Comacchio e dintorni: tra bellezze naturali ed enogastronomia
di Virginia Torriani
Chi cerca una vacanza a contatto con la natura, a ritmi slow, ma al contempo ricca di stimoli culturali tra storia, eventi e manifestazioni, trova una meta ideale nella Riviera Adriatica Ferrarese. Comacchio e i dintorni del Parco del delta del Po offrono svago, cultura e relax.
Comacchio, piccola perla dell’Emilia Romagna, è conosciuta anche come la “piccola Venezia a misura d’uomo”; la cittadina, a circa 50 km da Ferrara, nasce da tredici isolotti raggruppati fra il Delta del Po e il mare, e venne fondata probabilmente dagli Etruschi. E’ un borgo perfetto per essere visitato a piedi o a bordo delle tipiche “batane”, antiche imbarcazioni sottili e lunghe.
Il primo edificio che si incontra nel corso della visita di Comacchio è il Trepponti, o Ponte Pallotta, emblema del paese. A poca distanza, tra i canali e le case in tinta pastello, la cattedrale di San Cassiano, con la torre campanaria. Il percorso ideale prosegue passando il Ponte degli Sbirri, che deve il proprio nome alle antiche carceri che gli sorgevano accanto, per raggiungere Palazzo Bellini, sontuoso edificio ottocentesco, oggi sede della Biblioteca civica e dell’Archivio storico.
Il borgo vanta alcuni musei interessanti: per gli amanti dell’arte contemporanea un salto al MARB, il Museo Alternativo Remo Brindisi, è d’obbligo. Immerso nel verde della pinete, l’edificio venne costruito nei primi anni ’70 su progetto dell’architetto Nanda Vigo ed è stato la dimora estiva del maestro Remo Brindisi. Oggi ospita la preziosa collezione di arte contemporanea del Maestro, con opere di Fontana, Picasso, Warhol e Pollock.
Le Valli di Comacchio ed il Delta del Po
Negli immediati dintorni del centro storico si snodano le Valli di Comacchio, cuore del Parco del Delta del Po e patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco a partire dal 1999.
Lunghissime lingue di sabbia dorata, realizzate in parte dall’uomo in parte dall’acqua, le Valli di Comacchio formano un’ampia zona lagunare adagiata sull’Adriatico, fra il Po e il suo antico affluente Reno. Con la loro acqua salmastra, la scarsa profondità, sono l’habitat perfetto per molte specie di uccelli acquatici ed ospitano un’ampia varietà di ecosistemi: tra lagune, oasi, pinete e boschi secolari è facile infatti imbattersi in fenicotteri, cavalieri d’Italia, spatole, avocette e volpoche.
In questi straordinari contesti abbondano le attività da praticare all’aperto. Si possono effettuare escursioni in barca accompagnati da guide ambientali alla scoperta delle vecchie stazioni di pesca, con gli edifici e gli arredi originali dei casoni, le attrezzature dei Vallanti (i pescatori) e il Laviero, un impianto ricostruito in canna palustre secondo la tradizione. Nelle Valli di Comacchio si può anche far parte dell’equipaggio delle batane e cimentarsi nella pesca di anguille, gamberetti e sogliole. Se invece si vuol provare la raccolta delle vongole, i pescatori della Sacca di Goro sono disposti ad insegnare tutti i segreti della tradizionale “rasca”.
Sono molti anche i percorsi ciclabili della zona e c’è la possibilità di spostarsi attraverso il sistema di navigazione portando a bordo la propria bicicletta; per gli appassionati di birdwatching e della fotografia naturalistica, invece, è imperdibile una visita alla Sacca di Goro, la laguna a forma di mezzaluna compresa fra il Po di Goro e il Po di Volano.
Non manca infine la possibilità di effettuare tour alla scoperta delle specialità eno-gastronomiche del posto: tra i Presidi Slow Food locali c’è l’anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio; gli appassionati delle specie ittiche troveranno anche interessante una visita al MARB e alla Manifattura dei Marinati, la fabbrica-museo che mostra il ciclo di lavorazione delle anguille, pescate da secoli nelle acque salmastre di Comacchio e conservate con un procedimento di marinatura rimasto inalterato nel tempo.