5 serie TV tratte da libri di successo
di Ugo Cirilli
Le serie TV stanno raggiungendo livelli di complessità e originalità sempre maggiori; non sorprende che alcune siano ispirate da romanzi di successo, con trame ricche di colpi di scena e personaggi ben caratterizzati. Ma l’incontro tra la letteratura e la cinepresa non è certo una novità. Ecco cinque popolari serie nate dalla carta stampata!
Il commissario Montalbano (regia di Alberto Sironi)
Il commissario più famoso della TV italiana, un successo clamoroso anche quando viene trasmesso in replica, nasce dalla fantasia del compianto Andrea Camilleri. La serie, prodotta dal 1999, a modo suo ha rappresentato una scommessa: dall’insolito linguaggio ricco di sfumature dialettali, al cambiamento dell’aspetto del protagonista rispetto ai romanzi. Nei libri di Camilleri, infatti, il commissario ha capelli e baffi! Nonostante questo, anche per molti lettori ormai il suo volto è quello dell’attore Luca Zingaretti. E la fiction ha conquistato un numero impressionante di fan anche all’estero, dal Regno Unito alla Svezia (Paese coproduttore assieme a Rai, tramite la compagnia pubblica SVT).
Il nome della rosa (regia di Giacomo Battiato)
La miniserie in otto puntate è la trasposizione del fortunato romanzo omonimo di Umberto Eco, edito per la prima volta nel 1980 e vincitore del Premio Strega a soli otto mesi dalla pubblicazione. “Il nome della rosa” in versione cartacea ebbe un tale successo che Eco nel tempo se ne dispiacque, sostenendo che avesse oscurato gli altri suoi romanzi, da lui ritenuti migliori.
La versione televisiva ha avuto una distribuzione notevole: trasmessa in 132 Paesi, è la seconda serie italiana più venduta nel mondo dopo “Gomorra”. L’ambientazione medievale tra dramma storico, giallo e thriller, le citazioni colte e le accurate ricostruzioni del romanzo hanno richiesto un lavoro notevole, con location come il Castello di Roccascalegna in Abruzzo e la supervisione di esperti dell’Università di Salerno, per i dialoghi in lingua occitana.
L’amica geniale (regia di Saverio Costanzo)
Premiata come “miglior serie rivelazione” agli americani Gotham Independent Film Awards, questa produzione Italia-USA è tratta da una serie di romanzi circondati da un “hype” notevole: quelli della misteriosa scrittrice Elena Ferrante, di cui non si conosce il volto (tanto che qualcuno dubita addirittura della sua esistenza). Una serie bestseller incentrata sul rapporto tormentato tra le amiche Lila e Lenù, fin dalla loro infanzia in un quartiere povero della Napoli anni ’50.
I libri (e la fiction) seguono l’evolversi del legame tra le due protagoniste nel tempo, motivo per cui le opere della Ferrante sono state catalogate come “romanzi di formazione”. Sullo sfondo, si stagliano tematiche come la condizione femminile in Italia e alcuni eventi cruciali della storia del nostro Paese, come le proteste del ’68 e degli anni ’70.
Sex and the City (regista principale: Michael Patrick King)
La popolare serie TV sul gruppo di amiche newyorkesi nasce dai romanzi di successo di Candace Bushnell. Il primo è stato pubblicato nel 1997, i successivi nel 1999 e nel 2000. Rispetto alla versione televisiva, i romanzi presentano alcune lievi differenze: ad esempio non emerge il personaggio di Carrie Bradshaw, a tutti gli effetti coprotagonista assieme alle altre.
Ideata da Darren Star, creatore delle serie “Beverly Hills 90210” e “Melrose place”, la serie ha riscosso un successo notevole forse anche per l’originalità dell’idea: rappresentare la vita quotidiana di alcune single intorno ai 35-40 anni d’età, toccando il tema della sessualità e delle relazioni in maniera assai esplicita, ma abbracciando anche questioni come l’emancipazione della donna e il suo ruolo sociale. “Sex and the City” ha ispirato anche due film, usciti al cinema nel 2008 e nel 2010.
House of Cards (regia di David Fincher)
La serie americana che racconta gli intrighi di potere del politico Frank Underwood, nella sua scalata per diventare Presidente tra manipolazioni e tradimenti, è il remake di un’omonima miniserie britannica. Quest’ultima deriva a sua volta da una trilogia di romanzi dello scrittore Michael Dobbs, il primo dei quali è intitolato proprio “House of cards”.
Nei libri, le vicende narrate sono ambientate in Inghilterra e vedono protagonista Francis Urquhart, un esponente di spicco del Partito Conservatore determinato a prendere il posto del Primo Ministro.
Lo stesso scrittore è stato un politico, capo dei Conservatori quando Margareth Thatcher era Primo Ministro e vicepresidente del Partito dal 1994 al 1995. Un aspetto che lo ha sicuramente aiutato a dare credibilità alle ambientazioni dei suoi romanzi. Ad “House of cards” hanno fatto seguito “To play the King” del 1992 e “The final cut” del 1995.