Il corpo e l’autunno: i cambiamenti fisiologici legati alla stagione
di Ugo Cirilli
L’ autunno, una stagione che suscita sensazioni contrastanti! Qualcuno si entusiasma per la bellezza delle foglie gialle, marroni e rosse, per le castagne e per i funghi che il bosco offre generosamente. Altri invece tendono alla malinconia: l’estate è finita, le ore di luce si riducono e le temperature si irrigidiscono…
Quali tra questi aspetti ci colpisca di più, dipende sicuramente dalla nostra soggettività. I cambiamenti fisiologici che il corpo affronta in autunno, invece, sono una realtà oggettiva con la quale fare i conti. Vediamo come reagisce il nostro organismo al cambio di stagione.
Più sonnolenza e possibili cambiamenti di umore
Con l’autunno calano le ore di sole, inoltre si riduce molto la percentuale di superficie corporea che esponiamo ai suoi raggi, poiché ci vestiamo di più. Una minore esposizione al sole riduce nell’ organismo i livelli di serotonina, un ormone legato alle sensazioni di buonumore. Nella stagione autunnale si verifica inoltre un aumento del rilascio di melatonina nella circolazione; questo secondo ormone tende a indurre una certa sonnolenza.
Una sensazione di spossatezza, un’apparente, improvvisa “pigrizia” autunnale possono essere quindi fenomeni fisiologici, legati al cambio di stagione. Mantenersi fisicamente attivi può aiutare a contrastarli. Se l’attività si svolge almeno in parte all’ aperto, beneficeremo delle residue ore di sole, utili anche per stimolare la sintesi della vitamina D.
Attenzione alla linea!
I suddetti cambiamenti ormonali possono avere un riflesso sull’ alimentazione e sul metabolismo. Con il calo della serotonina, che stimola il metabolismo basale, e l’aumento della melatonina che induce sonnolenza (rendendoci più pigri), è possibile andare incontro a un maggiore accumulo di grasso. Ciò accade soprattutto in presenza di un altro fattore: la tendenza a contrastare la malinconia e la noia con il cibo. Insomma, il binomio cambiamenti ormonali – spuntini fuori pasto (magari a base di junk food) può rivelarsi un nemico della linea e della salute. Oltre all’ attività fisica, sembra giovare al metabolismo anche il consumo di pere e mele: è quanto emerge da una ricerca dell’Università di Rio De Janeiro su un campione di donne. Inoltre, le noci e le uova possono favorire la produzione di serotonina, aiutando a compensare la ridotta produzione autunnale.
L’intestino non sempre regolare
Sembra che i cambiamenti del clima possano influire sulla sensibilità dell’intestino, irritandolo e alterandone la regolarità. Questo fenomeno sarebbe legato agli effetti delle variazioni di luce e temperatura sul sistema nervoso, con il passaggio alla stagione fredda che talvolta influenza anche l’umore e il ritmo sonno-veglia.
Per la regolarità intestinale, è importante continuare a idratarsi adeguatamente e non dimenticare un po’ di attività fisica. Spesso, infatti, con l’autunno oltre a bere meno acqua diventiamo più sedentari; lo scarso movimento si riflette negativamente sull’intestino. Una passeggiata di circa 30 minuti, tre volte la settimana, può essere sufficiente per mantenerci attivi.
Quell’antipatico mal di testa…
L’autunno sembra essere un periodo dell’anno in cui è particolarmente facile soffrire di emicrania, soprattutto per le persone più vulnerabili a questo problema. Tale fenomeno nasce probabilmente dai cambiamenti di stile di vita legati alla stagione: più ore di sedentarietà, magari davanti a un pc, possono indurci ad assumere a lungo posizioni innaturali, con i muscoli troppo contratti. Secondo alcuni studiosi tale prolungata contrazione potrebbe tradursi nel fastidioso mal di testa. Attenzione, quindi, alle posture che assumiamo nei momenti di relax o di lavoro sedentario.
Per alcuni consigli per affrontare l’autunno, puoi leggere l’articolo che abbiamo dedicato all’ argomento.
Questo articolo è un testo puramente informativo e non rappresenta in nessun modo prescrizioni o consigli medici.