12 agosto, Giornata mondiale dell’elefante
di Ugo Cirilli
Mastodontico, con un peso che può raggiungere gli 8000 kg e lunghe zanne ricurve, in natura l’elefante sembra avere poco da temere. La sua fisionomia riesce a scoraggiare anche il predatore più famelico. L’evoluzione che lo ha plasmato non ha fatto però i conti con l’uomo.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura, IUCN, ha inserito l’elefante asiatico tra le specie a rischio di estinzione e quello africano tra le specie vulnerabili. Del primo rimangono infatti solo 40.000 esemplari nel mondo, del secondo circa 400.000.
I pericoli che minacciano gli elefanti
A mettere a repentaglio la sopravvivenza di questi animali sono in particolare il bracconaggio e la distruzione dell’habitat naturale.
Il mercato dell’avorio induce una caccia spietata che, secondo dati del WWF, causa solo in Africa la morte di circa 20.000 elefanti ogni anno. Alcune stime portano la cifra a 30.000. Il business illegale ha ramificazioni internazionali: è recente la notizia del ritrovamento di un vero tesoro di oggetti in avorio in un appartamento di Milano. Alcuni recavano etichette con il prezzo ed erano pronti, probabilmente, per la vendita clandestina.
Anche la deforestazione, dovuta alle attività agricole e all’ espansione dei centri abitati, rappresenta un grave rischio. Molti pachidermi vivono al di fuori delle aree protette e rischiano di trovarsi privi del necessario nutrimento, considerando che consumano grandi quantitativi di vegetali ogni giorno.
Una Giornata dedicata alla tutela degli elefanti
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia, nel 2012 è stata istituita la Giornata mondiale dell’elefante, World Elephant Day. La ricorrenza è nata da un’idea dei documentaristi Patricia Sims e Michael Clark assieme alla Elephant Reintroduction Foundation, ente no-profit tailandese che ha salvato da morte certa 84 esemplari tra il 1998 e il 2012.
Durante la Giornata, celebrata ogni anno il 12 agosto, si svolgono iniziative dedicate all’informazione e alla tutela, in un clima di confronto e scambio di esperienze. L’azione degli attivisti ha portato all’adozione di misure sempre più drastiche contro il commercio illegale d’avorio, da parte di Paesi come la Cina, gli Stati Uniti e la Tailandia. Un altro importante argomento dibattuto durante la ricorrenza è la tutela degli elefanti in cattività, che devono godere di condizioni idonee.
Attualmente, la Giornata è supportata da ben 65 organizzazioni ambientaliste in tutto il mondo. Come possiamo dare un contributo? Ad esempio, condividendo informazioni sulla delicata condizione in cui versano i grandi animali, sui pericoli che li minacciano, sulle iniziative in loro difesa.
Ricordiamo poi che la vendita di prodotti in avorio è vietata, a meno che non si tratti di oggetti antichi. Occorre una perizia che ne determini la datazione, che dev’essere antecedente il 1947. Gli oggetti realizzati tra il 1947 e il 1990 possono essere venduti solo se accompagnati da un’apposita certificazione, è invece vietato il commercio di quelli successivi al 1990. Se ci imbattiamo in prodotti d’avorio, quindi, assicuriamoci di non alimentare il mercato clandestino e richiediamo la documentazione necessaria. Un trucco utilizzato dai commercianti illegali, infatti, è presentare come datati (quindi legali) oggetti realizzati in tempi più recenti.
Possiamo poi informarci online sulle varie petizioni e iniziative di tutela, alle quali eventualmente contribuire.
I colossali pachidermi sono più fragili di quel che sembra e la loro sopravvivenza dipende anche dal comportamento dell’uomo.