Il canguro: marsupiale australiano famoso in tutto il mondo
di Ugo Cirilli
Il suo nome, “canguro”, deriva da una parola aborigena che diede luogo a un fraintendimento. Era il 1770 quando il naturalista inglese Joseph Banks si trovò a esplorare la zona australiana del Queensland. Notò degli animali che non aveva mai visto prima, dei marsupiali capaci di saltare sulle robuste zampe posteriori. Chiese agli indigeni di cosa si trattasse, e loro risposero “gangurru”. Banks pensò che non avessero compreso la sua domanda e quella risposta significasse “non capisco”. Decise comunque di anglicizzare la parola per dare un nome alla nuova specie: “kangooroo”. Solo nel 1970 il linguista John B. Haviland avrebbe scoperto che non c’era stato nessun fraintendimento: “gangurru” era proprio il nome che gli indigeni davano ai canguri. Così, la scienza occidentale ha preso in prestito un’espressione antica della tradizione locale.
Da allora il canguro è diventato un simbolo dell’Australia e un animale conosciuto in tutto il mondo per le sue particolari caratteristiche.
Nati per il salto
In realtà quando parliamo di canguri indichiamo diverse specie, molto varie nell’aspetto e nelle dimensioni: il canguro lepre può pesare 1 kg, gli esemplari delle tipologie più grandi possono arrivare a 90 kg. Li accomuna, in genere, la struttura delle zampe, con gli arti posteriori molto più robusti e sviluppati. Una caratteristica che permette di fuggire compiendo grandi salti, anche per lunghe distanze. Il canguro rosso, ad esempio, può mantenere una velocità di 40 km/h per circa 2 km, ma riesce a raggiungere per brevi tratti i 70 km/h. I balzi dei canguri arrivano a 9 m. Le forti zampe posteriori vengono utilizzate anche come arma di difesa, per sferrare calci.
Le abitudini di questi animali sono in genere serali e notturne. Durante il pomeriggio, vivendo in habitat molto caldi in Australia, Nuova Guinea e Tasmania, preferiscono riposare all’ombra. Verso sera iniziano a cercare cibo; sono erbivori e ricavano buona parte dell’acqua necessaria dall’alimentazione. A bassa velocità procedono a quattro zampe, ricorrendo al famoso salto per gli spostamenti rapidi. È facile vederli nella tipica postura eretta; oltre agli arti posteriori si appoggiano alla coda, molto robusta.
Il marsupio
Una caratteristica famosa dei canguri, assieme al salto, è il marsupio. Questa “sacca naturale” presente sull’addome dell’animale serve a proteggere i piccoli neonati. Il baby canguro, infatti, nasce prematuro: misura appena un paio di cm, non ha pelliccia, è praticamente in uno stato embrionale. Così, trascorre le prime settimane nel marsupio materno, dove viene allattato. Piano piano, sviluppandosi, inizia a uscire sempre più spesso, fino a lasciarlo definitivamente tra 7 e 10 mesi d’età.
Canguri… particolari
Abbiamo visto le caratteristiche principali del canguro. Concludiamo con alcune curiosità.
- Roger, il canguro “palestrato”
Roger, morto nel 2018 a 12 anni, era un canguro che viveva nel centro Kangaroo Sanctuary di Alice Springs, Australia. Divenne famoso per la stazza, 2 m per 89 kg e soprattutto per la muscolatura notevole, che gli dava un aspetto da… culturista. Riusciva a piegare un secchio di metallo con le zampe anteriori.
- Lulu, che salvò… il suo salvatore
Nel 2003 Lulu, una femmina di canguro, salvò l’uomo che l’aveva allevata dopo che era rimasta orfana, Leonard Richards. L’agricoltore era stato tramortito dalla caduta di un grosso ramo, sotto il quale era intrappolato. Lulu attirò sul luogo con i suoi versi la moglie di Richards.
- I canguri che non saltano
Esiste un genere di canguri che non saltano: i dendrolagus, 16 specie chiamate canguri arboricoli. Come dice il nome, si sono adattati a vivere sugli alberi. Hanno una struttura tozza e non si muovono a salti. A terra sono piuttosto lenti, mentre sui rami si dimostrano agilissimi. I balzi li compiono solo dagli alberi al suolo: sono stati osservati lanciarsi da oltre 9 m senza ferirsi.
- Il canguro “fantasma”
Concludiamo con una nota di mistero: il canguro… “fantasma”. Così viene chiamato un ipotetico animale che sarebbe stato avvistato più volte in America. Viene descritto come simile a un canguro, con occhi luminescenti e capace di spiccare grandi salti. Non esistono però prove della sua esistenza. Qualcuno pensa che si sia trattato di canguri fuggiti da qualche zoo, o di storie inventate.
Anche senza scomodare avvistamenti misteriosi, il canguro rimane una creatura davvero interessante per le sue caratteristiche uniche.