Giacca di pelle
di Virginia Torriani
Complice un inverno straordinariamente mite siamo già quasi pronti a riporre definitivamente nell’armadio cappotti e piumini. Con l’arrivo della bella stagione è il caso infatti di tirare fuori un capo intramontabile: la giacca di pelle.
Originariamente creata e utilizzata in ambito militare – la sua capacità di tenere caldo ed essere al contempo estremamente resistente la resero uno dei capi più utilizzati da ufficiali e aviatori durante il primo conflitto mondiale -, venne ufficialmente lanciata sul mercato fashion alla fine degli anni ’20. Fu solo però negli anni ’50 che raggiunse la massima popolarità: grazie al film “Il Selvaggio” e al suo protagonista, un giovanissimo Marlon Brando, che impersonava il capo di una banda di motociclisti, la giacca in pelle dal taglio a chiodo divenne a tutti gli effetti la divisa ufficiale dei veri biker di tutto il mondo.
È soprattutto in questo fortunato modello che la giacca in pelle si fa icona di stile, adattandosi straordinariamente alle tendenze dei decenni successivi: abbraccia il rock, il pop, il punk e il metal rivelando un’anima estremamente versatile senza mai tradire la propria personalità squisitamente anticonformista. Così ripercorrendo la storia di questo capo di abbigliamento assieme a quella del cinema si passa da “Il Selvaggio” a “Grease” e poi da “Top Gun” a “Indiana Jones” fino a “Il Corvo” e “Matrix”, senza mai perdere quel sapore di attualità e, soprattutto, senza mai stancare.
Quest’anno a farla da padrona saranno proprio i modelli che si rifanno alla trilogia di fantascienza: lunghi trench in pelle da abbinare a gonne e pantaloni ultra avvolgenti e femminili, per uno stile minimale, ma estremamente audace e seducente.
Ricordate i volumi XL di piumini e cappotti? Anche per la giacca in pelle si assisterà a una tendenza simile: andrà per la maggiore un taglio camicia, un po’ squadrato e un po’ over. Il vero must have sarà la variante safari, in nappa color kaki o salvia, tasche applicate e colletto a punta, da ingentilire con una cintura in vita.
Il modello chiodo è ormai un classico e non conosce tramonto, ma si aggiorna per adattarsi a nuovi, inediti abbinamenti. Largo a zip e fibbie, agli automatici sotto il colletto – originariamente servivano per evitare lo sbattimento una volta raggiunta una certa velocità in moto – alla cerniera anteriore leggermente spostata sul lato, ma si ingentiliscono i colori – soprattutto tonalità pastello – si accorciano gli orli e le cuciture si fanno più aderenti al busto. Una versione meno grounge e più bon ton insomma, da abbinare a romantiche gonne in tulle, abiti a palloncino o jeans e pantaloni effetto second skin.