La fioritura delle lenticchie
di Virginia Torriani
La bellezza della natura che si rinnova ogni anno. E’ lo spettacolo dei fiori, che va in scena tra giugno e luglio nei campi del Pian Grande di Castelluccio di Norcia: i prati nella prima periferia e nella piana circondata dai monti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, assumono le forme e i colori di un dipinto. Come in una straordinaria opera d’arte le distese erbose si tingono di colori differenti tra il rosso dei papaveri, il bianco delle margherite, l’azzurro dei narcisi e le tante altre sfumature dei petali di altrettanti fiori.
La fioritura di questa distesa colorata, in questo piccolo paesino nel cuore dell’Umbria, è attesa con trepidazione e rappresenta un evento storico e culturale molto sentito e amato. Si racconta che questo momento sia collegato alla coltivazione e alla fioritura della lenticchia; in realtà questo è vero solo in parte.
Il paese di Castelluccio, abitato da soli 120 abitanti, è famoso appunto per la produzione di lenticchie. La pianta della lenticchia fiorisce da maggio a luglio, e la sua crescita coincide con una vera e propria esplosione di altri fiori e colori, che grazie ai contadini locali danno vita allo spettacolo della fioritura sopracitato. Gli agricoltori della zona infatti, per preservare i campi e non utilizzare i pesticidi nei momenti in cui vengono coltivate le lenticchie, hanno sempre lasciato che anche le altre piante prosperassero nei terreni, traendone moltissimi benefici. E’ in questo modo che, in attesa della crescita delle lenticchie, le piante infestanti si sono date il cambio, dando vita a uno spettacolo floreale naturale, con specie vegetali di diversi colori.
In base al periodo, si possono ammirare le fioriture di diverse piante e quindi altrettante esplosioni di colori. Si parte a inizio maggio con le orchidee selvatiche che sbocciano sul versante settentrionale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sui prati del Ragnolo. I Monti Sibillini vantano 37 tipi diversi di orchidee multicolori, tra cui le particolarissime orchidea scimmia e ape, che ricordano per forma e colore gli animali da cui traggono il nome. Alla fine di maggio segue la fioritura dei tulipani gialli sul Pian Grande: si tratta di un fiore estremamente raro, tanto da esser stato inserito nella lista di specie a rischio di estinzione dalla regione Umbria. A partire da metà giugno è la volta di un’altra sfumatura di giallo, quella dei fiori a grappolo della senape selvatica, che a fine estate si trasformeranno in baccelli contenenti i semi. Sempre nello stesso periodo, tra le macchie di giallo e di bianco, iniziano a farsi largo i primi papaveri rossi, che hanno la loro massima fioritura a fine giugno. All’inizio di luglio ecco che spunta il blu del fiordaliso, l’ultimo fiore a sbocciare tra i campi perché più bisognoso di luce rispetto agli altri fiori.
Per tutto il periodo, da maggio a luglio, in questa esplosione di fioriture, si inseriscono anche i piccoli fiori bianchi dei pregiati legumi di Castelluccio.