I roditori, un mondo davvero vario
di Ugo Cirilli
Tante persone, pensando ai roditori, evocheranno probabilmente l’immagine di un topo: un animale non apprezzatissimo, anche se alcuni tipi sono accolti in casa come pet.
Ma questa categoria di animali è davvero varia: si tratta dell’ordine di mammiferi più vasto per quanto riguarda il numero di specie. Si stima infatti che il 43% dei mammiferi odierni siano roditori. Se tutti conosciamo animali come il topo e il ratto, molti altri appartenenti a questo ordine sono meno noti e possono sorprenderci.
Dal Topo Nano al Capibara, roditori di tutte le stazze
Per capire la varietà dei roditori, basti pensare che il più piccolo, cioè il Topo Nano africano, misura al massimo 6 cm per un peso di soli 7 g, mentre il più grande, ossia il Capibara, arriva a ben 80 kg. E nell’epoca geologica del Pliocene, tra 4 e 2 milioni circa di anni fa, visse sulla Terra lo Josephoartigasia Monesi, considerato il più grande roditore mai esistito: dai fossili si stima che potesse raggiungere i 3 m di lunghezza e il peso di una tonnellata. Aveva denti lunghi oltre 30 cm; per fortuna era erbivoro!
Quel roditore “eccentrico”
Non tutti i roditori hanno la pelliccia: fa eccezione l’Eterocefalo Glabro, dall’aspetto un po’ inquietante. Questo piccolo animale dell’Africa orientale è completamente glabro e leggermente rugoso, ha occhi minuscoli, quasi invisibili, padiglioni auricolari atrofizzati e il 25 % della sua muscolatura è… nella parte mascellare. Questo aspetto insolito e non molto attraente rende però l’Eterocefalo Glabro particolarmente adatto al suo ambiente: vive per lo più sottoterra, utilizzando la dentatura e la bocca possente per scavare. Le sue particolarità non finiscono qui: non prova dolore e può restare a lungo senza cibo. Ah, è anche il roditore più longevo. Insomma, sembra aver sacrificato l’estetica a favore di una notevole funzionalità!
I roditori “pet”
È curioso osservare che in uno stesso ordine di animali troviamo specie ben poco apprezzate, come topi e ratti e altre, invece, che figurano tra i “pet” più diffusi.
Tra queste ultime troviamo ad esempio il Criceto.
Uno dei più noti è il Criceto Dorato siriano, con la caratteristica pelliccia marrone e bianca. È un animale piuttosto ordinato: anche in cattività, tende a separare gli spazi del suo ambiente in base alla funzione, con la “toilette” ben distinta dall’angolo dedicato al cibo e da quello del nido. Ama correre sull’ apposita ruota girevole, un’attività indispensabile soprattutto se non si può concedere al Criceto qualche ora nell’ambiente esterno alla gabbia. Ha infatti un’indole attiva e gradisce muoversi.
Altri roditori domestici piuttosto noti sono i Cincillà, originari del Sud America. Fortunatamente non vengono più allevati per la loro pelliccia, ma esclusivamente come animali da compagnia. Sono apprezzati, oltre che per l’attitudine docile, anche per il fatto che non emettono cattivi odori. Richiedono però attenzione all’ alimentazione e una gabbia spaziosa, che si estenda anche verso l’alto (anche 1 m). Come i Criceti, gradiscono uscire periodicamente dalla gabbia e poter fare, dentro e fuori, movimento.
Il mondo dei Rodentia, questo il nome latino dei roditori, è quindi ricco e interessante. Qualora decidiate di adottarne uno come “pet”, sarà opportuno conoscerne bene le abitudini e le esigenze, poiché nella loro diversità questi animali presentano caratteristiche molto varie.