visitatori.
Il museo itinerante della follia
Anche l’Italia può rientrare in questo elenco, grazie a un’iniziativa davvero singolare a cura di Vittorio Sgarbi: il “Museo della follia”. Un’esposizione itinerante, con importanti opere d’arte internazionale provenienti da collezioni e musei, documentari, installazioni multimediali, con un tema comune: appunto, la follia.
Fino al 18 agosto 2019, l’insolito museo sarà visitabile a Lucca, in Toscana, con particolare attenzione agli artisti della regione. Non mancano documenti e varie testimonianze della tormentata storia dei manicomi in Italia, fino alla loro chiusura con la legge Basaglia (1978).
Una parte dell’esposizione toscana è dedicata alla figura del dott. Mario Tobino (1910-1990), psichiatra e scrittore che lavorò per più di quarant’anni al manicomio di Maggiano (LU), adoperandosi sempre per alleviare il disagio delle persone con malattie mentali.
Il museo della criptozoologia
La criptozoologia è lo studio di animali la cui esistenza non è affatto certa, ma solo ipotizzata sulla base di avvistamenti, tracce, congetture e credenze. Spesso ritenuta una pseudoscienza, si concentra anche su creature che affascinano milioni di persone, come il mostro di Loch-Ness e lo Yeti.
A questo mondo è dedicato l’”International Cryptozoology Museum” di Portland, Oregon: accoglie riproduzioni a (ipotetica) grandezza naturale di presunte creature, reperti, spazi d’informazione con news e curiosità. Si sofferma sulle specie “simbolo” della criptozoologia come quelle già citate, ma anche su alcune meno note come il castoro gigante il gatto gigante.
Un museo in cui… sospendere l’incredulità!
Il museo artistico subacqueo di Lanzarote
Inaugurato nel 2017, il Museo Atlantico di Lanzarote è il primo museo artistico sottomarino d’Europa.
Le opere dell’artista Jason deCaires Taylor poggiano sul fondale a 14 m sotto il livello del mare, per la gioia degli amanti delle immersioni subacquee.
Si tratta di installazioni permanenti che colpiscono profondamente: ad esempio “La zattera di Lampedusa”, sul tristemente noto fenomeno degli sbarchi, raffigurante un gommone con i suoi disperati passeggeri che affrontano l’ignoto, o “Il Rubicone”, un gruppo di 35 persone in cammino verso una meta misteriosa.
Il progetto nasce anche per salvaguardare le barriere coralline, con la creazione di barriere artificiali e nuovi habitat marini.
Il museo dell’arte brutta
Perché dare spazio nei musei solo alla grande arte che ha fatto la storia, o magari a creazioni contemporanee dalle quotazioni esorbitanti?
Il “Museum of bad art” di Somersville, USA, nacque nel 1993 dal ritrovamento del ritratto piuttosto kitsch di un’anziana signora, abbandonato tra i rifiuti. Dichiaratamente dedicato all’”arte brutta”, comprende una collezione davvero varia fatta di opere donate o repliche degli originali, poiché gli autori difficilmente avrebbero accettato di esporre in tale contesto.
Se il Massachusetts vi sembra troppo lontano per un viaggio dedicato all’arte brutta, potete comunque divertirvi a contemplare varie opere sul sito web museumofbadart.org.
Dai ritratti inquietanti o assurdi alle scene sportive (involontariamente) caricaturali, dagli animali raffigurati nei modi più strani ai paesaggi surreali, i dipinti sono accompagnati da descrizioni spassose che richiamano i toni dei critici professionisti.