Il Lago di Resia, uno dei più conosciuti e fotografati al mondo!
E’ uno dei laghi più conosciuti e fotografati al mondo, noto per il suo famoso campanile che spunta dalle acque. Il Lago di Resia, a Curon Venosta, è il più grande bacino d’acqua dell’Alto Adige: è lungo ben 6,6 km e largo 1 km.
Circondato dalle montagne della Vallelunga, una delle valli più selvagge e incontaminate dell’arco alpino, sulle rive del lago si affacciano i comuni di Resia e Curon Venosta e i borghi Casone e Spin.
Situato nelle vicinanze del Passo Resia, il lago è anche una meta ricca di storia e leggende.
Fino agli Cinquanta sul territorio del Passo si trovavano tre laghi naturali: il Lago di Resia, il Lago di Curon ed il Lago di San Valentino alla Muta.
Tra il 1947 e il 1949 vennero però completati i lavori di una grande diga per la produzione dell’energia idroelettrica e, successivamente, due dei tre bacini naturali del Passo Resia – il Lago di Resia e di Curon – vennero uniti.
L’acqua inghiottì per sempre il vecchio paese di Curon Venosta e parte del comune di Resia, che oggi sono sommersi a 22 metri di profondità. Gli abitanti furono costretti ad abbandonare tutto: case, masi, campi e strade… Costretti ad emigrare poco lontano, costruirono la nuova Curon Venosta e una nuova vita, nonostante le proteste.
A testimoniare il passato e i paesi oramai cancellati dall’acqua, rimangono i ricordi degli anziani e il campanile della Chiesa romanica di Santa Caterina d’Alessandria. L’edificio risalente al 1357 è infatti l’unico sopravvissuto all’esplosione che demolì circa 160 costruzioni.
La leggenda narra che, nelle notti d’inverno, quando il lago ghiaccia e il campanile si può addirittura raggiungere a piedi, si sentano ancora suonare le campane. Si tratta però solo di una storia popolare perché le campane vennero rimosse il 18 luglio 1959, prima della creazione del bacino artificiale.
Oggi il lago e il vicino paese di Curon Venosta sono gettonatissime mete turistiche sia in inverno che in estate. Il piccolo Comune conta circa 2.450 abitanti e, situato com’è al confine con l’Austria e la Svizzera, vanta una montagna autentica e poco affollata.
Una visita al Museo Alta Val Venosta permette di scoprire la storia del lago, di Curon e di Resia, attraverso foto storiche e oggetti di vita contadina.
Il lago, popolato da pesci persici, lucci, salmerini e coregoni, si presta a svariate attività all’aria aperta: dalla pesca sportiva alla vela, dalla canoa al kitesurf. Lungo le rive si trovano inoltre percorsi per il nordic walking e la mountain bike.
La vicina montagna permette agli appassionati di scoprire il territorio con diverse escursioni trekking fino a vette oltre i 2.000 m. In inverno infine gli appassionati di sci possono approfittare della vicina stazione sciistica e percorrere tutto il comprensorio Belpiano – Malga San Valentino.