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9 Luglio 2019

5 band che hanno fatto la storia

di  Ugo Cirilli

 

La musica comprende una gran varietà di generi, interpretata da solisti, orchestre, gruppi musicali. Il concetto di band da sempre affascina giovani e meno giovani: un piccolo gruppo di persone che uniscono le loro forze per trasformare delle emozioni in note, cercando di conciliare i rispettivi punti di vista.

Vediamo di seguito cinque grandi band che hanno fatto la storia della musica, dagli anni ’60 ai nostri giorni!

 

The Beatles

I Fab Four, i “Favolosi Quattro”, non hanno bisogno di particolari presentazioni: sono uno dei più grandi fenomeni musicali della storia. Nati nel 1960, hanno rappresentato a lungo l’archetipo della pop band, ma si sono dedicati anche a una notevole vena sperimentale. Pochi gruppi possono vantare una produzione tanto varia. Gli esordi ricordano ancora quanto il primo rock’n roll e la pop music fossero imparentati, entrambi originariamente compresi nel filone della musica “popular”; dischi successivi come “Sergent Pepper’s Lonely Heart Club Band” sono invece perle di sperimentazione complessa, raffinata, seducente.

 

 

thebeatles

@shutterstock

 

Proprio la varietà dei The Beatles fa sì che praticamente qualsiasi tipologia di music fan possa trovare dei brani di suo gradimento nella loro lunga discografia: John, Paul, George e Ringo sono riusciti a interpretare alla grande lo spirito dei tempi. Finendo per scavalcarlo e creare qualcosa che rimarrà sempre attuale!

 

 

Pink Floyd

Visionari, innovativi, dirompenti: i Pink Floyd hanno saputo inglobare le sfumature più maestose del rock fine anni ’60 – anni ’70 (psichedelia, space rock, progressive), plasmandole in un sound accessibile e diretto.

Dalle sperimentazioni piuttosto acide e spigolose dell’esordio “The piper at the gates of dawn” alla maturità dei capolavori “The dark side of the moon” e “The wall”, la band britannica ha sempre unito un sound d’atmosfera profondo e misterioso con una certa teatralità delle performance. Una teatralità evidente anche dagli allestimenti di molti live, con elementi come le grandi proiezioni della luna, il “Pink Floyd Pig”, il maiale gonfiabile volante e le scenografie elaboratissime.

@shutterstock

 

La loro musica non si è tirata indietro di fronte all’impegno: come i The Beatles hanno espresso chiaramente idee pacifiste, i Pink Floyd si sono schierati contro i totalitarismi, l’avidità (con il brano “Money”), l’etnocentrismo razzista (in “Us and them”).

 

The Smiths

Nati nel 1982, i britannici The Smiths si sono distinti nel panorama musicale di quel decennio, recependone le influenze ma, al contempo, distaccandosene decisamente.

In un periodo in cui imperversavano da un lato il synth-pop orecchiabile alla Duran Duran e, dall’altro, istanze post-punk e dark, gli Smiths hanno trovato una terza via alla musica. Del post-punk hanno ripreso l’irruenza, veicolata però attraverso sonorità più raffinate e melodiche: arpeggi di chitarra cristallini, ritmi spesso veloci ma puliti e precisi, testi che mescolano ironia, malinconia, sarcasmo e critica sociale.

 

thesmiths

@shutterstock

 

Purtroppo, i The Smiths si sono ritrovati divisi da incomprensioni e controversie, con il batterista Mike Joyce che intentò e vinse una causa per le royalties contro due ex compagni: l’iconico cantante Morrissey e il famoso chitarrista Johnny Marr. La band non si è mai riformata, nonostante migliaia di appassionati di musica continuino a sperarlo.

 

Nirvana

Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 in America si fece strada un nuovo genere musicale, o meglio una nuova interpretazione del rock: il grunge. Suoni aggressivi e potenti, di ispirazione punk rock e metal, si univano ad atmosfere più melodiche ispirate alle classiche radici “rockettare” USA. Un mix che colpì e attrasse quanti, dopo le tendenze pop e soft degli eighties, cercavano di nuovo un brivido sonoro di energia grezza senza abbracciare la musica più pesante.

 

@shutterstock

 

I Nirvana di Aberdeen, Washington, sono considerati uno dei gruppi simbolo, se non il più celebre, di quella scena musicale. Attivi già dal 1987, raggiunsero l’apice del successo negli anni ’90 con hit come la fiammeggiante “Smells like teen spirits” e la più tranquilla “Come as you are”, vendendo in totale quasi 75 milioni di dischi.

La loro avventura finì tragicamente, con il suicidio del frontman Kurt Cobain. Il batterista Dave Grohl ha creato la band dei Foo Fighters, in cui canta e suona la chitarra: uno dei gruppi rock di maggior successo attualmente in attività.

 

 

U2

Gli irlandesi U2 potrebbero essere citati tranquillamente come band iconica degli anni ’80, ’90 o…duemila.

La loro lunghissima carriera, a dire la verità, ebbe inizio nel lontano 1976. Allora uno sconosciuto ragazzo, Paul Hewson, soprannominato dagli amici “Bono Vox” dal nome di un negozio di apparecchi acustici, decise di formare un gruppo musicale.

Allora non avrebbe sicuramente pensato che, un giorno, sarebbe diventato addirittura Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e Comandante dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia.

 

@shutterstock

 

Tra gli inizi e questi traguardi, anni di successi della sua band e impegno nel campo dei diritti umani e della lotta alla disuguaglianza.

Musicalmente, gli U2 propongono una versione molto personale del rock, votata alla melodia profonda e trascinante senza tanti fronzoli. Un approccio evidente tanto nelle parti cantate dall’altissimo timbro di Bono, quanto nei famosi riff del chitarrista The Edge, limpidi e dotati di una verve quasi epica.

Un sound che può far sentire l’ascoltatore “higher than the sun”, come recita un verso della loro canzone “Elevation”.

 

 

 


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