LOGO-REVAMP-600×300LOGO-REVAMP-600×300LOGO-REVAMP-600×300LOGO_SOCIAL_SQUARE
  • Home
  • IperBlog
  • News
  • Magazine
  • Volantino
  • Punti vendita
  • Lavora con noi
  • Contatti
  • Shop online
✕
28 Agosto 2019
fuochi d' artificio

I fuochi d’artificio, uno spettacolo senza tempo

di  Ugo Cirilli

 

 

Lampi di luce nel cielo notturno, esplosioni, grandi cascate di scintille dei colori più accesi… i fuochi d’artificio sono uno spettacolo che continua ad affascinare grandi e piccoli. Un simbolo della bellezza da cogliere e apprezzare al volo, che svanisce rapidamente e ritorna con nuove forme.

Di strada ne hanno percorsa davvero tanta: la loro storia ebbe inizio intorno all’ anno 1000 in Cina.

 

Dai primi “missili” al divertimento

Sembra che i primi a cimentarsi nell’ arte pirotecnica furono alcuni monaci cinesi, che compirono pionieristici esperimenti usando la polvere pirica scoperta intorno all’800.

L’ idea dei fuochi d’artificio per finalità d’intrattenimento, però, era ancora lontana: questa tecnica venne dapprima utilizzata per scopi militari.

Dai primi ordigni, scagliati con le catapulte, sembra che nel 1279 in Cina si passò alla realizzazione degli “antenati” dei razzi, lanciati contro gli invasori mongoli.

 

razzi_militari

 

 

La notizia dei nuovi utilizzi della polvere pirica si diffuse anche in Europa, tanto che nel 1245 il filosofo e alchimista inglese Roger Bacon, conosciuto come Ruggero Bacone, ne descriveva una formula vicina a quella attuale.

 

 

Quando si passò dalla guerra allo svago?

A quando pare dobbiamo aspettare il XIV secolo, quando nacquero in Germania le prime fabbriche di fuochi d’artificio. La diffusione di questi ritrovati nelle feste e nelle celebrazioni, però, fu molto lenta.

All’ inizio del XVII secolo nacquero in Europa due grandi scuole di pirotecnica: quella dei Ruggeri di Bologna e quella dei Clamer a Norimberga. Allora i fuochi d’artificio producevamo semplici effetti luminosi; per rendere più variopinto lo spettacolo, i Ruggeri li facevano esplodere dietro scenografie trasparenti colorate.

 

polvere da sparo

 

Nel 1785 avvenne un passaggio importante verso la concezione moderna dei fuochi d’artificio: il chimico francese Claude Louis Berthollet, usando il clorato di potassio, ne ottenne alcune versioni colorate. Si aprì così la strada per la ricerca sulle polveri che producevano diverse sfumature.

 

 

Un po’ di nozioni da “addetti ai lavori”!

Volete fare bella figura con gli amici, quando vi trovate ad ammirare insieme la magia di uno spettacolo pirotecnico?

Ecco alcune semplici nozioni “tecniche”!

Abbiamo le combinazioni esplosive fulminanti, che producono cioè una forte detonazione con o senza bagliore; quelle di lancio, che consentono di “sparare” un razzo o agiscono comunque da innesco; quelle di spaccata, che si aprono in un ventaglio di scintille colorate.

I vari fuochi vengono poi distinti in fuochi da terra, aerei o d’acqua a seconda dell’uso per cui sono concepiti.

Ogni colore deriva da un componente specifico: il rosso, ad esempio, dallo stronzio, il blu dal cloruro di rame, il verde dal bario.

Non esagerate con lo sfoggio delle competenze tecniche durante uno spettacolo: tanti gradiranno godersi in silenzio la meraviglia di forme e colori nel cielo notturno!

 

fuochi_artificio

 

 


Leggi anche:

  • frecce_tricolori
    Le Frecce Tricolori, uno spettacolo italiano nell’aria
  • stelle_cover
    Le stelle cadenti
  • bolle_cover
    ll fascino delle bolle di sapone continua a…
  • vincent_cover
    30 marzo 1853, nasceva Vincent van Gogh
  • Cover Giochi
    Giochi da tavolo dimenticati o quasi
Condividi

Contatti

    • Chiamaci
    • Assistenza clienti

 

Azienda

  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Segnalaci un immobile

Carta fedeltà

  • Scopri la carta fedeltà
  • Regolamento

Area legale

  • Privacy policy
  • Cookie policy
  • Informativa Clienti Titolari tessera fedeltà
  • Termini e condizioni
  • Segnalazioni Whistleblowing

Shop online

  • Vai allo shop online
© 2023 Ipersoap. GENERAL Srl - Società soggetta a direzione e controllo di GENERAL SERVICE HOLDING S.p.a. | Capitale Sociale: 715.363,00 i.v. - P.Iva e C.F. 01318250469 - c.c.i.a.a. 132695 (LU) - Trib. Lucca 17582
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}