Studiare all’estero: Erasmus e non solo
di Ugo Cirilli
Il mondo oggi è sempre più interconnesso: sia in senso culturale, anche grazie al web, sia fisicamente. Ormai è possibile percorrere in tempi ragionevoli distanze enormi, che una volta potevano essere superate solo con viaggi lunghissimi e spossanti. In questo scenario, studiare all’estero è una possibilità concreta e, a volte, nemmeno eccessivamente costosa.
A volte anche un breve periodo può essere sufficiente ad aprire la mente, scoprendo un’altra cultura e imparando o perfezionando una lingua straniera. Vediamo alcune opportunità.
Erasmus e viaggi studio
Acronimo di “European Community Action Scheme for the Mobility of University Students”, il noto “Erasmus” è un programma che permette agli studenti europei di frequentare, per un determinato periodo, l’università in un altro Paese dell’Unione. Tale frequenza sarà legalmente riconosciuta dall’università di provenienza.
Ebbe origine dalle intuizioni della pedagogista italiana Sofia Corradi, che già nel 1967 teorizzò l’importanza di tali scambi e dall’iniziativa dell’associazione studentesca EGEE, fondata da Franck Biancheri.
Nel 1987 l’Erasmus prese il via definitivamente, con il suo nome ispirato all’umanista olandese Erasmo da Rotterdam (1466-1536). Oggi è stato rinominato “Erasmus + per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport” e ha un target più vario. Non si rivolge solo agli studenti, ma anche a neolaureati e apprendisti, insegnanti e altri professionisti dell’istruzione, oltre ai giovani che non stanno seguendo un percorso di studio. Le possibilità offerte dall’Erasmus + comprendono infatti, oltre all’università, tirocini professionali, esperienze di formazione e insegnamento e attività di volontariato. Maggiori informazioni sui siti web ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/about_it ed erasmusplus.it/.
Esistono anche diverse realtà private specializzate nel settore dei viaggi-studio e degli scambi culturale, con varie possibilità a seconda delle esigenze. Una ricerca online può aiutare l’utente a chiarirsi le idee e valutare le opzioni disponibili, a seconda della lingua e del Paese che si desidera conoscere meglio.
Iscriversi all’università all’estero
Come abbiamo visto, L’Erasmus permette di sperimentare un periodo limitato di formazione, lavoro o volontariato. Cosa fare se si desidera invece affrontare un percorso universitario completo all’estero?
Se si opta per un’istituzione di un Paese dell’Unione Europea, come cittadini comunitari beneficeremo delle stesse condizioni offerte agli studenti locali: ad esempio, le medesime borse di studio e nessuna maggiorazione sulle tasse.
Per informarsi sui percorsi d’iscrizione è possibile consultare il sito web del Ministero dell’Istruzione del Paese in cui ci recheremo, oppure contattare la sua ambasciata in Italia o le altre istituzioni che lo rappresentano nella nostra nazione. È il caso, ad esempio, del tedesco Istituti Goethe e del Centre Culturel Français per la Francia. È sempre opportuno muoversi con largo anticipo rispetto al periodo in cui vorremmo iniziare gli studi. Gli iter burocratici, infatti, possono essere lunghi e prevedere anche prove di conoscenza della lingua straniera.

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Se si opta per un Paese extra UE il percorso potrebbe essere più complesso e variare a seconda della destinazione, per cui si consiglia di informarsi accuratamente online e non solo. Nel caso dell’America, ad esempio, è possibile consultare il sito web Education USA e i siti delle singole università, scuole o istituzioni. Occorre considerare che il sistema dell’istruzione americana differisce dal nostro, con una suddivisione a sé. La High school è il liceo, o comunque la scuola superiore; dopo le superiori si sceglie tra un Associate Degree, in genere un biennio di studi di area tecnica, o un Bachelor’s Degree di quattro anni, paragonabile al nostro percorso universitario standard. I Graduate Studies sono invece corsi considerati “post lauream”.
Le possibilità del web
Chi desidera un’istruzione internazionale ma non è pronto a lasciare familiari, amici o il proprio ambiente, può ricorrere ai mezzi offerti dal web. Esistono infatti siti Internet che permettono di seguire i corsi di docenti e istituzioni straniere, mantenere una corrispondenza con amicizie online di altri Paesi o migliorare la padronanza delle lingue. Diverse sono ormai le università telematiche estere che consentono di seguire le lezioni da casa. Risorse web come i siti Italki e ConversationExchange o la app Hello Talk ci danno invece la possibilità di “chattare” (per scritto o in video) con persone madrelingua di varie nazioni. Non saranno esperienze paragonabili alla “full immersion” in una nuova cultura, ma porteranno sicuramente un po’ d’internazionalità nel nostro quotidiano.