500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, un genio che anticipava il futuro
di Ugo Cirilli
Sono passati ben cinquecento anni, da quando la mente unica di Leonardo da Vinci (1452-1519) ha lasciato questo mondo. Cinquecento anni in cui le scienze umane e la tecnologia hanno compiuto passi da gigante. Il nostro corpo sta diventando un’enciclopedia di cui conosciamo ogni voce, la medicina e la sana nutrizione hanno allungato notevolmente la durata della vita, da anni si sperimenta l’utilizzo dei veicoli a guida autonoma.
Eppure sorprende ancora la genialità di quel personaggio fuori dal comune, che si dedicò all’arte, alla musica, allo studio dell’anatomia e della natura. E anticipò deduzioni che, in seguito, si sarebbero rivelate esatte.
E pensare che Leonardo da Vinci si definiva “omo sanza lettere”: una persona poco istruita! Le sue competenze erano nate più dall’esperienza che sui libri, infatti iniziò a lavorare come apprendista quando era ancora molto giovane.
Se opere come l’”Ultima cena”, la “Dama con l’ermellino”, la “Gioconda” e l’”Uomo vitruviano” sono conosciutissime, molte sono le creazioni e le idee meno note, che mostrano la varietà di ambiti in cui l’artista e scienziato si applicò.
Le deduzioni botaniche
Leonardo da Vinci si accorse che la disposizione delle foglie sui rami delle piante non è casuale, ma può essere spiegata attraverso leggi matematiche. È infatti finalizzata a evitare un’eccessiva sovrapposizione, in modo che a tutte le foglie arrivi un quantitativo sufficiente di luce solare. Tali principi sarebbero stati approfonditi definitivamente solo tre secoli più tardi.
Scoprì anche che i cerchi concentrici interni al tronco di un albero indicano l’età della pianta: una deduzione che un secolo dopo venne confermata dallo scienziato Marcello Malpighi.
Comprese inoltre, per primo, il processo per cui l’acqua risale dalle radici al tronco.
Il mistero dei fossili svelato
Già nell’epoca di Leonardo da Vinci venivano rinvenuti fossili di animali marini, anche ad alta quota. Lo scienziato capì di cosa si trattava e trovò una spiegazione della loro presenza in montagna, alternativa alla credenza dell’epoca, che li considerava reperti del Diluvio Universale. Leonardo dedusse invece correttamente che i terreni in cui quei fossili affioravano, un tempo, erano parte del fondale marino.
Il primo paracadute della Storia
Come è noto, Leonardo credeva fermamente che fosse possibile inventare dei macchinari per volare. Concepì la famosa “Vite aerea”, che anticipò le moderne eliche ma non avrebbe potuto funzionare, essendo azionata a mano. Molti ignorano, però, che disegnò anche un prototipo di paracadute, a forma piramidale, per volare saltando da qualsiasi altezza. Nel 2000 uno “skydiver” inglese, Adrian Nicholas, si è lanciato da un pallone aerostatico utilizzando un paracadute a piramide che la sua compagna, Katarina Ollikainen, ha realizzato seguendo le indicazioni di Leonardo.
Contrariamente ai pronostici di molti esperti, la creazione ha funzionato garantendo una dolce discesa. Il paracadutista si è solo servito, a un certo punto, di un paracadute convenzionale sganciandosi da quello “leonardiano”, perché il peso di quest’ultimo avrebbe potuto creare problemi nell’atterraggio. Niente male, comunque, per un’idea del 1485!
L’automobile…a molla?
Questa sorprendente idea leonardiana è stata considerata da molti un primo spunto per la creazione dell’automobile, anche perché decifrare completamente i disegni non era semplice. Si trattava in realtà di una sorta di piccolo carro semovente, che poteva spostarsi senza essere trainato da cavalli o persone grazie a un dispositivo di molle. Leonardo non lo vide mai realizzato: avrebbe dovuto vivere fino ai giorni nostri, quando alcuni esperti sono riusciti a costruire il singolare mezzo, come mostrato dalla trasmissione tv inglese “Doing Da Vinci”. Il carro riesce davvero a camminare autonomamente per trenta metri. È molto probabile che, piuttosto che un veicolo, fosse un marchingegno pensato come macchina scenica nel teatro, o per le feste di corte.
Leonardo scenografo
Il punto precedente, l’idea di una macchina realizzata per spettacoli o feste, ci permette di introdurre un altro aspetto meno noto di Leonardo Da Vinci: amava il teatro e i suoi allestimenti. Non a caso, si occupò dello spettacolo per le nozze tra Gian Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano e Isabella D’Aragona, chiamato “Festa del Paradiso”. Sembra che il geniale artista-scienziato abbia concepito una grandiosa scenografia in cui le candele, attraverso un gioco di riflessi, simulavano la volta celeste, con figuranti che interpretavano i pianeti in una coreografia.
Potremmo quasi dire che Leonardo, in quell’occasione, divenne una figura a metà tra lo scenografo e…il moderno wedding planner!
Un anticipatore delle energie rinnovabili
Oggi, con la salute del pianeta a repentaglio, diamo giustamente sempre più importanza alle fonti energetiche rinnovabili. Leonardo, però, ci aveva “leggermente” anticipati. A Roma, lavorò a un progetto sull’uso degli specchi per riscaldare l’acqua attraverso i raggi solari, studiando come sfruttare il sistema anche per muovere dei macchinari. Purtroppo alcune incomprensioni con due collaboratori tedeschi, esperti in specchi, arrestarono il progetto.
Altrimenti, chissà? Forse già dal’500, in Italia, avremmo avuto l’energia rinnovabile!
Iniziative in tutta Italia per celebrare Leonardo
In occasione dei 500 anni dalla morte di una delle personalità più geniali della storia, sono molte le iniziative organizzate in tutto il Paese.
A Milano, per esempio, dal 16 maggio 2019 al 12 gennaio 2020 è visitabile la Sala delle Asse del Castello Sforzesco, dopo un restauro durato sei anni. Vi si possono ammirare le straordinarie decorazioni che Leonardo concepì su commissione di Ludovico il Moro, con un grande bosco dipinto su tutta la volta che suscita un particolare effetto di prospettiva.
Tre le mostre a tema a Firenze: una (13/09-15/12) dedicata al contributo dello scienziato nella botanica, una selezione dei suoi disegni (29/04-24/06) e la terza (9/03-14/07) incentrata su Andrea Verrocchio, artista che fu suo maestro.
A Vinci (FI), il borgo natio di Leonardo, è in corso una mostra al Museo Leonardiano nel castello dei Conti Guidi, che accoglie anche un’esposizione permanente. È possibile ammirare anche la prima opera di Leonardo che conosciamo, il “Paesaggio” prestato dagli Uffizi. L’esposizione sarà visitabile fino al 15 ottobre.
A Roma, le scuderie del Quirinale accolgono, fino al 30/06, “Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza”, esposizione che si focalizza sulle invenzioni e intuizioni tecnologiche e scientifiche, contestualizzate nel panorama dell’epoca.
Ognuno può informarsi sugli eventi previsti nella propria regione, perché tutta l’Italia è unita nell’omaggio a una mente straordinaria.