ll fascino delle bolle di sapone continua a incantare grandi e piccoli
di Ugo Cirilli
In una celebre canzone di Mina le “mille bolle blu” che si librano nell’aria diventano un simbolo della leggerezza gioiosa dell’amore. L’immagine delle piccole sfere trasparenti che salgono in alto, portate dal vento, evoca una sensazione poetica di delicatezza. A molti ricorderà la spensieratezza dell’infanzia.
Sembra che questo passatempo abbia origini davvero remote: esistono dipinti e incisioni del XVI e XVII secolo che mostrano bambini divertirsi con le bolle di sapone. Alcuni artisti le trasformarono anche in un’immagine simbolica, per rappresentare la fragilità dei sogni di gloria e delle esagerate ambizioni. È probabile che il gioco sia nato casualmente, dall’osservazione delle bolle che si formavano in maniera spontanea durante il lavaggio, quando il sapone si diffuse su larga scala in Europa.
Le bolle di sapone: come si formano e i loro colori
Come sappiamo, le bolle possono formarsi anche nella sola acqua, quando strati del liquido intrappolano aria all’interno. La tensione superficiale che attrae tra loro le particelle d’acqua è però tanto forte, da far scoppiare presto le bollicine. Il sapone riduce tale tensione, permettendo il fenomeno che affascina ancora bambini e adulti.
La bellezza delle bolle di sapone deriva anche dalle sfumature di colore che assumono, trasformandosi in piccoli arcobaleni sferici che si librano nell’aria. Quando una bolla viene colpita da un raggio solare, una parte di questo viene riflessa subito, un’altra penetra prima all’interno. La bolla va gradualmente assottigliandosi fino a scoppiare. Quando la superficie è ancora piuttosto spessa riflette una luce di colore rosso. Perdendo spessore inizia a riflettere luce blu-verde; riducendosi ancora, tali colorazioni spariscono e la bolla arriva a scoppiare. L’acqua che la forma, infatti, tende verso il basso per la forza di gravità e la parte superiore si assottiglia gradualmente, fino alla rottura. Prima, però, la bolla ci regala il suo spettacolo.
Divertirsi con le bolle tra arte e giocoleria
Per divertirsi con questo passatempo troviamo in commercio svariati kit: dal classico tubetto che ha sul tappo un mini-labirinto in cui far correre una pallina, lanciato dalla storica azienda italiana Dulcop, agli strumenti per grandi bolle. Esiste anche una tecnica per creare… opere d’arte. Si preparano bicchieri contenenti ciascuno alcune gocce di colorante alimentare, liquido per bolle, o acqua con un cucchiaio di sapone per i piatti. Si soffia con una cannuccia nei contenitori fino a formare le bolle, poi, quando queste tendono a fuoriuscire dal bicchiere, si pongono a contatto con un foglio di carta. Scoppiando lasceranno insolite e affascinanti decorazioni colorate.
Certo, lo spettacolo più conosciuto rimane probabilmente il volo delle sfere trasparenti nel cielo. Esperti giocolieri con apposite attrezzature riescono a creare perfino bolle giganti, sorprendendo il pubblico dei loro show. È possibile cimentarsi con questa tecnica anche a casa, utilizzando un filo di ferro con cui formare un cerchio di 20 cm di diametro, o una coppia di bastoni uniti da un filo di lana. Online possiamo trovare consigli per fare pratica con questi strumenti e preparare una miscela adatta alle… super bolle! Per chi desiderasse approfondire e, magari, trasformare la passione per questi spettacoli in professione, esistono appositi corsi.
Anche oggi, in un’epoca dominata da device digitali e intrattenimento virtuale, il fascino delle bolle di sapone continua a incantare grandi e piccoli. Forse ci evoca quella leggerezza di cui parlava Italo Calvino, “che non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.