5 miti da sfatare
di Ugo Cirilli
Oggi conosciamo bene i concetti di “bufale” e “fake news”, notizie fasulle che spesso circolano a lungo online prima che qualcuno le smentisca.
In molti casi si tratta di informazioni manipolate intenzionalmente, magari con lo scopo di aumentare le visualizzazioni di un sito Internet. Esistono però anche false credenze nate in maniera più trasparente, senza secondi fini. Convinzioni che si sono diffuse fino a radicarsi nella cultura popolare, magari già dal periodo pre-web.
Vediamone alcune e… sfatiamole!
Il toro si agita per il colore rosso
Nella corrida il torero sventola un drappo rosso per provocare la reazione del toro. È nata così la falsa credenza che vede questi animali particolarmente disturbati da quel colore. La scienza ha scoperto che i tori distinguono male le tonalità, percependone in pratica solo due: il giallo e il blu.
Cosa agita allora il toro nella corrida? Semplice, il gesto frenetico con cui viene mosso il drappo. Di fronte ai tori, quindi, dobbiamo stare attenti a non fare movimenti troppo bruschi, più che al nostro abbigliamento!
Il cammello immagazzina acqua nelle gobbe
Il cammello è un animale tipico del deserto, capace di sopravvivere molti giorni senza idratarsi. È nata così la credenza che vede nelle sue gobbe dei serbatoi naturali d’acqua. In realtà, tali parti del corpo del cammello immagazzinano grasso, non liquidi. Gli permettono così di resistere a lungo senza nutrirsi: può sopravvivere 20 giorni senza cibo e acqua. Se le gobbe contengono solo grasso, come può evitare di bere per tanto tempo? La risposta è nel suo organismo. Rispetto agli altri animali il cammello ha reni, intestino e colon che riescono a trattenere i liquidi molto meglio.
L’emisfero destro del cervello è creativo, il sinistro è logico
Questa falsa credenza è talmente radicata da essere ripresa, a volte, da siti web autorevoli. Nacque dallo studio di alcuni pazienti che, per ridurre gravi crisi epilettiche, si erano sottoposti a un intervento chirurgico che separava gli emisferi cerebrali. Dai dati delle ricerche è emersa una prevalenza dell’emisfero sinistro nell’elaborazione linguistica, del destro nella comprensione delle emozioni. È sbagliato, però, trarre la conclusione di una metà del cervello “logica” e una “creativa” ed “emotiva”. Oltretutto, chiunque abbia gli emisferi cerebrali ancora collegati li utilizza in sinergia, attraverso il corpo calloso che li unisce. È difficile, quindi, tracciare una netta separazione di funzioni nell’individuo sano.
Sudando possiamo dimagrire
Un falso mito purtroppo molto diffuso tra i praticanti amatoriali di fitness: sudare tanto durante l’allenamento favorirebbe il dimagrimento. In realtà con il sudore non perdiamo grasso, ma liquidi e sali minerali. Un eventuale, lieve calo di peso legato alla sudorazione intensa sarà dovuto alla perdita dei suddetti elementi.
Il dimagrimento viene ottenuto consumando calorie, non sudando. Evitare di bere durante l’allenamento, indossando magari capi pesanti per aumentare la sudorazione, risulta perfino rischioso. È importante, infatti, reintegrare i liquidi persi idratandosi durante e dopo la sessione di fitness.
Meglio utilizzare lo zucchero scuro di quello bianco
L’idea che lo zucchero scuro, spesso detto “di canna”, sia sempre da preferire a quello bianco è infondata. Dal punto di vista chimico entrambi gli zuccheri contengono la stessa molecola, il saccarosio. Quello scuro, chiamato anche “zucchero grezzo”, è semplicemente meno raffinato. Contiene una percentuale di melassa, a dire il vero piuttosto ridotta: tra l’1 e il 5%. La melassa, sostanza ottenuta durante la lavorazione della canna e usata come dolcificante, presenta quantità molto basse di alcuni minerali e vitamine. Tuttavia, come abbiamo visto la melassa nello zucchero grezzo è davvero scarsa. Considerando poi che di zucchero ne assumiamo giornalmente poco, non possiamo dire che la versione scura dia particolari benefici all’organismo.
Questo articolo è un testo puramente informativo e non rappresenta in nessun modo prescrizioni o consigli medici.