Halloween, le origini della festa
di Virginia Torriani
Halloween è ormai alle porte: in tutto il mondo il prossimo 31 ottobre si festeggerà questa ricorrenza ormai entrata di fatto anche nelle festività del nostro Paese.
Le origini di Halloween sono antichissime ed estremamente diverse da come la festa è arrivata a noi oggi.
Contrariamente a quanto comunemente si crede non si tratta di una festività importata dagli Stati Uniti: le sue origini sono bensì tutte europee, precisamente celtiche. Halloween era infatti collegato alla festa di Samhain, una parola che deriva dall’antico irlandese e significa “fine dell’estate”. Come altri popoli antichi anche i Celti misuravano il tempo in base alle stagioni e ai cicli del raccolto; Samhain era appunto la festa che segnava il passaggio dalla fine dell’estate all’inizio dell’inverno. Oltre a simboleggiare un momento di passaggio, si credeva che nella notte di Samhain il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti diventasse così sottile da poter essere attraversato: i morti potevano così tornare nel mondo dei vivi ed entrare in contatto con loro. La festa di Samhain era quindi anche un momento in cui celebrare e onorare i propri cari defunti.
Queste origini sarebbero confermate anche dal nome “Halloween”, che letteralmente sarebbe una variante scozzese del completo “All Hallows’ Eve” ovvero “Notte di tutti gli spiriti sacri”, cioè la vigilia di Ognissanti.
La festività è stata importata in America solo successivamente per via delle intense migrazioni irlandesi dell’800 e solo negli ultimi anni del secolo Halloween ha assunto carattere consumistico, con un oscuramento progressivo dei significati originari. Festeggiamenti che durano interi weekend sono ormai tipici in tutti gli Stati di influenza anglofona: negli USA, in Irlanda, Australia e Regno Unito Halloween viene festeggiato come una “festa del costume”.
Secondo un’altra ricostruzione l’origine del nome andrebbe ricercata nel racconto del personaggio di Jack O’ Lantern, un fabbro irlandese, che riuscì più volte ad ingannare il diavolo, ma che alla fine pagò un prezzo altissimo: rifiutato sia dal paradiso che dall’inferno, Jack fu costretto a vagare come un fantasma nel mondo dei vivi per l’eternità alla sola luce di una zucca “scavata” contenente una candela. Poiché il termine inglese per scavare è “to hollow” e quindi l’atto di scavare è “hollowing” da ciò deriverebbe il nome Halloween. La zucca intagliata e illuminata disposta fuori dalla propria casa è rimasto uno dei simboli della notte di Halloween tutt’oggi: secondo la tradizione sarebbe esponendola in questo modo che si comunica a Jack che lì non c’è posto per lui.
Anche la frase “Dolcetto o scherzetto” (trick or treat) che tanto diverte i bambini in questa ricorrenza rimanderebbe in realtà a una formula di rito tradizionale. Quest’usanza risalirebbe infatti al Medioevo e alla pratica dell’elemosina: il giorno di Ognissanti i mendicanti andavano di porta in porta, ricevendo cibo in cambio di preghiere per i cari defunti.