Viaggiare nel 2020
di Virginia Torriani
L’ economia della condivisione e le opportunità legate alla tecnologia stanno modificando radicalmente molti ambiti della nostra vita, tra questi anche il modo in cui organizziamo e trascorriamo le nostre vacanze.
In particolare la Sharing Economy, ovvero la possibilità di utilizzare un servizio o un bene senza doverlo necessariamente acquistare, ci consente di usufruire di questi giusto per il tempo in cui ne abbiamo affettivamente bisogno. Il concetto è: si smette di possedere e si comincia a condividere. Per risparmiare non solo sul proprio portafoglio, ma anche da un punto di vista sociale ed ecosostenibile.
Basti pensare ai servizi di car sharing, che hanno rivoluzionato il concetto di mobilità su strada. Oggi nelle grandi città si può “noleggiare” un’auto, una bicicletta o un monopattino per spostarsi da una zona all’altra secondo i propri ritmi, senza inquinare e senza preoccuparsi del posteggio. Per le tratte più lunghe si possono invece condividere le spese di viaggio con passeggeri fino al giorno prima sconosciuti.
Sono sempre di più i siti web e le app di “condivisione“, che consentono di usufruire di servizi come trasporto, ma anche vitto, alloggio in totale sicurezza per gli utenti.
L’ ultima resistenza a queste tipo innovazioni è rappresentata dal timore di ritrovarsi vittima di truffe o, peggio, in pericolo. Grazie però a un sistema preciso e affidabile di feedback certificati è possibile conoscere il parere di altre persone, che hanno già fatto esperienza del servizio che ci interessa.
Non solo i mezzi, ma anche gli alloggi possono essere condivisi. Si tratta di un’opportunità particolarmente interessante, dal momento che, sempre più spesso quando si viaggia si è alla ricerca di esperienze autentiche e niente quanto i consigli delle persone del luogo riescono a far conoscere realmente una località. Così, oltre alle consuete sistemazioni in hotel o all’affitto di case vacanze è possibile condividere una casa o un posto letto. Le possibilità sono diverse: se per i giovanissimi può bastare un divano rifatto per la notte, per chi viaggia in famiglia o con bambini potrebbe essere più comodo ricorrere a un sistema di home exchange, che consente di scambiarsi casa tra gli utenti iscritti a questo tipo di community per il periodo delle ferie.
Infine ad essere cambiato è anche il modo in cui organizziamo escursioni e tempo libero. Dalle cene in casa – un’occasione perfetta per conoscere gente locale e vivere un’esperienza inedita – fino agli accompagnatori locali, in gergo buddy, veri e propri angeli custodi che vi guideranno alla scoperta della vostra meta di viaggio attraverso visite fuori dai soliti circuiti turistici.