Miami, Bahamas e Pig Beach
di Virginia Torriani
Miami la città più nota della Florida
Miami, la città più nota e conosciuta dello stato della Florida, è da sempre sinonimo di viali di palme, spiagge a perdita d’occhio, mare cristallino e clima tropicale tutto l’anno. La città è piena di vita, con una forte impronta multiculturale e un’ampia rappresentanza di latinoamericani. Votata alla mondanità e al glamour, Miami ospita una ricchissima agenda di eventi e appuntamenti, che ne fanno uno dei punti di riferimento globali del mondo dell’arte.
Le zone da vedere e visitare a Miami ruotano attorno all’area marina, dove si respira tutta l’atmosfera vivace di questa straordinaria città. Imperdibile il Waterfront: il quartiere che si snoda su un vastissimo parco e che conduce al Bayside Marketplace, una sorta di centro commerciale all’aperto con negozi di souvenir, abbigliamento e locali con cucina tipica di diversi paesi.
Miami Beach si sviluppa invece su una lingua di terra lunghissima. Da un lato è collegata a Miami Downtown con diversi ponti e dall’altro si affaccia direttamente sull’oceano Atlantico con le famosissime spiagge di sabbia fine e perlata. Miami Beach è attraversata a Sud dalla storica arteria Ocean Drive, dove si trovano i locali più famosi e rappresentativi dell’Art Decò.
L’ arcipelago corallino delle Bahamas
Da Miami è poi facile spostarsi verso i panorami inconfondibili dei Caraibi. In particolare, è possibile raggiungere l’arcipelago corallino delle Bahamas, composto da oltre 700 isole tra lingue di sabbia disabitate, isolotti privati, isole abitate da locali e altre a vocazione ormai prettamente turistica. In ogni caso l’arcipelago è un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare e della natura.
Imperdibile una visita alla capitale delle Isole Bahamas, Nassau, e al suo centro metropolitano. Oltre alle spiagge bianche e all’aria mondana, vale la pena scoprirne anche gli aspetti architettonici a metà tra antico e moderno.
Tra le isole più belle dell’arcipelago c’è anche Eleuthera, un isolotto selvaggio il cui nome, che in greco significa libertà, venne scelto da un gruppo di coloni europei giunti sulle spiagge dell’isola nel 1648, mentre fuggivano da una persecuzione religiosa in atto nelle Bermuda. Da ammirare ad Eleuthera il bellissimo contrasto tra piantagioni di ananas, paludi, fondali e il Glass Window Bridge, dove si incontrano le acque del Mar dei Caraibi e dell’Oceano Atlantico
Long Island è un angolo di natura circondato da grandi scogliere, colorate barriere coralline e chilometriche spiagge: nel territorio dell’isola si trova il Dean’s Blue Hole, il buco sottomarino più profondo del mondo, che con i suoi 203 metri di profondità ospita molti pesci rari, tartarughe e cavallucci marini.
Grand Bahama vanta mare color zaffiro e spiagge meravigliose ed è il paradiso degli sport acquatici, mentre Paradise Island, considerata un acquario a cielo aperto, è piuttosto turistica e affollata da grandi resort. Nelle vicinanze si trova anche Salt Cay con la sua splendida laguna, dove è possibile nuotare assieme a delfini e leoni marini. Le Isole Bimini sono invece una delle mete più gettonate al mondo per i subacquei grazie alla presenza di relitti di navi e di fauna e flora marina rara.
Pig Island, l’isola dei maiali
Ma è forse Major Cay una delle isole più note dell’arcipelago: è conosciuta anche come Pig Island, l’isola dei maiali, visto che vi abita indisturbata una colonia di simpatici suini, ed è un paradiso sperduto, la cui calma viene interrotta solo dalle barche di turisti desiderosi di vivere l’esperienza più unica che rara di nuotare assieme ai maialini. Alla domanda “come sono arrivati i maiali a Pig Beach, isola disabitata?” vengono avanzate in risposta varie teorie. La più accreditata è che siano stati abbandonati lì come provvista da alcuni marinai, in modo da ritrovarli una volta fatto ritorno sull’isolotto, ritorno mai avvenuto. Ma c’è anche chi dice che i maiali siano gli unici superstiti a un naufragio.