Ville lucchesi
di Virginia Torriani
Lucca non è solo il suo centro storico, racchiuso nelle splendide mura rinascimentali. A pochi chilometri di distanza si trovano infatti meravigliose ville e dimore storiche, circondate da altrettanto rigogliosi giardini.
Ecco le 5 ville lucchesi assolutamente da visitare.
1. Villa Reale, Marlia
La storia di Villa Reale si snoda nel corso dei vari secoli con una serie di trasformazioni testimoniate da personaggi illustri e dinastie reali. Il primo e originario nucleo della villa era formato da una fortezza. Vi risiedeva il Duca di Tuscia e risale all’epoca medioevale. Solo nel 1806, Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e Principessa di Lucca, acquistò la proprietà e la villa assunse così l’aggettivo di “Reale”. Dopo la caduta di Napoleone, la villa divenne la residenza estiva della nuova corte e palcoscenico per spettacoli, vantando spesso come ospiti membri di famiglie nobili e reali. Nel 1847, Carlo Ludovico di Borbona abdicò causando la fine dell’autonomia politica di Lucca e, nella seconda metà del 1800, la residenza storica passò nelle mani del Re d’Italia. Il conte e la contessa Pecci-Blunt acquistarono la proprietà nel 1923, commissionando la ristrutturazione del parco e dei giardini con lo scopo di unire tradizione ed innovazione. Gli eccessivi costi di manutenzione del parco e della villa li avevano via via portato allo stato di abbondano finché, nel 2015, Villa Reale è stata acquisita da una coppia svizzera, che con ingenti lavori, l’ha restituita al suo antico splendore.
2. Villa Mansi, Segromigno in Monte
Ristrutturata di recente, questa villa vanta ampi saloni luminosi e camere riccamente decorate. La dimora si caratterizza per una facciata piuttosto insolita: due ali che fiancheggiano un portico centrale con doppie colonne, a cui si accede da una doppia scalinata. Non meno sontuosi sono i giardini, che alternano piante secolari e spazi verdi a laghetti segreti, fontane e statue. Proprietaria originaria della villa fu Lucida Mansi, bellissima moglie di Gasparre Mansi. Sulla donna, che morì molto probabilmente di peste nel 1649, abbondano miti e leggende. Una di queste narra che Lucida fece un patto con il diavolo, cedendogli la sua giovane anima in cambio di ulteriori 30 anni di bellezza e gioventù. Al termine del periodo, Lucida fu caricata dal diavolo su una carrozza infuocata che, non appena varcò le mura di Lucca, fu gettata nelle acque del laghetto all’interno dell’Orto botanico.
3. Villa Oliva, San Pancrazio
Il primo documento ufficiale che testimonia l’esistenza della villa risale al 1593 ed è una pianta con un disegno del palazzo. La costruzione di questa magnifica dimora venne infatti commissionata dalla famiglia Buonvisi alla fine del XV° secolo. L’incarico venne affidato al Maestro Matteo Civitali (1436-1501). Negli anni successivi il palazzo fu residenza di ben due cardinali Buonvisi, Gerolamo e Francesco. Il primo, nel 1661, vi ospitò un conclave che vide la partecipazione di Papa Alessandro VII; mentre il cardinale Francesco vi ospitò un altro sinodo nel 1700. Oggi la villa e il suo spettacolare giardino vengono affittati per vacanze di lusso o per organizzarvi eventi come matrimoni.
4. Villa Torrigiani, Camigliano
Villa Torrigiani, ancora completamente arredata con il mobilio originale, e il suo parco risalgono alla prima metà del XVI° secolo ed alla potente famiglia Buonvisi. Nel XVII° secolo, la Villa fu acquistata dal marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi XVI, che la trasformò in una lussuosa residenza con un bellissimo giardino in fiore e piscine a specchio come quelle disegnate da Le Notre per il palazzo di Versailles. Ciò che la contraddistingue dalle altre residenze storiche della campagna lucchese è la facciata colorata dell’edificio principale, derivante dall’uso di diversi materiali: pietra grigia e tufo alternati a pilastri ed archi gialli, bianche statue di marmo, intonaco ocra nella parte inferiore e bianco in quella superiore.
Il giardino, ancora oggi magnificamente tenuto, è in stile puramente inglese, con verdi cortili e alberi secolari. Originariamente vantava diversi “giochi d’acqua”, con i quali il marchese era solito disorientare gli ospiti ignari, spinti nel giardino dalla terrazza superiore. Una volta entrati nei prati, avrebbero infatti cercato rifugio nel Tempio di Flora, ma solo per trovarsi sommersi dall’acqua che sgorgava dal soffitto a volta.
5. Villa Grabau, San Pancrazio
La Villa, completamente arredata con mobilio e dipinti d’epoca, è spesso usata per set cinematografici, servizi fotografici ed eventi tipo matrimoni. Rappresenta il classico tipo di residenza aristocratica di ristrutturazione neoclassica. Il nome deriva dall’ultima famiglia che ha acquistato la proprietà, Carolina von Grabau. La base dell’edificio che si vede oggi fu costruita nel XVI° secolo sopra le rovine di un’altra dimora risalente ai primi del XV° secolo. La struttura è circondata da un parco botanico di 9 ettari, suddiviso in diversi giardini architettonici, che ospitano alberi centenari e rarità arboree. Notevoli la “Limonaia”, un’impressionante e maestosa serra di limoni del XVII° secolo, e il “Teatro di Verzura”, un palcoscenico situato in un giardino delimitato da fitte siepi che creano un’atmosfera intima e romantica.