Vacanze in Sardegna
di Virginia Torriani
Mare color smeraldo e spiagge bianchissime, questa è la Sardegna, meta turistica dal fascino indiscusso, tanto che l’isola e i suoi piccoli arcipelaghi sono conosciuti anche come i Caraibi del Mediterraneo.
La natura selvaggia e incontaminata della regione è dominata dal mare e dalle sue coste: calette tortuose, masse rocciose e magnifiche insenature alternate a lunghissime spiagge di sabbia bianca e finissima. Chi al mare preferisce la montagna potrà andare alla scoperta della regione del Gennargentu, il più vasto complesso montano della Sardegna, che vanta scenari mozzafiato, ricchi di rigogliosa vegetazione e alberi secolari e poi animali e specie protette come mufloni, aquile reali e cervi sardi.
La Sardegna offre ai suoi visitatori anche storia e archeologia: i complessi nuragici sono sparsi su tutto il territorio. Si tratta di monumenti unici al mondo, che testimoniano una cultura antica e ancora in parte misteriosa risalente al XV secolo a. C.: i Nuraghi sono costruiti con grandi blocchi di pietra e si sviluppano intorno ad una torre centrale a forma di tronco di cono; in questi siti archeologici ancora oggi si possono cogliere i segni di antiche ritualità e di vita domestica dal fascino arcaico. Tra i tanti vale la pena ricordare il complesso di Barumini in provincia di Medio Campidano è nella lista del patrimonio mondiale Unesco.
Tra le spiagge sicuramente da vedere segnaliamo quelle del Parco Naturale dell’arcipelago della Maddalena, un’area marina e terrestre protetta, che comprende oltre 60 isole tra cui Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli – con la sua suggestiva spiaggia rosa – Santa Maria e Razzoli. Per vivere al meglio le bellezze del parco è possibile effettuare anche delle escursioni in barca tra baie e insenature.
Altra meta paradisiaca è la baia di Chia, una lunga striscia di spiagge e dune che corre lungo il fianco sud-occidentale della Sardegna: incastonata nel golfo degli Angeli, le spiagge di Su Giudeu, Cala del Morto e Cala Cipolla si alternano a piccoli promontori rocciosi, in un paesaggio segnato da laghetti e stagni abitati da magnifici fenicotteri rosa.
Non bisogna dimenticare poi una visita a Stintino e alla spiaggia della Pelosa, con la sua torre aragonese cinquecentesca: lunghe spiagge, mare cristallino, fondali bassi sono questi i fiori all’occhiello di questo piccolo borgo nato per ospitare le 45 famiglie costrette a lasciare l’Asinara che, nel 1885, si apprestava a diventare sede di un lazzaretto.
Oggi l’Asinara è un parco naturale e si può visitare con escursioni a bordo di fuoristrada per percorrere sentieri sterrati alla scoperta di rapaci, uccelli trampolieri, asinelli bianchi e altre specie protette.
Per gli appassionati di immersioni, invece, i punti più apprezzati sono Santa Margherita di Pula, nella parte più meridionale della costa, e il golfo di Cagliari, con i suoi fondali e le pareti rocciose.
Cagliari, soprattutto la parte vecchia, vanta anche diversi monumenti, come il Bastione di San Remy, icona dell’antico quartiere di Castello: costruito sulle antiche mura della città medievale, il Bastione deve il suo nome al primo Viceré piemontese, il Barone di Saint-Remy. Alla fine del XIX secolo fu trasformato in una scalinata attraverso la quale si accede ad una passeggiata coperta e alla panoramica terrazza Umberto I.
Un altro itinerario cittadino passa per Alghero, dove si possono apprezzare le vie e le piazzette del centro storico, gli antichi bastioni e le torri. Vicino ad Alghero si trova Bosa, incantevole cittadina medievale attraversata dal fiume Temo. In zona anche le famose grotte dedicate al dio Nettuno, raggiungibili con una scalinata di circa 600 gradini, che si snoda lungo la parete del massiccio di Capo Caccia: tra stalattiti e stalagmiti, il lago salato di Lamarmora, e varie sale naturali interne, le grotte si allungano per circa quattro chilometri.
La regione vanta infine un’interessante tradizione enogastronomica: formaggi, vini, mieli e molte altre produzioni tipiche da assaggiare e gustare nei numerosi agriturismi sparsi per tutta l’isola. Un itinerario del gusto non può che partire da Jerzu, la “città del vino”, un paese immerso nei vigneti dove si produce il tipico Cannonau Rosso DOC.