I luoghi più strani d’Italia
Famoso per le città d’arte, le spiagge da cartolina, i piccoli borghi e le colline generose, il nostro Bel Paese da Nord a Sud regala gioie per gli occhi e per il cuore di tanti visitatori.
Nei suoi angoli meno noti e frequentati cela però alcuni piccoli tesori, pieni di fascino e mistero, tutti da scoprire. Ecco le tre mete più strane d’Italia.
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San Galgano
In Toscana, a pochi chilometri da Siena, c’è un piccolo paese che custodisce due punti di interesse carichi di magia.
Il primo è l’Abbazia cistercense di San Galgano, un eremo eretto nel lontano Medioevo (risale al 1170) per volontà dell’eremita omonimo, che, dopo una giovinezza segnata da disordini, eccessi e dissolutezza, si convertì al Cristianesimo.
La particolarità del posto risiede nel fatto che la struttura, imponente e maestosa nelle sue mura e navate rimaste in piedi, è completamente priva di soffitto, crollato – pare – in seguito a un violento temporale alla fine del 1700.
Ad aggiungere ulteriore fascino al posto c’è poi la presenza di una spada piantata nella roccia. Nel momento in cui San Galgano rinunciò alla vita precedente per donarsi pienamente a Dio, decise infatti di conficcare nel terreno la sua arma, che nei secoli vi è rimasta intatta, alimentando diversi miti e leggende.
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Civita di Bagnoregio
Il paese di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel Lazio, è conosciuto anche come “la città che muore”.
Così la descrisse lo scrittore Bonaventura Tecchi, che visse lì la propria giovinezza, racchiudendo in poche parole le peculiarità di un luogo sospeso nel tempo e nello spazio.
Il borgo, arroccato su un’altura di tufo, è infatti costantemente sottoposto all’azione dell’erosione, come testimoniano i calanchi bianchi di argilla che lo sorreggono e che conferiscono al paesaggio un aspetto quasi lunare.
A contribuire allo straniamento del posto il fatto che il paese di possa raggiungere soltanto a piedi, attraversando un ponte in cemento armato; una condizione che, assieme alle altre, inevitabilmente ha contribuito allo spopolamento del luogo in favore di centri abitati più comodi e più grandi e che ha fatto sì che a Civita si abbia l’impressione che il tempo si sia semplicemente fermato.
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Vagli
Un paese fantasma, sommerso dalle acque e situato sul fondo del lago artificiale di Vagli.
Siamo ancora in Toscana, in provincia di Lucca, precisamente nel Comune di Careggine.
Qui, nel 1946 le acque del fiume Edron vennero deviate e contenute da una diga che creò un bacino per la produzione di energia elettrica, inghiottendo sul fondo un borgo di 31 case e abitato da 146 anime, il cimitero e la pieve romanica con il suo campanile.
Gli abitanti del posto vennero costretti ad abbandonare le proprie dimore e trasferirsi a Vagli Sotto. Un processo lungo che tuttavia negli anni non ha mancato di dar vita a storie e leggende.
C’è chi giura ad esempio di sentir risuonare la campana della chiesa certe notti di luna piena e chi, in occasione delle giornate di maggiore siccità, asserisce di veder spuntare i tetti del paese dalla superficie delle acque.
L’anno prossimo per altro il bacino, secondo quanto annunciato, dovrebbe essere svuotato per degli interventi di manutenzione alla diga: l’evento dopo quasi trent’anni dall’ultima volta, riporterà alla luce il paese sott’acqua e sicuramente anche molte storie.