Il Calendario dell’Avvento: le origini della tradizione
di Ugo Cirilli
Il Natale è soprattutto attesa: l’attesa della nascita di Gesù, che verrà celebrata da tutta la famiglia. Solo in quella data, secondo la tradizione, sarà possibile scartare i doni che i piccoli troveranno sotto l’albero.
Esiste però un oggetto che permette di anticipare gradualmente la sorpresa dei regali, rendendo allo stesso tempo tangibile l’avvicinarsi del 25 dicembre. È il Calendario dell’Avvento, oggi diffuso in una gran varietà di versioni. Chi ebbe questa intuizione?
L’ inventore del famoso Calendario fu Gerhard Lang, un editore tedesco, nei primi anni del ‘900. Si dice che la sua idea nacque da un ricordo d’infanzia: nel mese di dicembre la madre gli preparava tanti piccoli sacchetti, contenenti ognuno un biscotto speziato. Il bambino ne apriva uno al giorno, fino all’ arrivo del Natale.
Divenuto editore, Lang dapprima realizzò un calendario con un disegno per ogni giorno del mese. L’anno successivo ebbe l’idea di applicarvi delle finestrelle, richiamando l’usanza della sua infanzia. Al loro interno inserì piccole figure a tema religioso, da ritagliare e comporre. La versione successiva del calendario fu praticamente uguale a quella attuale: alle figurine furono sostituiti dei dolcetti, come i cioccolatini.
Nacque quindi in Germania una tradizione che divenne presto popolare anche in altri Paesi. Oggi se ne contano davvero tante interpretazioni: da quelle classicamente “golose” ai calendari in cui prevale la componente spirituale, con frasi che spingono alla riflessione dietro ogni finestrella. Data la semplicità dell’idea base, i più creativi potranno divertirsi a realizzare con le proprie mani un Calendario dell’Avvento personalizzato. Online, ad esempio sul noto social Pinterest, è possibile trovare idee per tutti i gusti.
Quando l’Avvento sorprende
Concludiamo con alcune raffigurazioni davvero singolari e sorprendenti del Calendario dell’Avvento.
A Legnano, Milano, dal 2017 l’amministrazione commissiona la realizzazione di un calendario in 24 pannelli illustrati di 300 x 200 cm. Le opere vengono esposte sulla facciata di un palazzo: dall’inizio di dicembre ne viene rivelata al pubblico una al giorno. Dopo l’intervento degli artisti Velasco Vitali e Giosetta Fioroni, rispettivamente nel 2017 e nel 2018, quest’anno le maxi-caselle raffigurano elementi della storia e della cultura locale e sono riprodotte anche su piccoli calendari da portare a casa.
A Bolzano spetta comunque la palma del più grande Calendario dell’Avvento italiano mai realizzato, con le 24 finestre dello storico Palazzo Max Valier trasformate in altrettante caselle datate.
Il Calendario prodotto quest’anno da una società belga sorprende per il valore da capogiro: in vetro a filigrana con 24 diamanti scolpiti, ha il costo esorbitante di 1,7 milioni di sterline. Una catena inglese di centri commerciali ha pensato invece agli amanti dei sapori piccanti: propone un Calendario dell’Avvento in cui le caselle svelano campioni di salse al peperoncino, di diversa intensità.